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martedì 1 maggio 2018

Nella tana dei lupi


Titolo: Nella tana dei lupi
Regia: Christian Gudegast
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

«Big Nick» O'Brien dirige una squadra anticrimine a Los Angeles, la capitale mondiale del cinema e delle rapine in banca. Una rapina più sanguinosa delle altre, poliziotti abbattuti per rubare un furgone blindato vuoto, gli ha tolto il sonno. Piantato dalla moglie, che non sopporta più il suo stile di vita, O'Brien si butta a capofitto nel lavoro. Con un manipolo di uomini indaga sul crimine e incontra Donnie, gestore di un pub e chiave di accesso al mistero. In corsa contro il tempo, O'Brien deve vedersela con un cattivo professionista che ha deciso di espugnare la Federal Reserve Bank, un palazzo governativo ritenuto impenetrabile, per trafugare trenta milioni di dollari ritirati dalla circolazione e destinati al macero. Ma O'Brien ancora non lo sa.

Si è fatto un gran parlare di questo ennesimo poliziesco con richiami alla grande rapina e all'heist movie che negli ultimi anni è tornato abbastanza in voga. Il primo vero problema del film di Gudegast è che non ha niente di originale anche se a detta di molti consacra il genere sviluppandolo al meglio e inserendo tante di quelle citazioni o omaggi uno dopo l'altro che ormai a Hollyqwood sembra diventata una sorta di epidemia con il risultato che spesso e volentieri è abusata.
Come si può pensare nel 2018 che una forza speciale di polizia sia più corrotta degli stessi criminali sia un'idea originale? A me sembra che sia stata utilizzata più volte.
Gli attori sono tutti fuori parte esagerando terribilmente e uscendo troppo dalle righe (Butler su tutti), scimmiottando i soliti stereotipi sui poliziotti corrotti e la band criminale che prendono di mira. Gudegast non solo non è Michael Mann ma dovrebbe smetterla di provare a citarlo e parlo ovviamente per le copiature venute davvero male come il gunfight in autostrada che rispetto a HEAT dovrebbe solo avere la decenza di mettersi da parte senza contare l'intrigo, le sparatorie e il testosterone assoluto della pellicola figlia di un machismo moderno.
Un film adrenalinico, troppo lungo, con alcuni personaggi insopportabili e un cast che poteva dare qualche cosa di meglio.