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venerdì 6 aprile 2012

Carriers


Titolo: Carriers
Regia: Alex Pastor, David Pastor
Anno: 2009
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un virus letale sta contagiando l’intero globo. Quattro giovani ragazzi percorrono vie secondarie dell’America dell’ovest per raggiungere un’utopica regione nel Golfo del Messico in cui saranno salvi. Carriers segue la loro fuga attraverso un mondo surreale e pieno di pericoli, dove regole e leggi non vengono più applicate. I loro piani vengono meno quando la loro auto ha un guasto su una strada isolata e questo sarà l’avvio di una catena di eventi che segnerà il destino di ognuno di loro.

Ancora una volta la dimostrazione di come con un budget risicato si riesca a creare le basi per un ottimo film sull’apocalisse pandemica(tema quanto mai abusato) ma che sembra uno dei veri vasi di Pandora delle ultime stagioni.
Il merito della riuscita di questo film è sicuramente nello script, nei protagonisti (finalmente dei bamboccioni che almeno riescono a far sembrare reale la sofferenza) ma soprattutto nella densa e corposa regia dei due fratelli che con delle ottime inquadrature e uno stile quanto mai efficace e un ritmo feroce se ne escono con una perla che rimaneva lì ferma dal 2007 aspettando un produttore. Aggiungendo le tinte forti della fotografia di Benoit Debie e il lavoro eccellente di post-produzione.
I quattro ragazzi non sono sticchi di santi, sopravvivono proprio sacrificando tutto a partire dal senso di perdita e della solitudine (l’abbandono della ragazza nell’area di sosta è davvero straziante).
Pochi cazzi. Anche qui di zombie se ne vedono pochissimi ma è la suspance che si mantiene per tutta la pellicola insieme alla crudeltà degli esseri umani che ritorna in auge sfruttando alcuni meccanismi davvero notevoli che fanno la differenza.
Fantastico e disperato Carriers è sicuramente uno dei migliori horror dell’anno.
I fratelli Pastor spero che verranno premiati per la loro particolare capacità di ridare enfasi al genere e alla tematica davvero molto abusata.