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mercoledì 18 ottobre 2023

Garbage pail kids movie


Titolo: Garbage pail kids movie
Regia: Rod Amateau
Anno: 1987
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un antiquario custodisce, tenendolo ben chiuso, un misterioso bidone dell'immondizia che viene accidentalmente scoperchiato dal giovane assistente Dodger, liberando le strane e disgustose creature in esso contenute. Queste si rivelano tuttavia preziose nell'aiutare il ragazzo a sgominare un bullo di quartiere e la sua banda.

Negli anni '80 in diversi film fantasy weird c'è stato spesso un antiquario che all'interno del negozio teneva "cose preziose" e spesso e volentieri pericolose. Certo c'è da ammettere che non le nascondevano quasi mai bene, come in questo caso un bidone sopra un piano di un mobile quasi in bella vista. All'interno un blob verde che darà vita ad una selezione accurata dei tanto amati Sgorbions. Eh sì ho scoperto tardi e me ne pento l'esistenza di questo film che non ha mai avuto a quanto pare un doppiaggio in italiano. Infatti si trova solo sub ita. Abbastanza lento, si vede che alla regia non c'è un outsider come Dante. Seppur il film non si prenda troppo tempo prima di partire, c'è da dire che i personaggi sono il punto debole principale con Dodger che non convince e non ha quella spocchia che altri giovani attori come lui avevano in quegli anni in questo genere di film.
I bulli sono altrettanto ridicoli. Ma ora veniamo a loro a quelli che potevano essere i protagonisti senza di fatto esserlo mai. Animatronic interpretati da nani che indossano inquietanti maschere animate da John Carl Buechler. Sono pochissimi e soprattutto compaiono a sprazzi con una delle scene più trash in assoluto come quella in cui ballano. Il problema è che al di là di qualche movimento o battuta manca completamente la loro peculiarità ovvero l'essere grotteschi, volgari e sboccati senza violenza e irriverenza


sabato 2 settembre 2023

Arrapaho


Titolo: Arrapaho
Regia: Ciro Ippolito
Anno: 1984
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Due capi tribù pellirosse, Arrapaho e Cavallo Pazzo, vivono nello stesso territorio e si contendono l'amore della bella Scella Pezzata.
 
Ciro Ippolito & gli Squallor. Un connubio scellerato che porta alla luce quello da molti definito come "il più brutto film italiano di tutti i tempi". Invece così non è..c'è ne fossero di film così anarchici e sboccati in confronto con i cinepanettoni.
Arrapaho è un metaforone ignorante e sboccato che riesce però a dire la sua e regalare intrattenimento e risate. Girato con due lire ha la forza di essere una parodia con tantissime trovate, alcune goliardiche, altre semplicemente grottesche e trash con dialoghi di un'ignoranza cosmica e alcuni doppi sensi molto infantili. Porta alla blasfemia ogni elemento e destruttura gli indiani d'America con una parodia per certi versi originale ma mai saggiamente sfruttata e troppo imbastita sulla scelleratezza di poco conto e gusto. E' un film che andava fatto? Assolutamente sì.

lunedì 10 luglio 2023

Corona Zombies




Titolo: Corona Zombies
Regia: Charles Band
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Leader politici e mass media impazziti di fronte al manifestarsi di un virus su scala mondiale, che trasforma gli esseri umani in zombi.
 
Quando non si hanno soldi si arriva addirittura a rimontare film di cui si hanno i diritti aggiungendo qualcosina per arrivare al risultato sperato. Beh la Full Moon Features la conosciamo tutti ed è un prototipo della Asylum con ancora meno soldi e con la peculiarità come in questo caso di voler battere tutti sul tempo per un chiaro film trash dove tra le scene nuove sicuramente c'è quella iniziale della Cameron che guarda il tg mentre è al telefono e scopre di questo Corona Virus in una specie di notiziario che prende in giro politici e leader nazionali. Ovviamente ci sarà nel finale un'intrusione in casa sua. Qualche scena come il soldato che perde la testa stuzzicando gli zombies e facendo un balletto attorno a loro per poi finire male, come qualche morte interessante soprattutto su eroi a cui non conviene affezionarsi c'è ma è davvero qualcosa di risibile. Il film è squallido quanto deve, ricorda troppo VIRUS di Mattei da cui prende quasi tutto e miscela con un montaggio a volte inguardabile se si pensa alla difficoltà che può esserci nell'assembramento di film diversi cercando di dare un senso originale all'operazione sfiorando volontariamente un brutto impatto con quanto di più nostalgico non ci si aspettasse di vedere.

