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martedì 28 luglio 2015

Big Game-Caccia al presidente

Titolo: Big Game-Caccia al presidente
Regia: Jalmari Helander
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il Presidente degli Stati Uniti è in volo verso la Finlandia per un pre-vertice del G8 quando l'Air Force One viene fatto oggetto di un attentato. Un gruppo terroristico lancia da terra dei missili che colpiscono l'aereo e i caccia che lo scortano. Il Capo della Sicurezza costringe il Presidente ad entrare in una capsula di salvataggio che viene espulsa prima che il velivolo precipiti atterrando in una foresta, Qui viene trovata dal tredicenne Oskari che sta vivendo il suo rito iniziatico da cacciatore armato di arco e frecce. I due dovranno far fronte a un diverso tipo di caccia in cui interpretano il ruolo di prede anche se Oskari non dimentica la sua missione.

Helander aveva diretto un film discreto e interessante proveniente dai paesi scandinavi.
Trattava la leggenda di Babbo Natale come quasi nessuno in realtà conosce ovvero una sorta di essere brutale e per niente incline a fare doni ai bambini.
Il film era basato su miti precristiani del Nord Europa descrivendo una favola nera con protagonista un bambino.
In questa secondo film, il protagonista è lo stesso ma anzichè optare per una favola, si cerca di salvare direttamente il presidente. C'è un viaggio di formazione e un rito di iniziazione del bambino che deve sopravvivere nel bosco con il suo arco che gli procura non pochi problemi, accompagnato da un mentore che si accavalla tra il coraggio del bambino e l'astuzia del presidente adulto.
I cattivi sono funzionari corrotti dentro la Casa Bianca che stringono alleanze con dei terroristi.
Il problema del film a parte la contingenza di investimenti Usa a dispetto di quelli finlandesi, è il taglio che seppur opta per un target di tutti i livelli, crea una storia davvero troppo ingenua, l'umorismo è disarticolato e alla fine con quella bruttissima foto sembra di vedere un'alleanza più fuori dallo schermo che all'interno della pellicola.

Speriamo che Helander torni presto su sentieri più autoriali e personali soprattutto contando che questo film sembra essere stato finora il più costoso film mai prodotto in Finlandia con 8,5 milioni di dollari.