Titolo: Book of Eli
Regia: Albert Hughes
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Giudizio: 2/5
In un futuro non troppo lontano, circa 30 anni dopo l'ultima guerra, un uomo attraversa in completa solitudine la terra desolata che un tempo era l'America. Intorno a lui città abbandonate, autostrade interrotte, campi inariditi: i segni di una catastrofica distruzione. Non c'è civiltà né traccia di legge. Le strade sono nelle mani di bande spietate. Ma non possono far nulla contro Eli, guerriero che cerca solo la pace ed elimina gli avversari che lo intralciano.
Negli ultimi anni il tema post-apocalittico o post-atomico ha appassionato svariati registi. C'è chi tende a una connotazione più horror e chi sceglie il dramma. In quasi tutti i casi l'elemento comune e comunque l'uomo come causa dei suoi stessi mali.
Il tema portante anche se espresso male con troppa action e dei dialoghi abbozzati e sempre esagerati è quello che la religione porta sempre conflitti.
I fratelli Hughes dopo FROM HELL ci provano anche loro a buttarsi sul genere, scegliendo il pellegrino Washington come erede, paladino e perchè no una sorta di inquisitore o un estremista cattolico disposto a freddare chiunque cerchi di fermarlo.
Citazioni a nastro per un ibrido con poche scelte interessanti e un finale più che scontato.
Se l'obbiettivo di Eli rimane quello di rifondare una società cristiana...allora ci tocca tifare per Carnegie/Oldman.