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mercoledì 18 ottobre 2023

No one will save you


Titolo: No one will save you
Regia: Brian Duffield
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Brynn è una giovane donna vitale e piena di passioni. Trascorre le giornate in una casa isolata, la sua casa d'infanzia, dove scrive, si dedica al modellismo, balla e cucina. Quando però deve raggiungere il centro cittadino e relazionarsi con gli altri, qualcosa cambia: diventa improvvisamente impacciata, impaurita e tutti sembrano odiarla. Brynn torna così a rifugiarsi nella sua solitudine tra le mura domestiche, unico luogo in cui sembra trovare un po' di serenità. Almeno fino a quando una creatura misteriosa non fa irruzione nella sua casa e nella sua vita, rompendo definitivamente la sua tranquillità. Da questo momento in poi, Brynn non potrà che difendersi e tentare di fuggire a un invasore che sembra riuscire a raggiungerla ovunque.
 
Ormai la Disney sembra aver ampliato le sue vedute, percependo che l'horror è un genere prolifico che piace a tutti. Quindi perchè non scommetterci come per Barbarian.
Qui però si tratta di alieni, di una possibile invasione, di una final girl disposta a tutto pur di non vendere cara la pelle. Sembra un remake di un film degli anni passati e infatti già dall'atmosfera che da diversi elementi come la casa e le strade in mezzo alla campagna, il film sembra proprio suggerire un film con gli stessi elementi ma più moderno.
Chi è davvero il mostro sembra suggerire l'evolversi della storia come lo era per il sopracitato film.
Brynn è una macchina da guerra proprio perchè macchiata di un crimine orrendo e avendo così tutta la vita legata a questo tragico episodio. Per questo l'alieno in sè caratterizzato molto bene perchè nei suoi silenzi cerchiamo di capire davvero cosa voglia dal genere umano, di certo non deflagrarlo ma controllarlo facendogli vivere ciò che vuole senza sentimenti di rabbia o di odio, facendo diventare l'essere umano un automa che può provare solo piacere e fare del bene. Scenografie davvero mozzafiato come alcune creature e il controllo degli umani tramite il raggio delle navicelle aliene.
Il risultato ottimale è sicuramente dovuto al talento come sceneggiatore di Duffiel che aveva firmato Love and monsterUnderwater e Babysitter

venerdì 11 agosto 2023

Dimensione terrore


Titolo: Dimensione terrore
Regia: Fred Dekker
Anno: 1986
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Johnny, trovato esanime vicino al corpo della fidanzata straziato da un maniaco, viene ibernato. Anni dopo, due universitari lo tolgono dal suo box per scommessa: Johnny è diventato uno zombi e strani esseri che si annidano nel suo cervello diffondono rapidamente in città il "contagio". Singolare variazione su un tema abituale nel repertorio horror.
 
Dekker rimarrà per sempre colui che ha firmato uno dei miei cult preferiti SBIRRI OLTRE LA VITA e aver prodotto SCUOLA DI MOSTRI. Anche qui prendendo a manciate da scifi anni'60 e 70' costruisce un signor film che sebbene meno grottesco e violento, riesce comunque a costruire qualcosa di buono distruggendo ancora una volta quel perbenismo americano e le confraternite. Tutti i bellocci e le cheerleaders finiranno come cavie per vermoni arrivati dall spazio.
Ed è proprio dallo spazio che arriva l'incipit per una delle scene più trash credo di tutti gli anni '80 ovvero l'inseguimento tra alieni sull'astronave dove quello che scappa finisce proprio per sparare nello spazio il terribile virus che ovviamente non potrà che finire sul nostro pianeta.
La sparatoria finale e il sacrificio dell'agente meritano una menzione in particolare per aver sfruttato bene lo splatter. Dekker e il suo amore per il cinema non possono fare a meno in questo suo film in particolare di citare Romero, Carpenter, Corman, Raimi e Landis


lunedì 10 luglio 2023

Transfomer-Il risveglio


Titolo: Transfomer-Il risveglio
Regia: Steven Caple Jr
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Sul mondo dei Maximals, robot con la forma di animali terrestri, giunge il divora pianeti Unicron, in cerca della chiave di transcurvatura. I Maximals però fuggono portandola con sé, impedendogli così di liberarsi. Il transformers Scourge, al servizio di Unicron, è però sulle loro tracce... Nella New York del 1994, nel mentre, l'ex soldato Noah Diaz e la brillante archeologa Elena Wallace navigano difficoltà personali e soprattutto professionali, che li portano, in modo diverso, a scoprire l'esistenza dei Transformers. Per questi ultimi la chiave di Transcurvatura sarebbe il solo modo di ritornare sul pianeta nativo di Cybertron, ma la minaccia di Unicron è troppo grande per correre dei rischi.
 
