Titolo: Jason Bourne
Regia: Paul Greengrass
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Nick Parsons, ex agente della CIA, si
infiltra in un ritrovo di hacker a Reykjavik per penetrare nei
segreti dell'intelligence statunitense. Così facendo recupera quello
che forse è il tassello mancante nella ricostruzione delle origini
di Jason Bourne, uomo trasformato in una sorta di macchina omicida in
seguito a un esperimento della CIA. Nicky riesce a contattare Bourne,
datosi alla macchia, e l'incontro tra i due attira subito le
attenzioni dei vertici di Langley, determinati a eliminare entrambi.
Mah. Boh. Perchè? A me già 007 non mi
sta simpatico, trovo simpatici solo i super-idioti che hanno come
protagonisti Statham o gente simile perchè hanno il doveroso
compito, e loro lo sanno bene, di non prendersi sul serio.
Bourne lo fa. Dammon è sempre
antipatico, qui muscoloso, butta a terra energumeni con un pugno
solo, possiede il dono del teletrasporto e di far innamorare una
gnocca come la Vikander, qui con l'unico ruolo da accessorio, visto
che la stanno infilando dappertutto.
L'ultimo, si spera, capitolo, di una
saga che ad un certo punto ha infilato pure un altro attore, Renner,
è velocissimo, con un ritmo forsennato e all'avanguardia, esplode,
salta, insegue, spara, uccide, s'incazza, alza la voce, si camuffa,
si sorprende, insomma è una vera spia che per contro rispetto ai
precedenti capitoli, qui ha la sua svolta, il colpo di scena che
nessuno si aspettava e di cui non fregava niente a nessuno. Scopre il
suo passato e che suo padre è stato ucciso da coloro che lui serviva
fedelmente (un colpo di scena tra i più importanti del cinema del
2016)
Cosa vuoi dire a un film del genere.
E'girato da dio, Greengrass si è fatto anche lui i polsi dirigendo
action, non è reazionario come i film con Butler in ATTACCO AL
POTERE, e dal canto suo ha un paio di scene decisamente sorprendenti.
Alla fine di tutto questo sorge
spontanea la domanda...ma mio caro Jason...non potevi svegliarti un
po prima visto che come McGuyver sei il più furbo e astuto del
mondo.
Difendibile per tutto tranne che per
una macchinosa storia che già dall'inizio ha esaurito tutto.