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venerdì 4 luglio 2025

Anora


Titolo: Anora
Regia: Sean Baker
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d'accordo, e mandano una piccola "squadra di intervento" a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese , che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all'interno dell'esagerazione comica.

Anora è un piccolo gioiellino di un regista che andrò a recuperare. Un regista, sceneggiatore, produttore, fotografo, montatore e che spesso si occupa lui stesso di fare il casting.
Un autore a tutto tondo che qui riesce a regalare una commedia vivace, fresca, originale, brillante piena di humor, di dramma e di pathos con dei personaggi scritti e caratterizzati benissimo e una notevole grazia nel portare avanti una trama niente affatto scontata con dei bei colpi di scena.
Tutta la fiaba iniziale con la nascita di questa storia d'amore capitalizzata si domanda ben presto cosa accade quando il proprio lavoro si confonde con la propria vita privata, quando la condizione sociale definisce chi si è come in questo caso Vanya che appena viene scoperto torna ad essere l'ingenuo adolescente che non sembra volersi prendere le proprie responsabilità. Quando Toros comincia a smontare tutte le sue certezze si raggiunge il massimo della critica e allo stesso tempo del divertimento contando cosa sta succedendo nella casa di Vanya e della testardaggine di Ani.

Leviathan (1989)


Titolo: Leviathan (1989)
Regia: George Pan Cosmatos
Anno: 1989
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Sei uomini e due donne lavorano tranquilli sul fondo dell'oceano, sono alle dipendenze di una multinazionale ed estraggono minerali a bordo di un sofisticato sottomarino. Durante il lavoro si imbattono nel relitto di una nave russa e immediatamente si verificano inspiegabili e terribili mutazioni. Il segreto è in una bottiglia di vodka: in essa sono state immesse sostanze tossiche.
 
Quasi sempre rimangono in due a salvarsi in questa sotto categoria di film ovvero quelli che parlano di abissi marini e di creature. Uno dei miei generi preferiti che in quegli anni ne ha visti diversi venire a galla come ABYSS, CREATURA DEGLI ABISSI tutti e tre usciti lo stesso anno e con risultati completamente diversi nonostante andassero a scandagliare solo in parte temi comuni come quello degli esperimenti segreti negli abissi o anche qui debitori alla COSA di Carpenter del '82 di come i russi avessero già scoperto un segreto mortale e volevano seppellirlo quando invece gli americani sembrano volerlo riportare in vita a tutti i costi. Se la storia non è molto originale, c' è però da dire che Cosmatos riesce sempre a mantenere un ritmo alto alla vicenda e si avvantaggia dei buoni effetti speciali artigianali di Stan Winston che, seppure non possono avere il realismo della miglior computer grafica attuale, hanno il pregio di una rustica efficacia

Freaky Tales


Titolo: Freaky Tales
Regia: Anna Boden, Ryan Fleck
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Quattro diverse storie intime e personale, collegate tra loro e ambientate nel 1987 a Oakland, in California, sullo sfondo di eventi realmente accaduti.
 
Freaky Tales è una commedia horror-thriller antologica, un film al neon con tante scelte perlopiù estetiche, un cast stellare e tanti elementi soprattutto legati ai costumi al trucco e parrucco e alla scenografia che rendono questo esperimento un mancato gioiellino. Che dire gli elementi c'erano tutti, a tratti il film soddisfa pienamente le esigenze dello spettatore. Sebbene sia ricco di atmosfera, la sua struttura antologica si rivela irregolare, rendendo difficile rimanere coinvolti in ogni segmento. Il fil rouge che dovrebbe unire tutte le storie a volte sembra più un pretesto e i collegamenti sono forzati e lasciati a quella componente legata all'inquietante luce smeraldo.
Sembra che alla scrittura si siano accaniti cercando di evidenziare alcune tematiche che seppur interessanti rendono il film tossico come la contro partita di minoranze ( di cui si salva quello spezzone molto bello in cui una delle due sister prima della battle rap ha paura che possano succederle le peggio cose), l'empowerment female-black, underdogging, lgbt tutto però mischiato senza il giusto guizzo narrativo e il politicamente scorretto e anche la strage finale del ninja black panther per quanto visivamente interessante lascia molto a desiderare


Daredevil-Born Again-Season 1


Titolo: Daredevil-Born Again-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 9
Giudizio: 3/5

L'avvocato cieco Matt Murdock lotta per la giustizia mentre l'ex boss della malavita Wilson Fisk porta avanti la sua campagna come sindaco di New York City, portando allo scontro delle loro identità passate.
 