martedì 18 aprile 2023

Devil Conspiracy


Titolo: Devil Conspiracy
Regia: Nathan Frankowski
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il laboratorio biotecnologico più potente del mondo è finalmente riuscito a clonare grandi personaggi storici con una sola goccia di DNA. Da allora organizza aste clandestine per cloni di Michelangelo, Galileo e Vivaldi. Questo laboratorio è nelle mani di un culto satanico che ha appena rubato la Sacra Sindone di Torino. In altre parole, hanno appena rubato il DNA di Cristo. Rapiscono anche Laura, una studentessa americana di storia dell'arte, e uccidono un prete. Quest'ultimo, prima di esalare l'ultimo respiro, supplica l'arcangelo Michele di usare il suo corpo per impedire l'indicibile: l'inseminazione di Laura affinché partorisca il clone di Cristo. Un clone che servirebbe come ultima offerta al diavolo in modo che torni sulla Terra.
 
Davvero una trashata sorprendente l'operazione milionaria che ha portato alla luce tale abominio.
Quando uno pensava di averle viste tutte, invece arriva sempre quel prodotto pronto a spiazzarti in questo caso poi essendo in alcune scene girato a Torino, la mia città, sono rimasto ancora più sorpreso e basito. Un'opera bizzarra, esageratamente ostinata nel suo cercare di credere in un assunto già di per sè fuori da ogni logica pur per un film horror sovrannaturale con rimandi alla fantascienza e alla biotecnologia. L'unico aspetto interessante è questa pratica divinatoria da parte dei seguaci della setta di riuscire a clonare personaggi storici. Una follia ma che almeno non si era mai vista.
Tutto il resto è un disastro immondo dal furto della sindone dove Liz, l'inviata di Lucifero, ruba la spada di un'opera per cominciare a uccidere i guardiani del tempio. Si passa ad un finale con tanto di sparatoria nell'azienda biotecnologica dove vengono seviziate donne nelle gabbie e dove creature dell'altro mondo sembrano obbedire a Lucifero uccidendo membri della setta con tute e mascheroni da b movie anni '90. Ma la perla è l'Altro Mondo dove vediamo Lucifero incatenato prima che venga liberato, dove l'arcangelo viene fatto precipitare e dove anime di donne e bambini vagano in un limbo senza un perchè, sperando di essere liberati in una location che non perviene mai di fatto ma facendo solo un confuso lavoro in c.g dove non vediamo e non capiamo niente.


domenica 27 novembre 2022

Butt Boy


Titolo: Butt Boy
Regia: Tyler Rice
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Il film racconta la storia di Chip Gutchell, un uomo sulla quarantina con un lavoro che detesta, un matrimonio infelice, disorientato dalla recente paternità. Se le premesse sembrano banali, presto la conformità dell'americano medio Chip verrà spezzata. Sono trascorsi appena 13 minuti dall'inizio del film quando il protagonista quasi inespressivo e dalla gestualità apatica, rimane segnato dall'esperienza del primo esame prostatico. Se per molti questo controllo risulta invasivo o umiliante, quando Chip viene sottoposto dal medico all'ispezione anale prova da subito un brivido di piacere, che di lì a poco si trasformerà in un impulso morboso: non potrà più fare a meno di esplorare il proprio retto.
 
Butt Boy è uno dei film più strani e bizzarri che ultimamente mi siano capitati di vedere e di film weird e folli ne fruisco una quantità immane. Un uomo che scopre di poter assorbire oggetti ed esseri umani nel suo buco del culo, in una sorta di universo parallelo tra pareti di carne e una sorta di ventre della balena. Che siano telecomandi, cani, bambini, poliziotti, il suo culo riesce a contenere proprio tutto. Ma questo avviene solamente dopo aver mostrato una realtà che per quanto edulcorata sia incredibilmente drammatica e depressiva. Un matrimonio allo sfascio, un problema con l'alcool in cui poco ser vono le riunioni con gli AA e in cui la nuova dipendenza irrefrenabile diventa proprio quella di inserire cose nel retto dopo la piacevole scoperta dell'esame prostatico.
Una monotonia perversa e dei colleghi di lavoro che sembrano dominati dal loro folle datore di lavoro che si lancia in balletti cercando di creare gruppo e come sostiene al detective, da quando c'è lui non è mai stato licenziato nessuno.
Butt Boy è un esordio eccellente, un low budget, un b movie assoluto, mondi impensabili nel deretano, finale con tinte di body horror esageratamente splatter, un survivor movie, un poliziesco, un dramma, un'indagine sulla discesa all'inferno di un uomo e oltre tutto ciò, una chiave ironica con cui Rice condisce situazioni, dialoghi, scambi tra personaggi e scene quanto mai bizzarre

