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venerdì 9 luglio 2021

Unholy


Titolo: Unholy
Regia: Evan Spiliotopoulos
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Gerry Fenn è un giornalista di mezza età che ha perso credibilità per aver manipolato notizie allo scopo di creare sensazione. Alla ricerca di un improbabile riscatto, segue la traccia di misteriose mutilazioni animali nella cittadina rurale di Banfield, ma si rende ben presto conto che si tratta di una bufala. Ai piedi di un albero scheletrico trova però uno strano amuleto e lo frantuma per dare comunque un fondamento alla vicenda, ben sapendo che comunque è inutile. Disilluso, a sera prende la strada del ritorno, ma rischia di investire una ragazza e, per evitarla, esce di strada. Preoccupato, la soccorre. La ragazza è Alice, nipote sordomuta di padre Hagan, pastore locale. Alice comincia misteriosamente a parlare, a sentire e soprattutto a compiere miracoli: a darle questo potere, dice la ragazza, è una presenza che le parla e dice di chiamarsi Maria. Mentre arriva un prelato per verificare la realtà dei miracoli, Gerry si rende conto d'avere in mano una storia forte e d'essere in una posizione privilegiata per seguirla. Ma non tutto è oro quello che luccica.
 
Partiamo dall'ennesima revisione italiana per cui Unholy che vuol dire empio da noi diventa il Sacro Male. Perchè il male può essere sacro?
L'ennesimo film sulle possessioni diretto da Evan Spiliotopoulos è un film fatto a tavolino per il pubblico. Ci sono intenti importanti come quelli di creare una sorta di paladina del bene di nome Alice (una via di mezzo tra una fulminata da Dio di Lourdes, Fatima e Medjugorje e una piccola Giovanna D'Arco post-contemporanea) che non sa di servire in realtà il male tradotto nell'ennesima creatura demoniaca che nel finale distrugge quanto di poco aveva creato in termini di atmosfera il film comparendo e distruggendo tutto dopo la solita invocazione andata male.
Unholy ha un certo Jeffrey Dean Morgan come protagonista non sopra le righe ma di più.
E'così fiero di se stesso che non prova mai paura anche quando si palesa il male di fronte a lui in termini di jump scared oppure proprio in termini di creatura demoniaca. Sembra prendere così tutto alla leggera che il film da subito fa tre passi indietro per quanto concerne la suspance e l'atmosfera.
Eppure per essere un prodotto così commerciale Unholy sembra ricalcare due storie parallele quanto interconnesse. Da un lato questa sorta di redenzione di questa ragazza che sembra vedere la madonna e guarire facendo i miracoli, dall'altra il potere dello scoop, della notizia, dei media e di quanto il giornalismo sia sciacallaggio puro ovvero tradotto nella manipolazione delle notizie per ottenere i giusti introiti.
Fatta eccezione per il terzo atto che rovina tutto, Unholy poteva essere meno peggio, certo nulla di lontanamente originale, ma almeno poteva redimersi finendo in un limbo di psicosi.