E'difficile pensare di poter fare sempre peggio dei precedenti in un sequel. Qui come per altri franchise si sfiora anzi ci si immerge in un vuoto cosmico sorprendente dove addirittura nel finale vengono citati gli Avengers e dove nell'ultima scena al protagonista viene dato un bigliettino per entrare nei GI Joe. Continuo a non essere ancora così stanco nell'infliggermi, ben consapevole, delle tali pacchianate con l'unico scopo di farmi ridere in sala e pensando a cosa si possano essere fumati gli sceneggiatori per arrivare a tale scempio. I protagonisti sono la classica coppia di ragazzi poveri e multietnici che in un modo o nell'altro si trovano a dover guidare gli ultimi Transformer rimasti e cercare di salvare il pianeta da Unicron, un essere distruggi pianeti che non viene nemmeno definito bene e nella battaglia finale si dovrebbe gridare allo scandalo per quanto la cg non permetta di capire cosa stia realmente accadendo. Optimus passa in secondo piano, Bumblebee di cui questo settimo capitolo sembra essere anche il sequel del primo capitolo dedicato al personaggio, muore e poi risorge. Mirage se non altro è la trovata più interessante del film e almeno prova dalla sua ad essere ironico senza perdere del tutto dignità e identità.
Diciamo che da come finisce potrebbe tranquillamente arrivare un ottavo capitolo oppure chessò Transformer & GI Joe.

mercoledì 7 giugno 2023

Guardiani della Galassia 3


Titolo: Guardiani della Galassia 3
Regia: James Gunn
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

I Guardiani della Galassia continuano a rendere più ospitabile la loro base, la struttura spaziale chiamata Knowhere, dove tra le altre cose diffondono anche buona musica. Peter Quill è però inconsolabile per la perdita di Gamora, che è ancora in vita ma in una versione proveniente da una diversa linea temporale, dove non ha mai avuto alcuna relazione gli altri Guardiani. Il capo della squadra è così in preda ai fumi dell'alcol quando i Guardiani vengono attaccati da Adam Warlock, che riesce a ferire gravemente Rocket. I tentativi di curare il geniale procione falliscono, perché è stato installato in lui un sistema di sicurezza che ne impedisce ogni alterazione. Per salvarlo i Guardiani dovranno risalire alle origini di Rocket e affrontare il suo creatore: l'Alto Evoluzionario, un essere quasi divino deciso e creare una razza perfetta per popolare la propria utopia.
 
Perchè le cose belle devono finire. Perchè Gunn a differenza di Raimi può fare quello che vuole. Perchè abbiamo solo adesso il villain più cattivo e interessante mai visto prima? Perchè Warlock sembra passare così velocemente dalla parte del bene quando i fumetti e la sua storia narravano tutt' altro. Dopo il primo capitolo, questo è sicuramente il più bello. Tutti e due ricchi di personaggi caratterizzati molto bene, tanta azione ed emozione ma anche tanta tortura ed esperimenti sugli animali. Credo ci siano alcune delle sequenze più inquietanti di tutta la saga della Marvel e non parlo solo delle gabbiette. Sontuoso, sempre ispirato, senza mai un rallentamento se non forse la visita sul pianeta a casa di mamma pipistrello.
Ancora una volta Gunn ha dettato legge spiegando ai Marvel Studios come il pregio più alto nel cinema da sempre è quello per cui la tecnica e la tecnologia devono essere impiegate al servizio della storia, piuttosto che fare rumore in plot privi di qualsivoglia cuore, stupore, mistero o meraviglia. Cannando malamente quasi tutti gli ultimi film e sequel speriamo che per la Marvel vengano impiegate menti e sceneggiatori più spavaldi e intrepidi e magari con qualche libertà maggiore.

Star Wars-Visions-Season 2


Titolo: Star Wars-Visions-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 9
Giudizio: 4/5

Forse gli studi Lucas hanno capito che svincolarsi dalla lunga e intricata mitologia di Star Wars può portare a squisitezze come queste due stagioni animate e MANDALORIAN.
Il perchè è semplice, avendo fantasia ed esplorando l'universo e la scifi ci sono molte più possibilità e meno ragnatele che segnano il destino e gli obbiettivi di alcuni personaggi ormai noti.
E' così dopo una prima stagione sopraffina dove ancora adesso il primo episodio ispirato ad Akira Kurosawa sembra qualcosa di unico e intenso nonchè una delle citazioni più colte e profonde che l'animazione recente abbia raggiunto. E qui sembra esserci ancora più libertà e voglia di scopririsi allargando i confini rendendo i lavori ancora più onirici e straripanti di colori e stili quando mai diversi e incredibili nella loro ricerca stilistica. Vengono assoldati maestri indiscussi e assoluti come Tom Moore quasi a rimarcare che sebbene lo scorso anno fossero quasi tutti niponici qui abbiamo la creme de la creme europea.
Sith il corto spagnolo dove un artista jedi appassionata di pittura dovrà scontrarsi contro il suo maestro Sith che la vuole nel lato oscuro e dove le pennellate e le sterzate sembrano condire un corto frenetico in combattimento lasciando la scia delle spade laser.
La grotta dell'urlante del sopracitato Moore mischiando folklore come sempre nei suoi film richiama le tradizioni irlandesi che sempre compaiono nei suoi film mischiando mitologia, la banshee con i Sith in una sorta di strega intrappolata in una caverna e con un finale inaspettato
Tra le stelle sempre spagnolo è il più ecologista, uno anche dei più politici nonostante una trama semplice ma efficace in una ricerca estetica sopraffina dove tra il racconto del genocidio della tribù indigena e il combattimento finale si gode parecchio
Io sono tua madre è sicuramente il più ironico e quello che si prende meno sul serio su una grande corsa tra astronavi dove gareggiano madre e figlia assieme.
Viaggio verso la testa oscura, coreano, è uno dei tasselli più complessi e importanti della stagione con uno stile ormai che non ha più bisogno di presentazioni come lo stesso studio Miur che ormai negli ultimi anni sta diffondendo il suo verbo e dove anche la storia come in questo caso merita un plauso particolare.
La ballerina spia come sempre vede l'intrusione forse più inaspettata e autoriale di un autrice francese che si distacca completamente dai canoni soliti per racontare altri non detti dell'universo galattico
I banditi di Golak, indiano, sembra assorbire alcune formule ultimamente espresse nei blockbuster bollywoodiani per mostrare un manipolo di personaggi pazzeschi e un ritmo che si accosta molto per stile, tradizioni, look e musiche al tipico cinema di genere
La cava, giapponese, è quello politicamente più forte, un metaforone sullo sfruttamento e la disobbedienza civile, un cortometraggio toccante e commovente che racconta di un popolo oppresso e dimenticato che cerca tramite mutuo aiuto di sopravvivere e di non essere dimenticato
Il canto di Aau, africano, è la quintessenza della bellezza e della ricerca onirica, visiva, tecnica, estetica. Pura avanguardia in un corto che mischia religione, magia, folklore, viaggio dell'eroe, percorso di formazione..qualcosa di unico per tutti e cinque i sensi, un corto che va a chiudere una stagione brillante e poliedrica, allucinata e complessa nonchè matura e variopinta con stili, idee e colori più che mai congeniali e originali.