Daredevil tra le tante serie Marvel è stata tra le meno peggio regalando verosimiglianza alla storia di un super eroe molto umano e cieco passato quasi sempre in sordina e che di certo non se l'era vista bene con la saga dei DEFENDERS. Ho paura visto l'ultimo episodio che alcuni di questi potranno tornare per una battaglia tra questi anti eroi sotto certi aspetti e tutti i punitori di Fisk lasciati come guardiani di New York i quali sono riusciti a mettere a tappeto anche Frank, Punisher, Castle...a tal proposio guardate gli ester egg dopo l'ultimo episodio perchè c'è un bel colpo di scena
Born Again soprattutto all'inizio è meno action, mescola bene le carte per una spy story politica e di ambizione dove la scalata al vertice sembra l'unico modo per ottenere potere e permettere a Fisk grande co protagonista di mostrare quali sono i suoi veri intenti e obbiettivi.
L'originalità se così possiamo chiamarla, risiede nella sua capacità di fondere questioni personali lotte interne come la morte nel primo episodio di Foggy e battaglie epiche, addentrandosi al contempo negli arcani politici di New York. Il pubblico apprezzerà anche le interpretazioni sfumate di Charlie Cox e soprattutto quella di Vincent D'Onofrio, che incarnano perfettamente il duello tra giustizia e corruzione. Il titolo Born Again poi è un riferimento diretto all'arco narrativo del fumetto cult di Frank Miller, spesso acclamato come uno dei migliori della storia di Daredevil. Anche se la serie non vuole essere un vero e proprio adattamento, i fan possono aspettarsi cenni a questa leggendaria storyline.
Fin dai primi minuti, la serie ci lancia nell'azione con un inizio incisivo. Tuttavia, questa intensità fatica a essere mantenuta per tutto il primo episodio. Tuttavia, il primo episodio svolge il suo ruolo di incipit, immergendo gli spettatori nell'universo di Daredevil e gettando solide basi per i nuovi arrivati.
Dobbiamo aspettare la fine del secondo episodio per vedere una vera e propria inversione di tendenza rispetto ai primi scontri, che promettono di essere il perno centrale della stagione e di riaccendere l'interesse degli spettatori. Potere, manipolazione e corruzione sono al centro della trama. Matt Murdock combatte per difendere l'impossibile in tribunale, opponendosi al Kingpin, che è stato incastrato dalla polizia e accusato di omicidio colposo di un poliziotto sotto copertura quando stava semplicemente cercando di proteggere una persona che era stata aggredita dal poliziotto.


giovedì 26 giugno 2025

Reacher-Season 3


Titolo: Reacher-Season 3
Regia: Sam Hill
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

In una città universitaria del Maine, Reacher aiuta un ragazzo che stava per essere rapito sparando al rapitore. Nella concitazione degli eventi, Reacher spara accidentalmente a un poliziotto: si scatena un inseguimento. Il ragazzo, che si chiama Richard Beck, rivela a Reacher di essere già stato rapito in passato e che suo padre aveva pagato il riscatto solo quando i rapitori gli avevano amputato un orecchio. Richard, ancora scosso, prega Reacher di accompagnarlo a casa da suo padre, Zachary Beck. Zachary ringrazia Reacher per aver salvato il figlio ma è sospettoso nei suoi confronti. Dopo aver fatto delle indagini su di lui, Zachary offre a Reacher un lavoro ma solo se dimostra di obbedire agli ordini e di avere sangue freddo giocando alla roulette russa. Reacher accetta e viene assunto nella sicurezza. Un flashback mostra che Reacher in realtà lavora sotto copertura per Susan Duffy, una agente della DEA che lo ha reclutato per trovare una sua agente sotto copertura scomparsa, Teresa Daniels: il tentato rapimento è stata un messinscena organizzata con Susan e i suoi colleghi Villanueva ed Eliot. Durante la prima notte in casa Beck, Reacher riesce a scoprire un nascondiglio sotterraneo, ora vuoto, dove trova traccia del passaggio di Teresa.
 