martedì 1 novembre 2022

Tuo sepolcro...la nostra alcova


Titolo: Tuo sepolcro...la nostra alcova
Regia: Mattia De Pascali
Anno: 2020
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Sconvolto e depresso per la scomparsa della fidanzata Iris, brutalmente massacrata da un ignoto assassino, Aristodemo acquista una bambola sessuale di dimensione umana, chiamata Persefone. Aristodemo sperimenta quindi un progressivo stato delirante, tale da arrivare a convincersi che Persefone abbia preso vita. Mentre sprofonda in un vortice di perversioni sessuali sempre più spinte con la bambola, il killer che ha ucciso Iris è di nuovo in azione.
 
Dopo McBetter che non mi era piaciuto, De Pascali, emergente regista horror italico del panorama indipendente tira fuori questo simpatico dramma grottesco mischiando sesso, violenza, magia, esoterismo e necrofilia con sequenze slasher ricche di elementi gore e splatter, fra pugnalate, motoseghe, strangolamenti e corpi fatti a pezzi praticamente tutti a opera del killer e dove gli FX artigianali sono un notevole valore aggiunto . Il tutto però senza mai prendersi troppo sul serio creando anche qualche momento trash delizioso (il club sadomaso ad esempio) e delle performance forse troppo fuori dagli schemi dove sicuramente Benedetta Rossi nel ruolo della sexy doll che si trasforma in ninfomane, quasi sempre nuda, è la visione che il pubblico apprezzerà di più.
Dicevo delle performance limitative dello stesso attore/regista Lepori, e Alex Lucchesi rese troppo eccessivamente surreali da dialoghi non proprio all'altezza soprattutto nei toni e nella banalità di fondo. Il film comunque entra di merito in quelle produzioni che ammiccano al cinema estremo europeo soprattutto Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) e il protagonista Aristodemo, Buttgereit, Schnaas e simili ed entra nella galleria di quei registi indipendenti dediti all'horror italiano come Alemà, Bianchini, Boni, Bosermann, Cristofaro, D'Antona, De Falco, De Feo, De Feudis, Dejoe, Frison, Gualano, Lepori, Liguori, Lombardi, Longo, Misischia, Monti, Paoletti, Pavetto, Pesca, Picchio, Ranzani, Ristori, Rosson, Scafidi, Scargialli, Sfascia, Tagliavini, Torre, Visani, e Zagagnoli.
L'opera dal canto suo mischiando ironia e violenza esplora parafilie, feticismi prendendosi qualche licenza poetica se ad esempio la trasformazione della bambola in cadavere ambulante sia frutto di un sortilegio o della pazzia del protagonista

Sharks incubo dagli abissi


Titolo: Sharks incubo dagli abissi
Regia: Le-Van Kiet
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Una coppia organizza una fuga romantica a mare, ma quando si trova lì la loro villa viene spazzata via da una tempesta tropicale. Gli elementi si accaniscono anche contro di loro e intanto ai pericoli che minacciano la loro sopravvivenza si aggiungono gli squali che gironzolano intorno alla loro imbarcazione.
 
Forse uno dei peggiori shark movie mai visti finora. Per tutto il film non succede nulla se non in un finale trash davvero imbarazzante perchè non avendo budget si prendono immagini dello squalo da altri film o documentari. In alcune scene è palesemente di gomma, nel finale la protagonista finisce su un'isolotto dove per motivi di budget c'è una foschia tale da non mostrare niente. Lei anzichè andare a riva rimane alla deriva in mezzo all'oceano dove manco a farlo apposta ritornano gli squali a punzecchiarla e dove troverà abbandonato a se stesso un 'imbarcazione (se così possiamo chiamarla) dove un pescatore cinese dorme avendo a bordo solamente un baracchino per il cucito e una tanica enorme di alcool puro. Ovviamente non mancheranno i colpi di scena finali dove l'imbarcazione verrà ribaltata dopo che lo squalo salta in aria per compiere un tuffo carpiato.
Il cinese Fishermann muore male ma senza prima aver cercato, chiedendo aiuto, di sacrificare nelle fauci della bestia proprio Jaelyn. Lei che alla fine prenderà il motore dell'imbarcazione come arma dove farà girare la ventola proprio in faccia allo squalo e infine il climax finale con quell'ancora e la maniera più assurda con cui farla finita. Ho letto che per qualche assurda ragione è stato associato a Open Water ..niente di così distante dalla realtà dal momento che quel film sapeva creare ansia e atmosfera, qui solo il nulla.

martedì 23 agosto 2022

Boys-Season 3


Titolo: Boys-Season 3
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 5/5

E’ passato un anno dagli eventi della seconda stagione, e tra i The Boys ed i Sette sembra essere stata raggiunta una sorta di tregua. Butcher deve ancora riprendersi dalla morte della moglie Becca, uccisa da un attacco d’ira di suo figlio Ryan, che sappiamo avere come padre Patriota e di avere ereditato da lui i suoi poteri.