martedì 6 giugno 2023

Mandalorian – Season 3


Titolo: Mandalorian – Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2023
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Il Mandaloriano Din Djarin è in possesso della Darksaber, che ne farebbe il leader della sua gente, ma è anche caduto in disgrazia per essersi tolto l'elmo, infrangendo un dogma della sua fazione. L'Armaiola sostiene che esiste un solo modo di ritornare sulla Via, bagnarsi nelle acque di Mandalore, ma il pianeta è una distesa di rovine e secondo Bo Katan si tratta di un'impresa disperata. Accompagnato dal piccolo Grogu, Din Djarin si inoltra comunque tra gli abissi del pianeta perduto della sua gente e dà inizio a un percorso di redenzione, che investirà non solo lui ma tutto il suo popolo.
 
Sembra una maledizione quella dei sequel delle stagioni di una delle serie tv più belle degli ultimi tempi. Mandalorian purtroppo vittima in parte di un fan service sempre più invischiato commette sicuramente alcuni errori che poteva di certo risparmiarsi prendendo Vie di fatto sbagliate o poco funzionali in termini di narrazione. Si punta di nuovo e tanto sul rapporto tra Grogu e Din Djarin dopo la fine della seconda stagione per l'addestramento jedi del bambino con Luke Skywalker.
Si punta poco anzi pochissimo sulla vicenda Mandalore senza mai analizzarne i processi e le vicissitudini al suo interno, preferendo ripiegare su facilonerie che servono spesso e volentieri a dare solo minutaggio agli episodi. Mentre nelle prime due stagioni uno dei punti forti era la compattezza con il gusto per racconti più brevi e compiuti, qui spesso si deraglia arrivando a dare una continuità narrativa per poi spezzarla a metà inserendo episodi come quello dove Din e Bo Katan si recano su un pianeta in cui vengono impiegati come una coppia di detective alle prese con un personaggio che sta modificando le AI di alcuni robot facendoli disertare dalle loro mansioni.

Super Mario Bros (1993)


Titolo: Super Mario Bros (1993)
Regia: Rocky Morton, Annabel Jankel
Anno: 1993
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

I due idraulici dei videogame trovano ora un loro spazio al cinema in una New York che è affiancata da un mondo parallelo in cui domina un cattivaccio. Saranno i due fratelli a risolvere i problemi. Film ipercitazionista che parla ai ragazzini con un linguaggio che ben conoscono
 
Dopo il successo di Tartarughe Ninja alla riscossa si provvede di rito a provare a sdoganare uno dei videogiochi più importanti di sempre. Devo ammettere che le premesse in parte c'erano pure contando che il mondo su cui tiranneggia Koopa aveva dalla sua quella tipica tendenza new age anni '90 che cercava di mischiare elementi sci-fi, fantasy, cyberpunk e distopici, mostrando una società allo sbando, frenetica ed egoista dove ognuno pensa solo ai propri interessi. Purtroppo il volersi esporre troppo con trasformazioni e quanto di peggio non riusciva a sostenere la c.g ha creato dei brutti sbalzi temporali anche nelle condutture tra le dimensioni contrapposte. Il mix di ironia e azione con due star abbastanza affermate riesce solo in parte a limitare un insuccesso clamoroso, un b movie che a vederlo ora sembra anche abbastanza trash e dove Dennis Hopper allora lanciatissimo esonda in un personaggio davvero troppo stereotipato.


giovedì 2 marzo 2023

Significant Other


Titolo: Significant Other
Regia: Dan Berk, Robert Olsen
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una giovane coppia si imbarca in un lungo viaggio a piedi, con solo uno zaino in spalla, attraverso le località nord occidentali del continente americano, toccate dal Pacifico. Il viaggio è faticoso e pieno di insidie e lentamente i due si rendono conto che la grande quantità di eventi strani che si verifica sia dovuta al fatto che niente, lungo il tragitto, è ciò che sembra.
 