Reacher potrebbe non finire mai. Devo ammettere che pur non aumentando mai la posta in gioco riesce ad essere un thriller giallo action militare abbastanza interessante con indagini, complotti, nemici agguerriti, complici e tradimenti il tutto mescolato perlomeno con una mano dietro che sembra saper fare il suo lavoro Scott Sullivan.
Ancora una volta passato e presente del protagonista si incontrano per una storia che fa luce sui demoni interiori, mentre risulta decisivo per la risoluzione il rapporto tra genitori e figli. L'obiettivo rimane quello di sventare quante più associazioni illegali e cospirazioni possibili, soprattutto risalendo sempre più in alto nella catena di comando criminale. Le coreografie delle sequenze action rimangono il piatto forte del serial, a partire dalla scena iniziale al cardiopalma per poi proseguire con alcune trovate che mantengono gli spettatori sul filo del rasoio per il destino dei personaggi, o nei confronti di Jack di essere scoperto. Rispetto al secondo ciclo che riproponeva la vecchia squadra nell'esercito del nostro eroe mostrandone un aspetto maggiormente umano, e una storia più corale, qui torniamo all'idea della solitudine in cui vive il personaggio titolare per scelta propria (con tanto di strizzata d'occhio al mitico spazzolino che si porta sempre dietro come unico bene prezioso). Questo permette allo show di proporre nuovi personaggi e una nuova missione.

Thunderbolts


Titolo: Thunderbolts
Regia: Jake Schreier
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Yelena Belova, addestrata nel brutale programma della Stanza Rossa per diventare una Vedova, vive ormai in uno stato di profonda apatia. Continua a svolgere i lavori per cui è stata preparata - operazioni clandestine per conto di Valentina Allegra de Fontaine - ma senza vera convinzione. Dopo una visita al suo padre putativo, Alexei Shostakov (alias Red Guardian), decide di portare a termine un'ultima missione prima di dedicarsi a un incarico più tranquillo. Tuttavia, in questa operazione finisce in trappola, insieme ad altri agenti: Ghost, Taskmaster e John Walker. Mentre si scontrano tra loro, i quattro si rendono conto di non essere soli. Nel complesso in cui sono stati inviati si trova anche Bob, un uomo affetto da amnesia che sembra incapace di ricordare il motivo per cui è lì o come uscirne. A prima vista non appare come un pericoloso agente, ma quando tocca gli altri, questi rivivono le visioni dei momenti più traumatici delle loro vite.
 
Thunderbolts continua la sfortunata serie di film Marvel che almeno ci provano ma senza riuscirci. E questi dovrebbero essere i nuovi Avengers? Anti eroi che diventano paladini sottomettendo l'avversario visto che The Void è imbattibile. Ma la parte più bassa del film è proprio al di là di scegliere un antagonista che è il Superman della Marvel è stato quello di scomodare la psicologia andando a cercare di liberare Bob dai suoi demoni entrando nelle stanze dei suoi ricordi. Alcune scene sono del tutto pacchiane come i nostri che cercano di fuggire da pentole, cavi, posate e muri che vogliono fermare la loro corsa per liberare sempre Bob.
L'unica scena davvero decente è quando i nostri provano a sfidare corpo a corpo Sentry

mercoledì 25 giugno 2025

Misteri dal profondo


Titolo: Misteri dal profondo
Regia: Scott Derrickson
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Levi e Drasa sono due agenti altamente addestrati a cui è affidato il compito di sorvegliare da due torrioni opposti una gola funestata da nemici invisibili e sconosciuti, ma letali. Una missione da portare a termine ad ogni costo, tra scoperte aberranti, mostruose e politicamente compromettenti. Nel frattempo i due infrangeranno la regola del divieto assoluto di qualsivoglia contatto e finiranno per conoscersi e persino innamorarsi.
 
Misteri dal profondo aveva davvero un enorme potenziale. E fin quando non ci fa scoprire questi misteri volutamente sepolti il film per assurdo mostra una storia d'amore atipica e divertente divisa tra due muraglie che porta i nostri due a improvvisare momenti divertenti ed esilaranti. Poi quando le nostre creature cominciano a salire il muro e i nostri ci finiscono dentro sembra tutto così artificiale e rarefatto, dove la cg si impossessa delle creature e dove diverse scelte appaiono quantomeno discutibili come anche questa sorta di mistero complottista per nascondere i risultati di alcuni esperimenti andati a male del governo. Derrickson sa restituire solo in parte sullo schermo, tra esplosioni clamorose e battaglioni mutanti, piante rampicanti soffocanti e voli pindarici nella gola, un film fantasy, horror e d'azione che però appena si spinge oltre mostra le stesse lacune del regista che trova la sua piena coerenza quando gira film d'interni come alcuni horror davvero interessanti EXORCISM OF EMILY ROSE, SINISTER e BLACK PHONE

