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sabato 15 dicembre 2018

Animali fantastici- I crimini di Grindelwald


Titolo: Animali fantastici- I crimini di Grindelwald
Regia: David Yates
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

New York, 1927. Sono passati pochi mesi dalla cattura da parte del MACUSA del perfido e potente Grindelwald e, come da minaccia, il Mago Oscuro sfugge presto alla detenzione, nel corso di una sequenza aerea che stabilisce da subito le caratteristiche dello spettacolo visivo che sta per seguire: vertiginoso, inquieto e acrobatico. Grindelwald ha piani estremi, sul mondo dei maghi e su quello dei non maghi, e si dirige a radunare i suoi seguaci, pescando tra le fila degli scontenti per i metodi repressivi e violenti del Ministero della Magia. Ma in particolare cerca Credence, l'Obscuriale miracolosamente scampato alla morte. Anche Newt Scamander, il timido magizoologo, è sulle tracce del ragazzo, per conto di Albus Silente. E naturalmente anche il Ministero, e l'Auror Tina, con la quale Newt ha un malinteso sentimentale in sospeso.

Il sequel di Animali fantastici e dove trovarli per fortuna non perde tanto tempo ma si lega dopo solo qualche mese ai fatti narrati in liena temporale. Tanta azione, molto più che nel precedente capitolo, e una preparazione per quello che ovviamente sarà lo scontro finale nel terzo e spero ultima parte della saga.
Veniamo subito al sodo. In più due ore e mezza gli interrogativi sono davvero pochi, quasi nulli direi. Tutto viene spiegato e rispiegato con una dovizia di particolari come solo gli americani sanno fare. L'unico mistero resta l'antico legame tra Silente e Grindelwald e le origini piuttosto pasticciate di Credence in una scena a cui non volevo crederci sul serio.
Si corre tanto, si ride meno, tra l'altro su freddure abbastanza di cattivo gusto e le new entry non vengono caratterizzate poi così bene. La fuga iniziale dell'antagonista è quanto di più telefonato si possa vedere e forse solo nel finale arriva qualche piccolo colpo di scena come un effetto smorzato di una bacchetta difettosa.
Qualche impasto con la mitologia cinese, alcuni scenari carini, ma tutto ha un effetto kitsch che alla lunga stufa e annoia, come voler continuare ad affondare su un progetto che non aveva assolutamente bisogno di uno spin-off.