Negli ultimi anni continuano a precipitare tante comete rosse e il cinema ancora una volta ne assorbe gli effetti portandoci creature da mondi esterni che ovviamente sono sempre ostili e cercano perlopiù di clonare o fecondare gli umani. In questo caso come lo si evince dalla scena iniziale il pericolo si palesa in quel bosco dove i nostri andranno a fare camping e dove lui vorrà dichiararsi con la proposta e dove ci sarà un esito abbastanza imprevisto. La creatura dell'altro mondo come in una sorta di MIB e i primi scifi americani, ha ormai quasi conquistato tutti gli altri pianeti ed è curioso di farlo anche con la Terra ma qui a differenza degli altri ha scoperto le emozioni come i sentimenti e ovviamente questa scoperta sarà il deterrente grazie al quale i nostri proveranno ad avere la meglio. Una prima parte interessante ma anche molto spenta, che segue troppo gli umori dei nostri, lui iper attivo, lei super depressa. La scena finale con lo squalo è tremenda per costruzione e cg mentre il twist che poi è il vero colpo di scena nella grotta mi ha fatto alzare il sopracciglio per un tenue stupore che credevo assopito.

martedì 20 dicembre 2022

Warriors of the future


Titolo: Warriors of the future
Regia: Yuen Fai Ng
Anno: 2022
Paese: Cina
Giudizio: 3/5

Anno 2055, un meteorite si schianta su una futura Hong Kong devastata, come tutto il pianeta, dall’inquinamento e dal riscaldamento globale. Il meteorite porta con se un organismo vegetale alieno capace di purificare l’atmosfera ma che, a contatto con l’acqua, cresce rapidamente distruggendo ogni cosa sul suo cammino. Armato della mappa genetica della pianta, un ristretto gruppo di eroi cercherà di salvare la città ad ogni costo
 
Prodotto in divenire dal 2005, l'esordio di Yen Fai Ng, veterano degli effetti speciali, è un insieme convulso e velocissimo di un'insieme generale di luoghi comuni e copia e incolla vari da lasciare sgomenti. Come blockbuster cinese funziona dal punto di vista dell'azione, del montaggio frenetico (anche se l'impressione sembra quella che ogni tanto si perde qualche pezzo per strada), combattimenti a profusione con mostri e robot e degli effetti speciali interessanti anche se a volte rischiano di esagerare impattando in un caos in cui non è ben chiaro nel dettaglio cosa stia succedendo. Ma il problema di fondo è tutto il resto dalla trama vergognosa dove addirittura sui nomi non si cerca nemmeno di provare a dire qualcosa è troviamo Skynet e Pandora. Al politico corrotto che vuole salvare i propri interessi, alla missione salvifica dell'eroe e del piano B che consentirebbe l'uccisione di massa per salvare il pianeta, alla bambina che non si sa come è sopravvissuta a degli insettoni giganti che hanno mangiato quel poco che rimaneva della cittadina sommersa dai tentacoli dell'organismo vegetale. Potrei continuare a fare un elenco impietoso. Dal punto di vista però dell'action frenetico funziona. E' un cazzatone cinese di quelli che una volta nemmeno esistevano ma che piano piano cominciano ad invadere la cinematografia.

giovedì 15 dicembre 2022

Guardiani della Galassia Holiday Special


Titolo: Guardiani della Galassia Holiday Special
Regia: James Gunn
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un Holiday Special che si apre in un modo piuttosto peculiare: uno sfizioso flashback ci svela come Yondu fosse intento a schiacciare lo spirito natalizio di Peter fin da ragazzino, rovinandogli per sempre l'amata festività. Nel presente, avvicinandosi il periodo ormai traumatico per il leader dei Guardiani, a Drax e Mantis sovviene l'illuminazione per il perfetto regalo da fargli, ovvero portargli l'uomo di cui più ha parlato nel corso di tutti questi anni, nientepopodimenoche il suo mito Kevin Bacon. Inizia allora un viaggio dai caratteri estremamente trash sul pianeta nostrano, dove il magico duo è convinto di star cercando un eroe leggendario capace di salvare un'intera cittadina ballando e cose simili, non un semplice attore intento a passare un piacevole Natale con la famiglia.
 
Questa sorta di mediometraggio va preso con le pinze contando che la Disney avrà detto a Gunn di essere un pò meno politicamente scorretto per raccontare una fiaba post moderna sullo spirito del Natale infarcendolo (ma non in modo eccessivo) di buoni sentimenti con un colpo di scena finale nuovamente sulle origini e la famiglia di Peter. Per assurdo tutto funziona alla grande fino a quando non entra in scena Kevin Bacon che non riesce proprio ad entrare mai in parte, probabilmente rendendosi conto del momento quanto mai ridicolo e di una farsa che si regge solo grazie alla messa in scena e a qualche interpretazione. Invece le incursioni negli altri pianeti, qualche canzone, almeno non riescono a rendersi così detestabili ma soprattutto le gag e le battute tra Bacon, Drax e Mantis sono da cancellare riuscendo a fare peggio di quanto si potesse pensare.
Alla fine è un abbraccio collettivo, un vogliamoci bene con tanto di regalini finali e buoni sentimenti.

