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lunedì 7 ottobre 2019

Comprame un revolver

Titolo: Comprame un revolver
Regia: Julio Hernandez Cordon
Anno: 2018
Paese: Messico
Giudizio: 4/5

In un mondo dove le donne vengono costrette a prostituirsi e uccise, una ragazza indossa una maschera di Hulk e una catena intorno alla caviglia per nascondere il fatto di essere una donna e aiutare suo padre a prendersi cura di un campo da baseball abbandonato dove giocano gli spacciatori. Tutto scorre finchè il padre viene invitato a suonare ad una festa e decide di portare la figlia con sé. Durante la festa avviene una sparatoria. Le conseguenze sono drammatiche e la ragazza deve fare di tutto per fuggire.

“Messico. Nessuna data precisa. Tutto, assolutamente tutto, è gestito dai cartelli. La popolazione è in diminuzione per la mancanza di donne”
Era dai tempi di Gillian che non vedevo di nuovo un rapporto per certi versi malato tra padre e figlia, quando quest'ultima lo aiuta a drogarsi e procurargli ciò che gli serve.
Il mondo è dominato dai narcotrafficanti e il film c'è lo dice subito mettendo in risalto un territorio completamente dominato da eccessi, soprusi, violenza, bambini lasciati a se stessi con arti mozzati e le donne sono disperse, o meglio sono costrette a prostituirsi o finiscono uccise.
Huckleberry Finn nel paese di Mad Max in un futuro distopico, lo ha definito Cordon, regista assai esplicito e particolare, avvezzo ai generi e i territori inesplorati dell'indie estremo a basso budget, qui di nuovo alle prese con un dramma sconvolgente in cui sembra impossibile non essere invischiati con la malavita locale.
Un regista cazzuto che mostra senza veli la realtà e i disagi senza edulcorare nulla ma lasciando basiti di fronte a dei personaggi che hanno perso l'umanità raffigurando un manifesto inquietante di un universo probabilmente non troppo distante dal presente pieno di pathos e di sguardi sofferti dove non ci sono eroi e sconti per nessuno.
Un braccio mancante, una sparatoria che lascia tutti a terra, i bambini costretti ad un viaggio dell'eroe e di sopravvivenza che gli porterà verso la libertà. Il film ha un bel ritmo si prende i suoi tempi, è minimalista ed è persuaso dall'inizio alla fine di un atmosfera dove quella che permane in assoluto soprattutto per gli adulti è la paura e il malessere e il disagio sembrano non staccarsi mai dalle difficoltà e le dipendenze dei suoi personaggi.