Accountant 2


Titolo: Accountant 2
Regia: Gavin O'Connor
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Sono passati nove anni da quando il Dipartimento del Tesoro ha smantellato, con l'aiuto del Contabile, la Living Robotics. Raymond King, l'ex-direttore dell'ufficio per la lotta ai crimini finanziari, ha lasciato il suo posto alla prescelta Marybeth Medina, ora l'unica a ricevere informazioni sul mondo criminale da parte di Christian Wolff, alias il Contabile. King, che ha aperto un'agenzia di investigazioni private, si ritrova però invischiato in un caso più grande di lui, caso per il quale viene ucciso. Tocca a Medina scoprire cosa è davvero successo, ma ancora una volta avrà bisogno dell'aiuto del Contabile.
 
Quanto può incidere in un film la presenza di un attore? Chiedetelo a Jon Bernthal.
La sua performance è stata da sempre sopra le righe, la sua postura, il suo fisic du role e in questo caso la complicità con un Ben Affleck in un ruolo molto più compatto e da contabile.
Il film è un concentrato d'azione, spaccone, tamarro per molti versi, dove i nostri alla fine decidono di fare di testa loro sbaragliando un clan che si occupa di traffici di bambini.
C'è un rapporto malsano tra due fratelli che apparentemente sembrerebbero non sopportarsi ma al primo accenno di difficoltà ognuno sacrificherebbe se stesso per l'altro. C'è una difficile dinamica di rapporti con i superiori, due outsider che sembrano seguire un loro codice d'onore ben preciso e che li porterà a mettersi in gioco e sfidare un cartello e tutti quelli che sono dietro

Control Freak


Titolo: Control Freak
Regia: Shal Ngo
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Val, è una speaker motivazionale, una life coach, convincente e credibile. Successo e follower compresi. Peccato che parallelamente la sua vita privata sia una spirale di dubbi, ossessioni e insicurezze. Dal dubbio se avere o no un figlio (inganna il marito) alle nebulose info sulla sua nascita e le sue origini. Ma soprattutto Val è tormentata da un prurito sulla nuca che non le da tregua, che implacabile la mina dal di dentro fino a renderla compulsiva nel grattarsi.
 
Control Freak si inserisce senza ombra di dubbio nel filone del body horror anche se in maniera meno diretta come alcuni esempi di successo visti precedentemente. Lo fa scegliendo una formula ormai ampiamente adottata ma che riesce sempre nonostante tutto ad avere quei sussulti per mietere le giuste domande e cominciare a destrutturare la sanità mentale della sua protagonista.
Il film è un horror/thriller psicologico che vuole essere una riflessione sulle malattie mentali e sul superamento dei traumi ammesso che si riesca o non si riesca come in questo caso. Nonostante le suggestioni orientali affrontate siano chiaramente d'impronta soprannaturale, il film gioca sul dubbio che si tratti tutto di un condizionamento psichico della protagonista, fino a un finale a cavallo tra onirismo e splatter. E' però migliore nella teoria che nella pratica, soffrendo di una certa prolissità e di varie idee già viste.

A working man


Titolo: A working man
Regia: David Ayer
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Levon Cade, vedove e padre di una ragazzina, lavora come operaio edile e nasconde la sua identità di ex Royal Marine e agente speciale antiterrorismo. Almeno finché non viene rapita Jenny, la figlia del suo capo, da malviventi affiliati alla mafia russa. Levon decide di rimettersi in azione e comincia a collezionare cadaveri sul suo cammino, pur di tenere fede alla promessa fatta: riportare Jenny sana e salva tra le braccia dei suoi cari.
 
Ayer era partito pure bene prima di finire dentro le spirali di un certo tipo di azione reazionario e fracassone. HARSCH TIMES, END OF WATCH, FURY, lasciavano ben sperare ma poi sono arrivate puntualmente le vaccate dove nell'ultima fase sembra esserci un sodalizio con Jason.
Ora il film non so chi l'abbia scritto e non voglio nemmeno andarlo a vedere. Ma è scritto male, come di qualcuno che parte con il solito leitmotiv che spinge un vecchio soldato a fare un patto per liberare la figlia rapita dei suoi datori di lavoro (il che ha già qualcosa di incomprensibile dal momento che questi sono messicani e quindi tutto vuole essere politically correct) e allora lui parte alla ricerca. Il problema comincia con il secondo atto dove Jason si fa prendere la mano e comincia un'indagine parallela per scovare chi sta sopra tutta la questione dei rapimenti e si và da banchieri corrotti, mafia russa, delinquenti di ogni sorta, ex militari. Jason comincia delle trattative losche che non portano neanche a segno e la povera messicana (fortissima nel corpo a corpo e cazzuta nonchè in grado di staccare un pezzo di faccia a morsi) sarà costretta niente di meno che a liberarsi da sola.
Alcune scene sono così trash e deliranti da meritare una menzione speciale come i due killer mandati a stanare Jason e la scena in cui va a riprendersi la figlia dal cognato in una villa con le musiche di Danny Elfman e una scena che sembra rubata da un film di Tim Burton