domenica 20 novembre 2022

Cabinet of Curiosities


Titolo: Cabinet of Curiosities
Regia: Guillermo del Toro
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Waiting the mountain of madness, Del Toro prende un manipolo di registi per niente sconosciuti se pensiamo a Jennifer Kent (BABADOOK, NIGHTINGALE), Panos Cosmatos (MANDY, BEYOND THE BLACK RAINBOW) Vincenzo Natali (CUBE, SPLICE) Ana Lily Amirpour (A GIRLS WALKS HOME ALONE AT NIGHT, BAD BATCH) e David Prior (EMPTY MAN) per gestire quattro diverse tematiche.
Insomma nomi non proprio sconosciuti per un prodotto tutto sommato dignitoso con alcune episodi decisamente in vetta come AUTOPSIA e MODELLO DI PICKMAN, delusioni come BRUSIO per un episodio troppo lento e già visto così come SOGNI DELLA CASA STREGATA dove nonostante buone premesse che partono dai fratelli Grimm si sconfina troppo nel fantasy. Infine episodi divertenti e modesti come LOTTO 36 e RATTI NEL CIMITERO che mi ha ricordato la creatura del cimitero e APPARENZA e prodotti allucinati e alternativi ma fini a se stesso come lo schizzatissimo VISITA in un'estetica che rimanda ai b-movie.
Un'operazione che piace perchè riporta all'attenzione ciò che gli amanti dell'horror più bramano ovvero i mostri, i cultisti, i libri maledetti, alieni imprecisati, prodotti in grado di trasformare anima e individualismo e corpo e bellezza, universi paralleli, quadri maledetti. Tutto questo con maestria, con episodi che pur non essendo mai eccessivi riescono comunque a colpire ed essere incisivi mantenendo una coerenza di fondo con scelte a volte più visive che concettuali.
La camera delle meraviglie se vogliamo è un divertissement a volte intricato e singolarmente sorprendente sapendo coniugare bene i sotto generi dell'horror riuscendo a miscelare spaventoso e triste, violento e disgustoso, oppure tutto insieme all'interno di un'esperienza sensoriale profonda e sfaccettata.

domenica 9 ottobre 2022

Prey (2022)


Titolo: Prey (2022)
Regia: Dan Trachtenberg
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nei territori Comanche del 1719, la giovane Naru cerca di dimostrarsi una cacciatrice al pari dei giovani maschi della comunità, guidati da suo fratello Taabe. Ha la sua occasione quando, seguendoli di soppiatto, si unisce a una spedizione di caccia al leone. Strada facendo incontra le tracce di un altro più pericoloso predatore, ma non riesce a convincere nessuno che non si tratti di un semplice orso. Giunto da un altro mondo, questo predatore invece è fin troppo reale, determinato a cercare sfide di caccia degne di sé e protetto da una tecnologia stealth che lo rende pressoché invisibile. La sua superiorità tecnologica sembra insuperabile non solo per i comanche, ma pure per un gruppo di spregevoli trapper francofoni...
 
Di Predator ne esiste solo uno. Il sequel lo salviamo e sorridiamo per il capitolo a parte con Adrien Brody & company..tutto il resto è monnezza senza poi parlare dei capitoli a parte con Alien.
Prey è un film furbetto che decontestualizza lo spazio tempo (si poteva scegliere qualsiasi location per qualsiasi anno) e lo fa prendendo gli indiani d'America a farli combattere contro il nostro alieno cacciatore di altri mondi. I motivi per cui Prey abbia fatto così breccia nel pubblico e nella critica sinceramente non li capisco. Sembra Pocahontas che incontra il lupo cattivo in un film di redenzione, avventura e alcuni momenti forse i più interessanti quando Naru si imbatte nei mercenari. Un film sicuramente ambizioso e nuovo nell'immaginario che abbiamo visto sempre ed esclusivamente urbano rispetto alle scelte adottate finora ( ed è per questo che mi era piaciuto il film di Antal, Predators, dove gli umani venivano mandati in territorio nemico a combatterli nel loro pianeta) mostrando quindi per caratteristiche, dinamiche e armi e stili di lotta delle peripezie completamente nuove per quanto concerne lo scontro con l'antagonista. Il combattimento finale con l'arrivo del fratello poteva davvero vantare qualcosa di epico se non fosse rovinato dallo sbilanciato scontro della final girl davvero poco credibile.

Obi-Wan Kenobi-First season


Titolo: Obi-Wan Kenobi-First season
Regia: Deborah Chow
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 6
Giudizio: 2/5

Dieci anni dopo il crollo della Repubblica e l'ascesa dell'Impero, Obi-Wan Kenobi vive in incognito sul pianeta Tatooine, sorvegliando a distanza la crescita del piccolo Luke Skywalker. Riceve però una richiesta d'aiuto dagli Organa, i genitori adottivi di Leia: la figlia di Anakin e Padmé è stata rapita. Obi-Wan, detto Ben, ne seguirà le tracce fino ad arrivare a confrontarsi con gli inquisitori, e in particolare con la "terza sorella" Reva. La caccia al celebre jedi arriva presto all'attenzione di Darth Vader, che decide di prenderne il comando in prima persona, desideroso di un nuovo confronto con il vecchio maestro.
 
