Titolo: Tron Legacy
Regia: Joseph Kosinski
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Giudizio: 2/5
Il giovane e ribelle Sam Flynn (Garrett Hedlund) è ossessionato dalla misteriosa scomparsa di suo padre Kevin Flynn (Jeff Bridges), un tempo noto come il più grande esperto sviluppatore di videogiochi del mondo. Indagando su uno strano segnale proveniente da un vecchio videogioco arcade creato dal padre, Sam si ritrova catapultato in un mondo virtuale dove Kevin è rimasto intrappolato per oltre 20 anni. Con l'aiuto dell'impavida guerriera Quorra (Olivia Wilde), padre e figlio s'imbarcano in un pericoloso viaggio attraverso il cyber-universo in cerca della salvezza.
La Disney ultimamente funziona a step, produce e distribuisce ancora qualche "valido" prodotto per famiglie ma per il resto come sempre non osa scommettere su progetti che non confermino già un successo assicurato al botteghino.
E questo il caso di Tron Legacy remake del bel film del'82.
Infatti la pellicola precedente era migliore sotto vari aspetti.
Innanzitutto perchè trasportare di questi tempi un tema che al tempo aveva sicuramente molto più da dire come quello dell'informatica? In un'era oramai quasi esclusivamente tecnologica risulta abbastanza banalotto scommettere ancora su un'idea simile a meno che tutta la parte tecnica non venga curata con un rigore assoluto tale da renderne l'estetica quanto meno sopraffina.
Lo stile della narrazione temporeggia non riuscendo mai a decollare e rimanendo sempre in una sorta di limbo che a tratti annoia lo spettatore.
Contando che non ho visionato la versione 3d (mi rifiuto ed è un pacco oltre che un escamotage economico evidente nel 95% dei casi) ho potuto comunque notare la realizzazione nei giorni nostri unico motivo per cui continua questa corsa verso i remake almeno per restituire gli effetti che al tempo per ovvi motivi la c.g non poteva permettersi.
E' anche vero che avvalorando questa tesi quasi tutti i film andrebbero rifatti, almeno quelli che puntavano sugli effetti speciali, quasi sempre però per arrivare ad una indubbia difficoltà nel saper giostrare dei dialoghi quantomeno convincenti.
In questo caso poi a parte Jeff Bridges(sempre bravo) e la bellissima Olivia Wilde la recitazione rimane abbastanza bassa senza particolari guizzi.
Uno degli elementi migliori rimane sicuramente la musica composta magistralmente da quel duo eccellente che risponde al nome di Daft Punk che compaiono brevemente in una scena(come sempre mascherati).
Infatti è proprio la musica a regalare quella atmosfera suggestiva che solo a tratti riesce a rapire e trasportarti in un viaggio fanta-informatico