G20


Titolo: G20
Regia: Patricia Riggen
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il film segue la storia del Presidente degli Stati Uniti Danielle Sutton, che diventa l'obiettivo numero uno dopo che il vertice del G20 finisce sotto assedio. Sfuggita alla cattura da parte dei suoi aggressori, Sutton dovrà superare in astuzia il nemico per proteggere la sua famiglia, difendere il suo Paese e salvaguardare gli altri leader mondiali.

Non ci è riuscita Kamala Harris nella realtà e così tocca a Viola Davis nella finzione essere la prima donna nera a diventare Presidente degli Stati Uniti d'America. Anche se in questo caso il suo personaggio di "democratico" ha ben poco, incarnando invece una figura che probabilmente sarà molto più apprezzata dagli elettori del rivale Donald Trump e di altri repubblicani che si sono seduti in passato nello Studio Ovale. Il film uscito su Prime è un prodotto purtroppo pacchiano e fuori tempo massimo con i soliti clichè e luoghi comuni dove non si riesce nemmeno a far funzionare Anthony Starr come villain ed è tutto detto. Due ore all'insegna di un intrattenimento fine a se stesso, anche troppo. Lei è eccessivamente fastidiosa ma il nucleo familiare con la figlia nerd e il marito tutto baci e abbracci sembra una farsa uscita da un volumetto harmony e travestito da film d'azione con i buoni sentimenti e mai una vera prova di coraggio o di critica al governo.

Mr. Morfina


Titolo: Mr. Morfina
Regia: Dan Berk, Robert Olsen
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nate è un uomo comune, ha un lavoro in banca, ma convive con una patologia genetica unica: non sente dolore per via di una sindrome congenita realmente esistente. Quando la ragazza dei suoi sogni viene rapita, questa peculiarità diventa la sua arma più potente tanto da trasformarlo in un supereroe che farà di tutto per salvarla.
 
Un film insulso. Comincio a detestare Jack Quaid fatta eccezione per la serie BOYS in cui per fortuna ha un ruolo importante ma non decisivo. Ora dalla trama il film sembrava quella commedia atipica votata a tanti sotto ingredienti e componenti come l'azione, la tortura, l'ironia, una storia d'amore e la rivelazione di un segreto di fatto abbastanza originale.
Invece anche qui per problemi di scrittura e alcuni attori decisamente troppo caricaturali, il film dal secondo atto in avanti diventa mortalmente noioso, senza senso con un finale lasciato di mano per delle scelte contestabili. L'idea della sindrome congenita su una faccia da schiaffi come quella di Quaid avrebbe potuto funzionare se non fosse che proprio la parte legata alla black comedy e all'action rovina quando di modesto era stato narrato all'inizio della vicenda

Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è


Titolo: Peter Pan - Incubo nell'isola che non c'è
Regia: Scott Chambers
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

l nuovo film del Poohniverse segue Wendy Darling nel tentativo di salvare suo fratello Michael dalle grinfie del malvagio Peter Pan, che intende spedirlo sull'Isola che non c'è. Lungo la strada incontra una contorta Campanellino, che è dipendente da quella che lei crede essere polvere di fata
 
Questo multi universo dell'horror, Twisted Childhood Universe o Poohniverse, con i protagonisti delle fiabe e di un certo fantasy ha un serio problema chiamato budget e scrittura. Peter Pan che rapisce i bambini tenendoli chiusi in una casa tossica dove prova a fargli credere di essere sull'isola che non c'è può avere un senso ma bisogna gestire l'idea in una maniera congrua e non un accozzaglia di elementi che non stanno in piedi.
Peter Pan è semplicemente un drogato assassino senza alcun reale collegamento con la storia di J.M. Barrie per non parlare di Trilly/Timmy a cui deve portare le dosi in casa prima che questa si redimi verso il finale e a cui lui strappa le braccia. E' un film che non posso nemmeno definire trash ma che parla di droga e rapimenti tutto fatto molto male e senza mai riuscire a regalare una scena degna di nota come almeno provava a fare WINNIE THE POOH-BLOOD AND HONEY e WINNIE THE POOH TUTTO SANGUE E NIENTE MIELE. Questo Poohniverse è partito veramente male e ho paura che possa fare ancora di peggio diventando sotto certi aspetti una costola della Asylum.