Obi-Wan Kenobi è un'altra cocente delusione sul sodalizio del franchise Disney Lucas ormai una saga senza fine che ha saputo regalare lavori straordinari come Mandalorian e prodotti mediocri come questo e altri legati a esigenze produttive e a logiche di marketing che pur di vendere snaturano il potenziale narrativo per un fan service mai così sul pezzo.
Al di là di una storia già difficile di per sè da accettare e concepire Obi-Wan compie l'ennesimo archetipo narrativo sviluppando un loser che cerca per tutto il tempo di rintanarsi per non essere scoperto ma la Forza che alberga in lui lo vuole di nuovo come leader a sventare l'ennesima minaccia dell'Impero. Uno spin-off così allungato contando che doveva essere un film il quale dalla sua crea personaggi scomodi e antipatici nonchè inutili, scene confuse e inadatte alla funzionalità della storia, effetti pessimi in cg per rivedere alleanza, amicizia e odio tra allievo e maestro.
In tutto questo con l'espressività di McGregor che sembra sempre sul punto di piangere, che non ne azzecca una senza mai capire esattamente cosa stia succedendo.
Una mini serie con troppe incongruenze, con troppe sotto storie disfunzionali e con un Vader caratterizzato non male ma peggio che da un lato alza le astronavi con il suo potere e dall'altra viene sconfitto con qualche briciolo di sabbia sul viso..

giovedì 29 settembre 2022

Dragon Ball Z-La resurrezione di F


Titolo: Dragon Ball Z-La resurrezione di F
Regia: Tadayoshi Yamamuro
Anno: 2015
Paese: Giappone
Giudizio: 2/5

Sorbet, uno dei luogotenenti di Freezer, cerca il modo di resuscitare il suo padrone e sbarca sulla Terra con la sua astronave. Dopo aver trovato delle Sfere di Drago, evoca la creatura ed esprime il desiderio di ridare vita a Freezer, benché ridotto a pezzi da Goku. Tornato alla vita il tiranno cerca subito vendetta contro i Saiyan: gli amici di Goku provano a contenere le truppe nemiche fino al ritorno di Goku, che si sta addestrando su un pianeta remoto. Quando Goku riceve il segnale di allarme torna sulla Terra e sfida Freezer in un duello all'ultimo sangue.
 
Purtroppo un altro flop. Se non altro minore rispetto ai recenti Dragon Ball Super-Super Hero o Dragon Ball-Super Broly.
Il problema di questo ennesimo fan service per i nostalgici di Namec e di aver avuto la supervisione dello stesso Toryiama è quello di essere particolarmente noioso soprattutto nel primo atto in cui seguiamo Sorbet e in cui non succede niente. Ormai persino le gemme del drago sembrano aver perso interesse e vengono inseguite da piccoli gregari inutili. I nostri protagonisti, Goku e Vegeta, pensano solo ad allenarsi avendo conosciuto Whis e Bills nel capitolo precedente e dove il resto della ciurma sulla terra vive annoiata aspettando sempre il peggio come una nuova esplosione del proprio pianeta.
In questo capitolo mancano gli intenti per far decollare un sequel che poteva certo dare di più, caratterizzando maggiormente uno degli antagonisti storici e dare maggior enfasi ai combattimenti e agli scontri.

martedì 23 agosto 2022

Alienween


Titolo: Alienween
Regia: Federico Sfascia
Anno: 2016
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Halloween, quattro amici di vecchia data, splendide ragazze e una mortale invasione aliena che li costringerà ad affrontare mostri di ogni tipo… Compresi quelli del loro passato. Alienween: una festa che è la fine del mondo

E' la prima volta che mi affaccio al cinema indie di Sfascia. Alienween è un bel b movie, low budget, schizzato, splatter e folle. Un trip lisergico dove tra sound effect, sound designer, spappolamenti e tanta tanta melma e scioglimento di budella, il regista italiano confeziona un piccolo gioiello horror/scifi/comico/demenziale/trash in cui praticamente in un'unica location cerca di non farsi mancare niente tra alieni, possessioni, trasformazioni, corpi liquidi e membri che si sciolgono.
In tutto questo cerca pure una modellata storia d'amore che cerca come può di dare un senso all'amor proprio del protagonista, al suo cercare di redimersi e avere un obbiettivo salvando la donzella/prostituta/tossica con un passato avverso. Alienween non avendo pretese con il solo obbiettivo di intrattenere è quel eighties nostalgico ripreso con tendenze e colori new age con una fotografia al neon tutta sparata di colori rossi e blu dove tra alieni gommosi con teste a forma di zucca e creature varie che tendono a sciogliersi senza contare un ritmo e un montaggio schizzato, ci troviamo di fronte ad una piccola chicca sconosciuta del panorama indie italiano.


sabato 18 giugno 2022

Love, death and robots-Season 3


Titolo: Love, death and robots-Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

