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mercoledì 20 giugno 2012

Isolation-La fattoria del terrore


Titolo: Isolation-La fattoria del terrore
Regia: Billy O'Brien
Anno: 2005
Paese: Gran Bretagna/Irlanda
Giudizio: 3/5

In una remota località della campagna irlandese, sorge la Dan Reilly. In gravi difficoltà economiche, il fattore accetta di ospitare nella sua proprietà un laboratorio che si occuperà di studi sulla fertilità animale. Ma le cose prendono una piega spaventosa quando una terribile mutazione inizia a colpire il bestiame...

Ultimamente l’horror come genere che non è sinonimo di cazzate, spesso definito come un genere infantile in cui viene solo mostrata violenza, decide come molti documentari e film-drama di denunciare alcune realtà davvero oscene come l’allevamento intensivo o esperimenti genetici che sconfinano nella bestialità.
O’Brien parte in quarta senza stare a mostrare animali che divorano vittime inermi ma anzi sondando il lavoro di questo laboratorio che come in molti casi sembra staccarsi dalla fattoria e dal resto del genere umano per sviluppare nel suo microcosmo tutti gli orrori indicibili che noi povere scimmie non potremmo mai comprendere.
L’ingranaggio che il film mette in atto è interessante, cresce mano a mano come il pathos che Robbie Ryan trasmette con la sua fotografia e dopo poco cominci a chiederti cosa fa sì che il film nella sua sottrazione riesca meglio di molti altri in cui tutto è palesato mentre qui è tutto claustrofobicamente azzerato.
Certo il ritmo è lento e i dialoghi a volte dovrebbero essere soppiantati da qualche scena che non faccia venire il latte alle ginocchia ma nel complesso, complice anche il plot narrativo, il risultato è interessante.