Titolo: Nella tana dei lupi
Regia: Christian Gudegast
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
«Big Nick» O'Brien dirige una squadra
anticrimine a Los Angeles, la capitale mondiale del cinema e delle
rapine in banca. Una rapina più sanguinosa delle altre, poliziotti
abbattuti per rubare un furgone blindato vuoto, gli ha tolto il
sonno. Piantato dalla moglie, che non sopporta più il suo stile di
vita, O'Brien si butta a capofitto nel lavoro. Con un manipolo di
uomini indaga sul crimine e incontra Donnie, gestore di un pub e
chiave di accesso al mistero. In corsa contro il tempo, O'Brien deve
vedersela con un cattivo professionista che ha deciso di espugnare la
Federal Reserve Bank, un palazzo governativo ritenuto impenetrabile,
per trafugare trenta milioni di dollari ritirati dalla circolazione e
destinati al macero. Ma O'Brien ancora non lo sa.
Si è fatto un gran parlare di questo
ennesimo poliziesco con richiami alla grande rapina e all'heist movie
che negli ultimi anni è tornato abbastanza in voga. Il primo vero
problema del film di Gudegast è che non ha niente di originale anche
se a detta di molti consacra il genere sviluppandolo al meglio e
inserendo tante di quelle citazioni o omaggi uno dopo l'altro che
ormai a Hollyqwood sembra diventata una sorta di epidemia con il
risultato che spesso e volentieri è abusata.
Come si può pensare nel 2018 che una
forza speciale di polizia sia più corrotta degli stessi criminali
sia un'idea originale? A me sembra che sia stata utilizzata più
volte.
Gli attori sono tutti fuori parte
esagerando terribilmente e uscendo troppo dalle righe (Butler su
tutti), scimmiottando i soliti stereotipi sui poliziotti corrotti e
la band criminale che prendono di mira. Gudegast non solo non è
Michael Mann ma dovrebbe smetterla di provare a citarlo e parlo
ovviamente per le copiature venute davvero male come il gunfight in
autostrada che rispetto a HEAT dovrebbe solo avere la decenza di
mettersi da parte senza contare l'intrigo, le sparatorie e il
testosterone assoluto della pellicola figlia di un machismo moderno.
Un film adrenalinico, troppo lungo, con
alcuni personaggi insopportabili e un cast che poteva dare qualche
cosa di meglio.