1-Tre robot: anche qui si riparte con il trio di robot, in un episodio divertente ma anche cinico e soprattutto post-apocalittico. L'uomo non fa che promuovere armamenti nucleari e guerra allora chi è veramente il prescelto a finire su Marte e forse iniziare una nuova era? Non di certo l'uomo.
2-Un brutto viaggio: straordinario. Solitario. Survival mood. Melville, Poe, e molti altri sono i contagiati prescelti per questo episodio tutto a mare su una nave dove una creatura farà strage dei marinai cercando una vittima sacrificale per il suo piano..crudo, violento, sovrannaturale..la bestia che riesce a comunicare con il sopravvissuto usando uno dei corpi delle vittime è uno dei momenti più alti del corto.
3-La pulsazione della macchina: forse siamo di fronte ad uno degli episodi più onirici, visionari e scifi di tutto il progetto con deviazioni cyberpunk. Per salvare la specie si varcano i satelliti naturali di Giove, dove avviene l'incidente e si perde la speranza sopraggiungendo i farmaci, le droghe, per provare a dare ancora un senso alla ricerca di qualcosa che non è facile spiegare..allucinato come il viaggio della protagonista e gli incubi dove comincia a vedere la realtà attorno a sè astratta e bidimesionale e dove il confine tra realtà e follia diventa sempre più labile.
4-La notte dei minimorti: a seguito di un incidente clamorosamente ironico, i non morti prendono il sopravvento e fanno manbassa degli umani in tutte le zone del mondo. Impossibile contrastarli. Con uno stile ipertrofico e un ritmo incredibile..
5-Morte allo squadrone della morte: totale. Scott, Cameroun, tutta l'azione di uno squadrone che sembra uscito da Alien(s) in lotta contro un orso mutante quasi impossibile da abbattere. Splatter, distruzione, esplosioni, di tutto e di più senza far mancare quella violenza devastante in uno dei corti meglio confezionati dove seppur gli intenti e il senso di fondo sono assai banali, il potere dell'intrattenimento e del ritmo trova un impatto deflagrante
6-Sciame: tanta scifi anche qui alle prese con una frontiera spaziale con due scienziati cyborg alle prese con una razza aliena insettoide dovendo appurare se la razza in sè è in grado di pensare e dotata di capacità intellettive. Una riflessione con sfumature filosofiche sull'altro alieno dove la paura e la curiosità si fondono per entrare in uno scenario visivamente molto imponente e ricco capace di lasciare diverse riflessioni.
7-Mason e i ratti: dall'Irlanda un vecchio che vuole sterminare famiglie intere di ratti mercenari armate che non vogliono proprio lasciare la fattoria in cui vivono. Il vecchio che fa parte della vecchia scuola non riuscendo a stanarli chiederà l'ausilio delle armi hi-tech. Il risultato è un abominio più letale degli stessi topi che il vecchio non potrà sopportare a lungo..a tratti commovente, violento e truculento dove ancora una volta viene demonizzata la tecnologia..
8-Sepolti in sale a volta: un'altra chicca con uno stile visivo eccellente, sembra quasi di vedere un film vero e proprio portando al top l'animazione videoludica in un progetto d'animazione. Quasi lovecraftiano per certi aspetti dove le montagne della follia sono il crepuscolo dove una squadra dei corpi speciali arriva nelle grotte dell'Afganistan per recuperare un'ostaggio prigioniero dei terroristi ma quello che troveranno mano a mano che scendono nelle profondità della terra sembra essere puro male. Una metafora sulla guerra, sull'invasione e su molto altro ancora.
9-Jibaro: folklore e mitologia, relazioni tossiche, in questo splendido affresco con uno stile minimale, un'animazione esemplare seppur non esente da difetti per l'incredibile complessità con la quale è stata realizzata. Un amore così violento e impossibile che lascerà basiti lasciando da parte i dialoghi e comunicando solo di sguardi e movimenti del corpo. Cruenta, feroce, senza lieti fini, ma lirismo puro. Una vera perla per uno dei corti top dell'intero progetto.

giovedì 12 maggio 2022

Seed (2021)


Titolo: Seed (2021)
Regia: Sam Walker
Anno: 2021
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5

Quello che inizia come un weekend di ragazze nel deserto del Mojave diventa una storia di orrore, morte e invasione aliena.
 
A volte non mi spiego il pubblico. Seed è una figata totale detto da uno che mastica gli horror come gli smanettoni masticano i porno. E qui nell'opera prima di Walker c'è tanta carica erotica. Un alieno che penetra le protagoniste in un gioco di carne cronemberghiano e che in parte mi ha ricordato Yuzna. Un alieno che sembra essere l'alter ego del male di ET. Un film che parla di destini, di fine dell'umanità, del non poter combattere alcuni poteri telepatici che rischiano di far sopperire chiunque non sia disposto a farsi ingravidare dalla creatura. Con un finale in parte prevedibile ma che distrugge ogni sorta di happy ending, Seed è un perla di cattiveria, dove sembra di vedere anche i Visitors, tanta scifi anni 50' e 60', dove l'orrore cosmico straborda e dove quando finalmente capiamo cosa sta per succedere è ormai troppo tardi e il film esplode con la sua malvagità.
Sembra la metafora che a voler salvare una specie di un altro pianeta si finisca col fare una gigantesca cazzata e dare così il pianeta in pasto agli alieni. Soprattutto se l'alieno in questione fa tutto dal letto dove viene lasciato senza nemmeno muoversi ma agendo in maniera telepatica e sorridendo mentre ingravida e devasta le menti delle tre amiche.
Seed prova ad essere il più disgustoso e rivoltante possibile riuscendoci molto bene e regalando un altro film sull'invasione aliena che sembra quasi un home invasion di un piccolo e tenero cucciolo di tartaruga.

