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domenica 20 marzo 2011

Dorian Gray

Titolo: Dorian Gray
Regia: Oliver Parker
Anno: 2009
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Il bellissimo Dorian Gray arriva nella Londra Vittoriana dove, ancora giovane e ingenuo, si lascia trascinare nel vortice della vita sociale dal carismatico Henry Wotton, che introduce Dorian ai piaceri edonistici della città. L’amico di Henry, l’artista Basil Hallward dipinge un ritratto di Dorian che cattura appieno tutta la sua bellezza giovanile. Nel momento esatto in cui tolgono il velo che ricopre il ritratto, Dorian compie un futile giuramento: è pronto a sacrificare qualsiasi cosa pur di rimanere così come appare nel ritratto… perfino la sua anima. Incoraggiato da Henry, Dorian si lascia trascinare nelle avventure più sfrenate. Ma mentre Dorian continua ad apparire innocente e bellissimo come sempre, il suo ritratto, che ora è chiuso a chiave in soffitta, ad ogni atto malvagio da lui commesso, diventa via via più orripilante e mostruoso. Sembra quasi che Dorian possa concedersi qualsiasi desiderio proibito senza dover subire alcuna conseguenza.

Difficile trovare degli elementi positivi in questa moderna trasposizione di un capolavoro della letteratura. Perché dunque far rivoltare nella tomba uno scrittore immenso qual è Oscar Wilde? Partendo dall’elemento chiave del film che è l’attore protagonista, un inutile e poco carismatico quanto meno affascinante Ben Barnes, il film che in alcune parti sembra comporsi di atmosfere più simili a un horror di serie b che non a quello che il libro suggerirebbe di essere, mostra con il susseguirsi dei minuti e di una dimensione temporale che anzichè riportare ad una giovinezza riporta ad una sceneggiatura scialba e noiosa che in più parti manca proprio di ritmo così come nelle atmosfere e nella recitazione a parte Colin Firth che anche se non nella sua più spiccata verve ruba sempre la scena a Dorian.
Per essere un dramma è troppo piatto e statico e in quanto al ritmo e troppo noioso.
Potrebbe forse piacere ad un pubblico che non vanta aspettative di nessun tipo? Forse dagli incassi sembrerebbe di sì.
Da evitare come le malattie che si potevano prendere allora.