I The Boys, ora, continuano a monitorare le azioni dei Super, individuando i più pericolosi e consegnandoli alla giustizia. Del gruppo, però, non fa più parte Hughie, ora al lavoro che Vic Neuman donna del Congresso che abbiamo scoperto essere colei che ha il potere segreto di far esplodere le teste di chiunque si opponga alla Vaught. Un potere di cui Hughie, però, non sa nulla.
Il giovane, invece, è convinto di lavorare per una buona causa e, soprattutto, di essersi allontanato dai modi di fare non sempre leciti del gruppo di Butcher, ormai formato solo da lui,Frenchie e Kimiko: anche Latte Materno ha lasciato la squadra, per passare più tempo con la figlia.
Le cose, però, stanno per cambiare: lo stesso Patriota è sull’orlo di una crisi di nervi, costretto ad interpretare negli eventi pubblici il ruolo dell’uomo ferito dalla scoperta delle origini naziste di Stormfront, mentre Starlight -ormai in coppia fissa con Hughie- riceve un’offerta che la mette in difficoltà.
The Boys è una delle serie più interessanti di genere mai viste finora e questa terza stagione sembra la ciliegina sulla torta a coronare le imprese descritte da Ennis ma riscritte da Kripke, il quale si sta spingendo verso orizzonti che divergono anche se non di molto dalla storia principale.
Boys piace tanto perchè è una scheggia impazzita, scabrosa, torpida, eccessiva, trash, straripante, dove si riescono a delineare e caratterizzare molto bene tanti personaggi, rendendoli stimolanti, empatici e ognuno con i suoi obbiettivi e le sue fragilità. Ci sono tante new entry, il politically correct viene ancora una volta respinto a priori e tutto sembra sul punto di esplodere dal momento che il composto V entra nelle mani dei the Boys, dove si scopre che provoca il cancro portando Butcher in stato terminale e diversificando in questa maniera la storia di Ennis per arrivare al destino di Ryan che speriamo non distrugga le attese con un finale troppo prevedibile.
Questa terza stagione arriva come un fulmine a ciel sereno in un momento di stagnazione delle serie tv dove ormai l'offerta risulta eccessiva e dove i veri prodotti di qualità in grado di lasciare qualcosa nel pubblico sono scarsi e inefficaci. Da questo punto di vista l'ottimo lavoro con questa stagione pone il punto su una delle realtà più vive e innovative che seppur trattando la tematica del super eroe riesce a dargli ancora una connotazione originale e piena di idee da sviluppare.


Alienween


Titolo: Alienween
Regia: Federico Sfascia
Anno: 2016
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

Halloween, quattro amici di vecchia data, splendide ragazze e una mortale invasione aliena che li costringerà ad affrontare mostri di ogni tipo… Compresi quelli del loro passato. Alienween: una festa che è la fine del mondo

E' la prima volta che mi affaccio al cinema indie di Sfascia. Alienween è un bel b movie, low budget, schizzato, splatter e folle. Un trip lisergico dove tra sound effect, sound designer, spappolamenti e tanta tanta melma e scioglimento di budella, il regista italiano confeziona un piccolo gioiello horror/scifi/comico/demenziale/trash in cui praticamente in un'unica location cerca di non farsi mancare niente tra alieni, possessioni, trasformazioni, corpi liquidi e membri che si sciolgono.
In tutto questo cerca pure una modellata storia d'amore che cerca come può di dare un senso all'amor proprio del protagonista, al suo cercare di redimersi e avere un obbiettivo salvando la donzella/prostituta/tossica con un passato avverso. Alienween non avendo pretese con il solo obbiettivo di intrattenere è quel eighties nostalgico ripreso con tendenze e colori new age con una fotografia al neon tutta sparata di colori rossi e blu dove tra alieni gommosi con teste a forma di zucca e creature varie che tendono a sciogliersi senza contare un ritmo e un montaggio schizzato, ci troviamo di fronte ad una piccola chicca sconosciuta del panorama indie italiano.


sabato 26 marzo 2022

Boys-Diabolical


Titolo: Boys-Diabolical
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 4/5

Racconti animati inediti emotivamente scioccanti e irriverenti ambientati nell'universo dei supereroi di The Boys.
 
