Rovine

Titolo: Rovine

Regia: Carter Smith

Anno: 2008

Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Alcuni ragazzi in vacanza in Messico sentono da un giovane tedesco che il fratello insieme alla ragazza sono in una zona sconosciuta per visionare delle rovine maya.

Da qui inizia il viaggio degli eroi nella disperata odissea che gli vedrà naturalmente vittime di un'orrenda catarsi nell'orrore della natura.

Pur non avendo letto il libro di Scott Smith ho trovato crudelissimo e cinico il film sotto diversi aspetti anche se per altri sinceramente sembra di ri-vedere altri filmetti di genere senza tirar fuori molta originalità (quattro protagonisti che si lasciano trainare dagli eventi). Qui a differenza di altri horror innanzitutto non c'è un vero e proprio mostro. Una maledizione maya da chissà quanti secoli emargina i turisti in questa sorta di monolite che costringe i malcapitati a confrontarsi con questa misteriosa entità.

Entità dai cui cercare un'ancora di salvezza diventa impossibile e così bisogna scegliere tra un confronto diretto con indigeni armati che sembrano carnefici vogliosi di gustarsi l'infame spettacolo sulle Rovine oppure la mega-pianta carnivora che come in ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE riesce addirittura a riprodurre i suoni e le voci umane.

La prima mezz'ora come sempre in questi film è abbastanza inutile e qui tirata per le lunghe “semina” indizi su quello che succederà cominciando a far muovere la macchina degli eventi e le probabili teorie degli spettatori. Le scenografie sono tra le cose più belle proprio perchè trovano una location originale e incontaminata.

Sicuramente pieno di ritmo e con alcune intelligenti trovate, come la ragazza con le radici in tutto il corpo e la ferocia dei nativi del posto che sparano prima di ragionare, e in più una disperazione che trasuda da tutti i pori ROVINE rimane quindi un film horror tra i più interessanti nello sviluppo e nella , cattivo e con una storia insolita.