Slayers (2022)


Titolo: Slayers (2022)
Regia: K. Asher Levin
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un gruppo di celeberrimi influencer accetta con entusiasmo un'invito per mettersi in mostra nel lussuoso palazzo di un misterioso miliardario. In realtà finiscono intrappolati nel covo di un vampiro armato di pessime intenzioni e la loro unica speranza di salvezza è di affidarsi alle dubbie capacità di un famoso professionista dei videogiochi e di un vecchio cacciatore di vampiri.
 
Slayers è proprio brutto. Ed è un peccato perchè la scelta di renderlo post moderno aggiungendo la parabola dei social e degli influencer era di per se un'idea originale e notevole se gestita e scritta a dovere. Invece il problema grosso del film è quello di non riuscire mai a mordere la componente horror, di infilare dialoghi ironici che non fanno mai ridere ma che tendono solo a irritare e poi si perde dietro sotto trame e poi è strutturato come un video game con tanto di voce off che narra, punteggi (Human vs vampires) in sovraschermo e una grafica da The Games Machine.
Slayers in fondo racconta di un ipotetico Nuovo Ordine Mondiale formato da vampiri millenari che vogliono controllare (e trasformare in cibo) la popolazione attraverso un vaccino. Ma c’è Tom Jane armato fino ai denti che sa tutto e avvisa la qualunque, però viene preso per pazzo anche se ha ragione da vendere. E poi ci sono i social media scelti dai vampiri per diffondere le loro bugie, anche se poi è una influencer (una gamer di Twitch, per l’esattezza, scelta strana visto l’andazzo) ad avere il compito di smascherare i cattivi e far conoscere al popolo il vero volto del complotto. Insomma, capirete che K. Asher Levin non ci va per il sottile e affolla il suo film di uno spirito no-vax e complottista francamente imbarazzante.

domenica 20 aprile 2025

Smile 2


Titolo: Smile 2
Regia: Parker Finn
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dopo i fatti avvenuti nel primo capitolo di Smile, Kyle ha subito il contagio del demone ed è obbligato a esporre qualcun altro a un trauma violento - omicidio o suicidio - affinché lo spirito si trasferisca in un nuovo vascello. La catena si propaga fino ad arrivare a Skye Riley, popstar di fama mondiale, che assiste al suicidio dell'amico e spacciatore Lewis Fregoli: Skye, ignara del contagio, inizia ad avere allucinazioni traumatiche, che crede di ricollegare al suo passato turbolento di depressione e tossicodipendenza. Mentre la sua situazione personale la porta a imbarazzanti incidenti in eventi pubblici, un infermiere, Morris, la contatta per spiegarle a cosa sta andando incontro e proporle una via di fuga.
 
Smile mi aveva colpito molto. Dare un bel voto ad un horror americano commerciale non è facile. Ed è ancora più difficile ridare lo stesso voto al sequel dello stesso film che sfrutta la medesima idea ma avvalorandola di preziosi elementi e contributi narrativi. E' strano trovare i motivi per cui questa saga sta ottendendo un così meritato successo. Perchè si parla di maledizioni, della catena di Sant Antonio per dirla alla carlona, di demoni, di disagi e di morti iper violente. Come se Final Destination avesse trovato degli elementi per risultare più originale e meno scontato come quasi tutti i suoi sequel hanno fatto finora. Qui per ora siamo a due e secondo me sarebbe già ora di concludere per evitare di esporsi troppo e di creare un obrobrio che non aiuterebbe la fama di questo piccolo miracolo. E' una storia questa che seppur non suggestiva funziona perfettamente.
Il cast pure, il ritmo è indiavolato, le morti ancora più violente e impattanti, il finale seppur furbetto sembra prendersi il palco e divorare e fagocitare protagonista e spettatore.
Operazione per certi versi affine a quella di diversi film usciti negli ultimi anni anche qui l'horror serve da sismografo delle fragilità. E lo fa usando il palcoscenico, il retro-mondo dello spettacolo, come spazio di rivelazione di malesseri che divorano, rovescio di sorrisi finti e lustrini, altrettanto feroci e mostruosi.