The Boys è sempre stata una serie a fumetti esagerata come lo sono Ennis, Ellis, Millar, Hill, Morrison e compagnia varia . Ma se da questa postilla ci concentriamo sull'animazione allora veramente non sembrano esserci limiti alla sagace satira degli autori. Tutti gli otto episodi sono come sempre connotati da uno spirito dissacrante e fortemente politico conditi da uno humor nero, toni grotteschi, il politicamente scorretto che fa un salto in avanti dimostrando come dalla metafora degli anti eroi possano nascere disamine sulla società e critiche che non sembrano risparmiare nessuno con un registro beffardo e pungente particolarmente efficace.
Da Seth Rogen, all'autore di Rick and Morty, John e Sun-Hee che sembrano omaggiare Miyazaki, lo stesso Ennis con una storia di droga ed eccessi. Le storie sono sempre dure e toste senza risparmiare nulla in termini di trash, contaminazioni, profusioni di sangue e budella, dimostrando come un franchise se utilizzato bene possa beneficiare di tutte le tracce più eterogenee spaziando come contenuti, temi e stili che qui richiamano diverse scuole e artisti famosi.
L'unico peccato è la durata di poco più di un quarto d'ora ad episodio. Qualsiasi fruitore se le sparerà una dopo l'altro continuando a gongolare nell'attesa che ne arrivino di più come se fosse in carenza da composto V.




venerdì 24 dicembre 2021

Rambler


Titolo: Rambler
Regia: Calvin Reeder
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Dopo essere uscito di prigione, un uomo solitario conosciuto come "The Rambler" intraprende un viaggio pieno di insidie attraverso piccole città e strade desertiche in un America pericolosa e corrotta. Lo scopo è il suo ricongiungimento con il fratello che non vede da lungo tempo.
 
Rambler è un film bifolco, sporco e disturbato. Un mondo ormai allo sbando, gente che sta letteralmente impazzendo, un western metropolitano dove incontriamo spesso lande desolate e campagne abbandonate. Un protagonista che parla poco e vede il mondo andare a pezzi con gente che esplode letteralmente. In questo viaggio dell'eroe, Rambler uscendo di prigione dovrebbe incontrare il fratello in un ranch e lavorare con lui mettendosi al riparo da tutte le vicende, quasi sempre schizzate o violente, che sembrano attirarlo come una calamita.
Ovviamente anche quando ci riuscirà si renderà conto che ha bisogno di altro, del degrado.
Di affetti verso una ragazza che sembra morire in ogni dove Rambler la segue o la insegue, in uno scienziato pazzo che caricandoselo in macchina, come in un circo freak prova a registrare i sogni delle persone con un macchinario che le fa esplodere. Rambler è indipendente, una scheggia folle e impazzita di un certo tipo di cinema che non si vede spesso, anzi molto di rado. Un film che nel suo non sense riesce a trovare una direzione e crea molto più di quello che dice e quando ingrana la marcia diventa una macchina da guerra.

domenica 21 novembre 2021

Bullets of justice


Titolo: Bullets of justice
Regia: Valeri Milev
Anno: 2019
Paese: Bulgaria
Giudizio: 4/5

Durante la Terza Guerra Mondiale, il governo americano ha iniziato il progetto segreto "Army Bacon" per creare super-soldati incrociando uomini e maiali. 25 anni dopo, i "Grugni" occupano la cima della catena alimentare, allevando e mangiando esseri umani.
 
Era da tempo che aspettavo questo film. Qualcosa sul peso specifico dei maiali in sordina mi faceva ben sperare. E nulla di tutto ciò era legato alla presenza di Danny Trejo che ormai sembra uno di quegli outsider che vengono osannati per forza di cose.
Bullets of justice ha superato le mie aspettative. E' quanto di più sboccato e politicamente scorretto che mi sia capitato di vedere ultimamente nella mia famelica fruizione di film di qualsivoglia genere. Sembra Turbo Kid sotto anfetamine. Il film bulgaro di Milev ha tanto coraggio e in fondo una impressionante dose di ignoranza tale da metterci dentro proprio tutto senza fregarsene minimamente del mix finale. Il risultato è un abbondanza di sotto generi cinematografici, trash come non si vedeva da tempo, sesso e sparatorie, maiali che si cagano continuamente addosso, il protagonista e il suo harem dove ci finisce dentro pure la sorella con i baffi. E poi Milev ci prende tutti per i fondelli con una trama sconclusionata dove nel finale vorremmo vedere la scrofa gigante, madre di tutti i maiali, che caga letteralmente i figli soldato e si nutre di cadaveri umani ma invece ci tocca aspettare il sequel sperando che questo abbia incassato.

