Titolo: Senza nessuna pietà
Regia: Michele Alhaique
Anno: 2014
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Mimmo, un manovale agli occhi di tutti
rispettato ed esemplare, si occupa in realtà di riscuotere crediti
con metodi poco ortodossi per conto dello zio che lo ha allevato come
un figlio. Deciso a riscattarsi da una vita che non lo appaga più
dopo l'incontro con la giovanissima escort Tania, Mimmo si ritroverà
ad un bivio, dovendo scegliere tra lo stare con la sua famiglia e il
mettervisi contro.
Un noir intenso, poco originale e con
una parabola prevedibile ma incisiva.
Favino forse in uno dei ruoli più
interessanti e meno importanti gonfiato a 100kg.
Alhaique è un attore molto giovane che
prova un'opera prima interessante, non certo priva di difetti, ma che
restituisce e rinnova la linfa di un genere italiano ormai in disuso,
il noir.
E coglie anche se giocando su
stereotipi funzionali e abusati nel nostro paese (mafia, criminalità,
redenzione) un impianto comunque funzionale e con alcune scene
davvero emotivamente molto intense. Praticamente sceglie un cast
perfetto fatta accezione per Ninetto Davoli che trovo sempre
fastidioso se non in qualche perla firmata dal suo mentore Pasolini.
Giocano a favore invece un
sottovalutato Gioè che qui può osare di più e forse non aspettava
altro, e un Giannini in perfetta forma.
I limiti del film come prima dicevo
potrebbero essere legati alla programmazione per tappe troppo
prevedibile, al sacrificio finale, alla storia d'amore, alla
redenzione del protagonista.
In fondo per essere un film di genere
non aggiunge molto anzi forse nulla.
Però dal punto di vista degli intenti
che ci sono dietro, nel lavoro degli attori e nel sentimento, ne
emerge un'opera che sicuramente va lodata e presa in considerazione
come un prodotto di prima fattura fatto e finito nei suoi limiti.
Con una cupa fotografia digitale, e
un'attenzione agli squarci della periferia romana in costruzione, la
quasi totale assenza di una colonna sonora, il film mostra anche,
particolarità che sembra sempre più post-moderna, il ruolo delle
"escort" che in Italia fanno sempre più parlare e dei loro
corpi-merce.