Last Straw


Titolo: Last Straw
Regia: Alan Scott Neal
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una giovane donna è costretta a trasformarsi in guerriera per poter sopravvivere ad una notte di terrore.
 
Nancy è la figlia del proprietario del diner in cui lavora. Aperto 24h Nancy di solito non lavora di notte, lascia il compito ad alcuni suoi colleghi con cui non sembra andare d'accordo in particolare se non facendosi qualche storia ogni tanto per poi vergognarsi. E'una raccomandata e quindi decide di far licenziare chiunque le stia sul culo. Da quel momento si vedrà asserragliata da un gruppo di ragazzi mascherati che le daranno filo da torcere. Tutto ambientato in un diner, Last Straw è uno slasher home invasion imperniato in un locale con un ritmo forsennato, delle ottime musiche e per il resto tanto di già visto ma con un suo perchè che lascia soddisfatti. C'è però la riflessione finale che per quanto scontata e telefonata sembra diventare un revenge movie al contrario dove il ragazzo povero e problematico licenziato per un capriccio da Nancy si vendica di fatto nel peggiore dei modi contro una borghese che in fondo si da delle arie e non comprende in quali guai possa aver messo una persona. Nancy dalla sua è il classico lupo travestito da pecora, diventa vittima e carnefice allo stesso tempo con un metro di giustizia misto a consapevolezza che desterà non pochi dubbi nello spettatore.


Thicket


Titolo: Thicket
Regia: Elliot Lester
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Ambientato nel Texas orientale agli inizi del ventesimo secolo, questo cupo thriller segue la storia di Jack, un giovane che cerca di salvare la sorella rapita da un violento assassino e dalla sua banda. Jack chiede l'aiuto di un astuto cacciatore di taglie di nome Shorty e di un alcolizzato scavatore di tombe figlio di un ex schiavo e di un'intelligente prostituta. I tre rintracciano la ragazza nella mortale terra di nessuno conosciuta come The Big Thicket - un luogo dove regna il sangue e il caos.

Capita di rado che Lansdale venga trasposto al cinema. Ed è un pecato perchè ha scritto così tante cose originali e diverse da poter far contento tutto il cinema di genere e oltre. La foresta da cui è adattato questo film è un revenge movie, un western sanguinolento con tanti elementi al suo interno che devo dire vengono giostrati abbastanza bene grazie in primis all'azzeccata scelta di casting dove tra tutti i volti noti vorrei spezzare una lancia a favore della villain di tutto una Juliette Lewis devastata dalla violenza, dai soprusi, una cattiva che lo è diventata dopo che semplicemente le hanno tolto tutto. C'è tanto dolore, devastazione, un viaggio dell'eroe, una carovana di anti eroi che si muovono per farsi vendetta ognuno con un obbiettivo e un senso della giustizia differente.
Il ragazzo semplice che vuole ritrovare la sorella, il nano strozzino, il gigante buono di colore, la prostituta e così via trovando criminali agguerriti, saloon ormai ripieni di semi cadaveri costipati dall'alcool e il gioco d'azzardo, una natura selvaggia che non perdona e una resa dei conti finale che per chi non avesse letto il romanzo è tutt'altro che scontata

Star Wars-Skeleton Crew-Season 1


Titolo: Star Wars-Skeleton Crew-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Sul pianeta At Attin, l'Impero di Palpatine e Darth Vader, caduto da soli cinque anni, non aveva mai messo le mani e la vita scorre pacifica fino alla noia, governata da una rigida burocrazia controllata dai droidi. Wim è un ragazzo che sogna di vivere le avventure degli Jedi di cui legge incessantemente un libro illustrato digitale; Neel è il suo migliore amico, è un alieno con le caratteristiche di un elefante antropomorfo e cerca di aiutare Wim con la scuola; Fern è la figlia ribelle della sottosegretaria di At Attin, che alla scuola preferisce le corse in moto antigravitazionali; KB è la sua migliore amica, dotata di alcuni potenziamenti cibernetici in seguito a un incidente. Queste due coppie di ragazzini si ritrovano loro malgrado insieme in un'incredibile avventura, quando trovano un'astronave sepolta nei boschi fuori città e per errore la attivano, risvegliando anche il droide SM-33. Presto il loro destino si incrocia con quello di Jod Na Nawood, un misterioso individuo che conosce bene il mondo dei pirati e che ha alcune capacità Jedi.
 