Cyst


Titolo: Cyst
Regia: Tyler Russell
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Siamo negli anni 60, tempo di sperimentazioni tecniche e soprattutto mediche. Un folle dottore ha inventato un assurdo macchinario per rimuovere le cisti. I finanziatori gli stanno col fiato sul collo pretendendo risultati, ma il marchingegno non funziona come dovrebbe. Una volta azionato infatti, il raggio dà vita a un'enorme cisti mutante.
 
Cyst fatta eccezione per una tavola calda, è ambientato tutto in un ambulatorio.
Un b movie che omaggia gli anni 60, i macchinari ignoranti di una volta, ma soprattutto gli effetti speciali artigianali. Questi sono alcuni degli ingredienti della formula adottata da Russell assieme a tanta ironia e scene trash per riuscire a dire la sua con questo piccolo indie autoriale fresco e tutto sommato in grado di regalare quel qualcosa in più legato al monster movie, ad una strana attinenza col body horror e regalando quello splatter divertente di cui abbiamo sempre bisogno.
Cyst senza mai prendersi troppo sul serio, in fondo di cose da dire nel suo piccolo ne ha molte, legate anche ad un bisogno da parte della scienza, in questo caso del dottore, di osare e sperimentare a costo di buttarla tutta in vacca.

lunedì 9 agosto 2021

Suicide Squad – Missione suicida


Titolo: Suicide Squad – Missione suicida
Regia: James Gunn
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una nuova squadra di supercriminali viene ingaggiata per recuperare le informazioni sul misterioso progetto Starfish, sull'isola Corto Maltese
 
Suicide Squad corolla al meglio la filmografia di un autore anarchico che ha saputo spiazzare i fan di genere con film piuttosto esagerati e anticonvenzionali. Gunn prende le redini di un progetto sfortunato con un primo film assolutamente da dimenticare cercando di ridare enfasi e gloria al marchio Dc che si trova nel de profundis rispetto alla rivale Marvel.
Parliamo di un autore a cui hanno fatto il filo tutti e che con Guardiani della Galassia si è portato a casa il film più bello di tutta la filmografia Marvel.
Ora Missione Suicida è interessante perlopiù per come tira fuori dal cappello i colpi di scena, per come alcuni protagonisti muoiono in maniera del tutto inaspettata. Cerca di essere sempre molto sboccato anche se alla lunga stanca con alcuni dialoghi che anzichè far ridere risultano solo imbecilli e ridicoli. Porta in primo piano dei loser interessanti (chi più, chi meno) cerca di mandare un messaggio politico sulla responsabilità delle scelte governative legati a progetti scientifici pericolosissimi (che creano per poi distruggere) e alla fine promuove il suo happy ending mettendo d'accordo tutti e facendo sopravvivere la donnola gigante. Twist improvvisi, splatter, continue iperbole che si superano, un terzo atto che profuma ancor più di b movie con momenti trash quasi a strizzare l'occhio alla scifi dei vecchi tempi. Alla fine assistiamo a Stella Marina "Godzilla" che distrugge tutti vs un esercito di topi cazzutissimi.

domenica 18 aprile 2021

Necro Files


Titolo: Necro Files
Regia: Matt Jaissle
Anno: 1997
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Uno spietato serial killer/necrofilo viene ucciso da un poliziotto schizoide, mentre eseguiva atti di cannibalismo sulla sua ultima vittima. Nove mesi dopo una setta di satanisti esegue un macabro rituale, nei pressi della tomba del maniaco omicida…
 