martedì 12 aprile 2022

Peacemaker


Titolo: Peacemaker
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Ancora una volta il talento di James Gunn si fa sentire e ancora una volta l'autore e alle prese con un supereroe in un prequel del suo ultimo divertentissimo film.
SUICIDE SQUAD sequel infatti era riuscito nel difficile compito di offrire un paio d’ore di spettacolo divertente, splatter, caciarone, violento, grottesco, deliziosamente imbecille, con poco o nessun collegamento al film precedente ripudiato dalla DC.
Quello che si capiva, però, era che John Cena con il suo personaggio davvero contorto per quanto fosse stupido fino al midollo, era effettivamente riuscito a imprimere un carisma tutto particolare e una fisicità molto riconoscibile a un personaggio che aveva qualcosa più degli altri, in termini di capacità di divertire e finire in situazioni assurde.
Un protagonista che poteva effettivamente avere uno show a sé dedicato, a patto di dargli una maggiore profondità e respiro, mettendogli in bocca frasi senza senso e dialoghi a volte così stupidi prima di scene truculente o in scelte di tempi sbagliatissimi.
Una trama a metà fra l’action e la spy story, parlando di complotti, governo corrotto, alieni, invasioni, nazisti, supremazia ariana.
Con un padre nazista anche lui con dei segreti nascosti e in grado di tirare fuori un costume pericolosissimo, l'uccisione involontaria del fratello da parte dello stesso Cristopher da piccolo,
la scena quasi nel finale dove insulta la Justice League (si intravedono solo Momoa e Miller).
Non c’è un solo personaggio, nemmeno quelli teoricamente più rigidi e tutti d’un pezzo, che non si porti dietro una qualche quota di idiozia, o qualche buffa fragilità, o una vera e propria follia psichiatrica che lo porta, nel momento in cui è messo in relazione con gli altri, a costruire scene dal sapore surreale in cui ci si dimentica di stare seguendo una storia teoricamente action, per divertirsi con il semplice accumulo di stupidità. Bisogna anche dire che a volte proprio gli stessi dialoghi diventano pretestuosi, goffi e sciatti, allungando il brodo in scene in cui mancava il minutaggio.
I personaggi variano molto, se alcuni riescono ad essere caratterizzati molto bene come Adrian Chase, Auggie Smith, Judomaster ed Emilia altri come Leota Adebayo sono dei clamorosi flop.

sabato 5 marzo 2022

Book of Boba Fett


Titolo: Book of Boba Fett
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 7
Giudizio: 3/5

Boba Fett, insieme a Fennec Shand, ha preso il controllo dell'impero criminale di Bib Fortuna - che un tempo era di Jabba the Hutt. Ma sul pianeta Tatooine ci sono molti interessi in campo, per l'estrazione e il traffico di una sostanza sabbiosa e arancione chiamata "spezia". Boba Fett, che fa spesso uso di una tanica di guarigione, ricorda il suo passato, ossia come è sopravvissuto alla gola del Sarlac e come aveva ritrovato se stesso e una nuova forma di onore insieme a una tribù di Tusken, alieni del deserto. Din Djarin nel mentre visita la saggia Armaiola per meglio comprendere la natura della darksabre, la spada di energia che ha vinto nel duello con Moff Gideon e che ha un importantissimo valore simbolico per la sua gente. Inoltre fa visita al piccolo Grogu, che però è molto impegnato dall'addestramento con Luke Skywalker.
 
L'ennesima saga di Star Wars nonostante Favreau, Rodriguez e un cast potentissimo, alterna alti e bassi clamorosi per un risultato finale che lascia una buona sufficienza ma senza avvicinarsi ai pregi di Mandalorian. Perchè in questa mini serie anche se camuffata bene c'è tanta politica, corruzione, mediazioni e negoziazioni. Un impero da proteggere, interessi sulla spezia, alleanze e tradimenti, il tutto con il nostro Boba a destreggiarsi e a creare un suo mini esercito per stanare gli emissari dei parenti di Jabba. Gli episodi pur essendo solo sette, passano da un estremo all'altro spezzando ogni tanto la narrazione classica per buttarsi su altri pianeti e raccontare storie che sebbene collegate ripartono sempre da zero. E' così dopo le incursioni e le prese di posizione di Boba, passiamo al Mandalorian e la sua ricerca di Grogu e il suo addestramento con Luke Skywalker e Ashoka Tano (la più bella jedy mai vista interpretata da Rosario Dawson), per poi finire in un wester desolato con lo sceriffo Cobb Vanth alle prese con un villain, Cad Bane, davvero interessante che solo nel finale scopriamo essere un acerrimo nemico di Boba visto nelle serie animate CLONE WARS e STAR WARS REBELS. Quattro episodi con una certa idea di continuità per poi passare al fan service e regalare le vicende del Mandaloriano. Infine una battaglia finale davvero povera e improvvisata con troppi difetti e personaggi appena abbozzati come i giovani cyborg che cancellano un pessimo terzo episodio mentre invece potevano essere meglio utilizzati il Rancor e soprattutto il Wookie Gladiator (un Chewbacca molto più rude e incazzato).

martedì 28 dicembre 2021

Risveglio della forza dopo il riposino


Titolo: Risveglio della forza dopo il riposino
Regia: David Silvermann
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 5/5

In un asilo lontano lontano… ma sempre a Springfield, Maggie si avventura nella ricerca epica del suo ciuccio rubato. In questo originale corto che celebra la galassia di Star Wars, questa avventura la porta faccia a faccia con giovani Padawan, Signori dei Sith, noti droidi, truppe ribelli e una battaglia finale contro il lato oscuro
 
Un altro splendido omaggio di questo trio di cortometraggi che uniscono il mondo dei Simpson e della Disney, in questo caso in particolar modo Star Wars. Maggie per riprendere il ciuccio rubato in tre minuti di girato passerà una galleria di situazioni dove non mancherà il combattimento epico, le svariate citazioni e gli easter eggs con una simpatica cornice di immagini tra cui il matrimonio tra Selma e Chewbecca