Ormai è un dato di fatto quello di emulare in qualsiasi forma e genere i fasti di STRANGER THINGS. Lo hanno fatto in molti, ci sono riusciti in pochi. E qui chi se non Disney, Lucas Film e tutto il franchise e il multiverso della saga poteva esimersi dal cimentarsi. E lo fa strizzando gli occhi ai grandi classici come i Goonies, Explorer, Ritorno a Oz (Sm-33 è la parodia del personaggio di Tik Tok) e altri ancora. Ha il sapore nostalgico pur essendo un sequel dei fatti che abbiamo conosciuto nelle saghe precedenti. Pirati spaziali, Jude Law che non riesce a convincere e incidere con un personaggio che cerca di essere troppo complesso finendo per sbagliare tutto. Gli stessi ragazzi li ho trovati tiepidi, nessuno è mai riuscito a trasmettermi un emozione o un sentimento e le stesse vicende che si interfacciano tra pianeti, guerre stellari, scontri con astronavi potenti e fughe ed esplorazioni di gallerie sotterranee e prigioni non riescono mai ad appassionare stravolgendo il tutto con alcune battute banali e infantili. Forse l'unico aspetto di questo gruppetto di protagonisti e il non averli fatti già diventare adulti ma buttandoli nell'aventura in maniera diretta trovando un astronave e partendo per viaggi interstellari

Bondsman-Season 1


Titolo: Bondsman-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Hub Halloran, un cacciatore di taglie assassinato, ottiene inaspettatamente una seconda possibilità dopo essere stato resuscitato dal diavolo per intrappolare e rispedire indietro i demoni fuggiti dall'inferno.

Bondsman poteva mostrare e doveva convincere fallendo su entrambi gli obbiettivi.
Soprannaturale, demoni, piani di realtà, inferno e paradiso che comunicano tra loro. Eppure tutto quello che poteva fare in modo funzionale decide di scriverlo, analizzarlo e metterlo in scena nella maniera più banale, ingenua e demenziale possibile.
Parte con un bell'omicidio e fidatevi è l'unica cosa interessante che vedrete. Per il resto i demoni che arrivino da cielo, mare, terra, fuoco o quello che vi pare fanno ridere in ogni episodio. Nessuno riesce mai anche solo lontanamente a provare a creare suggestione o brividi. Bacon per carità un bravo attore, recita sopra le righe dall'inizio alla fine. Il figlio e l'ex moglie sono da far internare e la sua socia, la mamma anziana, sembra l'esperta contro le arti nere e combatte il male con la sua armeria personale provando ma non riuscendo a non essere ridicola anche lei.
E' noiosa, ripetitiva, i plot narrativi sono nulli e rimestano tra le tante serie già viste promotrici di questi argomenti. Sembra mescolare in un bidone della spazzatura tutto il peggio che un estimatore del genere volesse vedere e il meglio di quanto un fruitore di serie scontato potesse aspettarsi.
Accontenta così la mediocrità e scontenta a piene mani appassionati con la A maiuscola.

Gladiatore 2


Titolo: Gladiatore 2
Regia: Ridley Scott
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Sono passati sedici anni dalla morte di Marco Aurelio e Roma è sotto il governo tirannico e corrotto di Geta e Caracalla, imperatori fratelli, quando, dalla Numidia, con un carico di schiavi, arriva in città il misterioso prigioniero di guerra Annone, che si fa subito notare per le sue capacità nella lotta e viene scelto come gladiatore da Macrino, ambizioso consigliere dell'Impero. La vittoria nei combattimenti può fare di Annone un uomo libero, ma tutto ciò a cui il giovane sembra aspirare è la vendetta nei confronti del generale Acacio, marito di Lucilla e responsabile della morte di Arishat, sua amata sposa.
 
Di fatto il vero protagonista del film è Denzel che da consigliere africano dell'impero vuole diventare imperatore uccidendo due fratelli imperatori completamente folli e in balia di loro stessi.
Un negro che vuole prendere il potere diventando re di Roma.
Rivediamo alcune facce note, vengono inseriti alcuni personaggi che funzionano solo a tratti e dopo ore di combattimenti e di sotto trame, complotti e vendette mi sono rimaste due scene in mente quella dove il rinoceronte si schianta e si rompe il corno e quella delle scimmie.
Per il resto è un film che non aveva molto senso visto l'enorme successo del primo film irraggiungibile. Sembra a metà tra un operazione commerciale, un fan service e un desiderio personale del regista che continua a girare film con budget faraonici all'età di 87 anni