Necro Files nel suo cercare di non prendersi mai sul serio è una piacevole sorpresa girata con due lire. Trash, violento, sadico, necrofilo, torture, cannibal, slasher, splatter, sboccato, con scene di sesso e di droga senza farsi mancare sette sataniche piene di idioti che idolatrano divinità a caso.
Insomma Jaissle che non aveva niente da perdere, avrà visto i fasti della Troma, scopiazzato qualcosina da Buttgereit e Schnaas e così si è detto: facciamo un film erotico dove inserisco uno zombie con un fallo gigante e altre stramberie dove la palma d'oro la vince il bambolotto volante che con un verso agghiacciante insegue le sue vittime per ucciderle.
Si passa dal non sense generale a momenti di ilarità e risate sguaiate per un film bifolco e stupido talmente assurdo e brutto da diventare sublime ma che dalla sua vale molto di pù di centinaia di pellicole sugli zombie viste e riviste.
Qui il tasso di idiozia è ai livelli massimi, il livello di sciatteria è ai fasti così come la demenzialità che travolge tutto il resto facendo succedere cose senza un perchè che le giustifichi. Gente muore a caso e non si capisce bene l'obbiettivo o il percorso dello zombie.
Alcuni spoiler sulla trama: a cadere vittima della sua follia omicida -seguita a stupro- sono, nell'ordine: una coppia intenta a praticare sadomaso; un'altra alloggiata in tenda dove lei non la vuole dare al suo ragazzo che scappa via; una giovane ragazza che si diletta a sodomizzare (con enorme dildo) una bambola gonfiabile. E proprio la bambola attira l'attenzione del mostro, che se ne innamora. Peccato che dal cimitero, il corpicino del feto sacrificato, vendicativo e volante, si metta alla ricerca dello zombi, raggiungendolo per poi sgonfiare, con un morso ben assestato, la bambola. E porre così fine alla romantica love story.

giovedì 15 aprile 2021

Psycho Goreman


Titolo: Psycho Goreman
Regia: Steven Kostanski
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Mentre stanno giocando nel giardino di casa, Mimi e suo fratello Luke scoprono un sarcofago interrato e accidentalmente tolgono il sigillo che lo stava tenendo chiuso, liberando una terribile creatura aliena. I due ragazzini sono però fortunati, in quanto Mimi conserva la strana gemma, che le permette di tenere a bada il brutale e iracondo signore della guerra, il cui unico scopo è distruggere l’universo.
 
Psycho Goreman è il tipico film da festival, un concentrato di idee divertenti e un ritmo esagerato. Un film fortemente di genere in grado di mischiare ogni efferatezza in un cocktail micidiale e darlo da bere ad una coppia di fratellini solo all'apparenza innocenti.
Si spinge in ogni meridiano dell'universo, chiama in causa pianeti, anziani stellari, battaglie epiche di ogni forma e genere, creature mostruose, gemme e tutto quanto possa essere utile per creare un plot narrativo di forte impatto e renderlo più weird e trash possibile. In tutto questo pur non godendo di un budget micidiale, Goreman è la parodia perfetta in chiave sci-fi di un TOXIC AVENGER della Troma mischiato con alcuni omaggi della serie B degli anni '80 e '90 sotto lsd.
Il risultato è meglio di quanto si potesse immaginare abbandonando ovviamente ogni minimo ricorso alla normalità e sdoganando del tutto in nonsense un film inclassificabile, incasinato volutamente, libero di fare ciò che vuole e incredibilmente autoriale e non per ultima scelta formidabilmente in chiave barkeriana con quel suo gusto (già dimostrato con Void) di amare la carne e il sangue. Combattimenti, massacri splatter, brani musicali improvvisati da una band alternativa, trasformazioni in cose non meglio definite, in tutto questo il film riesce nel suo addirittura a creare un bel rapporto tra genitori e figli, contemporaneo quanto assurdo, ma in fondo con tanta verità sottesa.
L'artigianato poi della confezione e dei mostri nonchè delle scene di distruzione e tortura sono genuine e coloratissime, sboccate ma anche molto divertenti.
Un film che mi ha ricordato Turbo Kid sotto Md, un film fresco, pieno di ritmo, delizioso quanto un concentrato di sangue nero dell'universo.

Tonight she comes


Titolo: Tonight she comes
Regia: Matt Stuertz
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una ragazza scompare misteriosamente e il giorno dopo due sue amiche e un giovane postino incontrato per caso si ritrovano nella casa al lago di lei. Lì però cominciano a succedere cose molto inquietanti...
 
Stuertz è uno di quegli autori indie horror molto giovane che ci tiene a dare il suo contributo astruso per un horror atipico che strizza l'occhio al weird, alle tinte grottesche, a una buona parte di trash e personaggi folli che spariscono o muoiono da un momento all'altro con dei colpi di scena apparentemente funzionali. Una storia complessa nella sua banalità, un home invasion che diventa solo un pretesto per un rito satanico e l'aver dato vita ad una creatura in grado di assediare cultisti e personaggi all'interno di una misteriosa casa in mezzo al bosco dove un gruppo di ragazze non fanno che sballarsi e i postini si perdono in lande desolate addormentandosi dove non dovrebbero.
Ha una struttura e un ritmo inusuale il secondo lungometraggio di Stuertz (regista, sceneggiatore, produttore e autore degli effetti speciali), schizzoide, autore in parte confuso, non sempre lineare ma con tanti guizzi e scelte interessanti che sembrano far slittare il film verso territori inesplorati deragliando continuamente.

martedì 17 novembre 2020

Monster Man


Titolo: Monster Man
Regia: Michael Davis
Anno: 2003
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Due amici, non troppo "svegli" stanno percorrendo con la loro macchina le polverose strade del sud degli Stati Uniti quando si accorgono di essere inseguiti da un "monster truck", una di quelle enormi jeep. Gli imprevisti durante la fuga saranno diversi e alla fine scopriranno che alla guida della jeep non ci stava un vero e proprio essere umano..

Trash-splatter divertente e azzeccato che mischia le carte d’alcuni generi riuscendo a risultare a tratti davvero esilarante. Riesce a fare paura e a far ridere, rimanendo un affresco di citazioni (su tutte il più saccheggiato è NON APRITE QUELLA PORTA a cui questo film si riallaccia per quanto concerne le location e le tematiche sulle fobie odierne che possono arrivare da lande desolate non troppo distanti da casa).
A differenza però del capolavoro di Hooper questo cerca d’essere meno evasivo e rimane comunque dentro alcuni dialoghi serrati che per la prima mezz’ora appiattiscono il film rendendolo solo piacevole per alcuni volgarissimi dialoghi e l’interpretazione gigionesca del sosia di Jack Black.
Un film che correla più di un elemento con alcune pellicole della Troma.
Il regista è Michael Davis autore d’alcune commediole per teen-ager e del sopravvalutato Shoot’em’up

Bottom Feeder


Titolo: Bottom Feeder
Regia: Randy Daudlin
Anno: 2006
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Un milionario mafioso coperto da gravi ustioni assolda uno scienziato, Nathaniel Leech, creatore di un siero capace di rigenerare i tessuti umani. Non fidandosi pienamente, il riccone ordina ai suoi uomini di ridurre in fin di vita Nathaniel, sfruttarlo come cavia della sua stessa creazione e rinchiuderlo per 24 ore in alcuni cunicoli sotterranei. A causa di un errore di procedura durante la forzata somministrazione del farmaco, lo scienziato muterà il proprio codice genetico divorando topi...

E'davvero difficile pensare a qualche horror così insulso come BOTTOM FEEDER.
Il particolare che non rammento è di come sia arrivato a visionare tale abominio.
Un topo enorme, fatto con la gomma e presunto tale, deambula per un bunker sotterraneo uccidendo e mangiando tutto quello che trova, prima i topi, poi i cani e infine degli stronzi.
Senza un minimo senso, agenti governativi e spazzini si trovano insieme contro questo scienziato trasformato in orrida creatura, in un manipolo di luoghi comuni imbarazzante e deplorevole.
Peggio ancora del costume è la sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti, i dialoghi sono sciatti e anticipati da vaccate americane, da eroi improvvisati e nessuno riesce mai a centrare la creatura anche quando se la trova di fronte in un corridoio.
Mettiamoci pure un doppiaggio penoso, una regia televisiva bassissima e uno scantinato usato come unica location mostrato in loop.
Bottom Feeder è una trashata che strizza un occhio di merda agli anni '80.
Disgustosamente atroce e senza nessunissimo senso.
Solo per coloro che vogliono ridere e farsi del male. A confronto CREATURA DEL CIMITERO sembra un film d'autore.

Fire serpent


Titolo: Fire serpent
Regia: John Terlesky
Anno: 2007
Paese: Canada
Giudizio: 1/5

Una imponente palla di fuoco proveniente dal sole si schianta contro la terra dando origine ad un indistruttibile demone. Mentre le fiamme divampano senza controllo, una creatura infernale prende possesso dei corpi umani che incontra. Un mostruoso serpente di fuoco è pronto a devastare la terra!

Titolo suggestivo per un film quanto mai banale prodotto e destinato al mercato home video con in testa l'attore imbranato di Buffy.
Un alieno o entità che ha solo apparenti forme di serpente attacca seguendo scie di segnali elettrici e dando vita ad un automa con occhi rossi sgargianti che spara direttamente fiammate dagli occhi.
Se pensate che tutto ciò non basti potete ascoltare il monologo del tipo della birreria che spiega l'origine dell'entità facendo riferimento al vecchio testamento con il fuoco divino e altre menate che non vi starò a spoilerare. A parte i particolari agghiaccianti si parla di pessimi effetti speciali, sceneggiatura abbozzata e una recitazione da telefilm di serie b.
Un film da evitare che non riesce neanche a portare a casa qualche buona scena.