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lunedì 30 luglio 2012

Timber Falls


Titolo: Timber Falls
Regia: Tony Giglio
Anno: 2007
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un weekend escursionistico in tenda sulle montagne diventa un viaggio all'inferno per una giovane coppia (Josh Randall e Brianna Brown) che resta invischiata nel piano grottesco elaborato dalle menti perverse di una famiglia abitante all’interno di un parco in West Virginia: i due sono stati scelti per generare il loro primogenito.

Uno dei passaggi più strani del film è quando la comunità di pseudo-fedeli-fanatici obbliga la coppia a fare sesso per concepire il bambino che non si capisce cosa cazzo dovrà fare. I due si rifiutano.
Quindi come comportarsi? Probabilmente vista la difficoltà degli sceneggiatori di slegarsi di un nodo creato da loro stessi, ci si mette un po’ a capire la logica criminale e il modus operandi.
Al di là di questo, Timber Falls non aggiunge molto all’horror mistico in cui sono proprio le religioni o i culti pagani a farla da padrona.
L’evolversi della storia poi è abbastanza classico anche se in alcuni passaggi si assiste a degli assurdi che entrano un po’ in contrasto con la credibilità delle azioni dei protagonisti.
Se ci mettiamo poi le citazioni a iosa (il più abusato è UN TRANQUILLO WEEK-END DI PAURA con i soliti bifolchi del luogo che fanno comunque meno paura dei membri della setta) fino a innumerevoli pellicole che deviano a metà del film sulle torture, allora potrebbe sembrare uno dei molti film horror leggermente indipendenti americani sulla falsa riga di tanti film più sorprendenti.
L’unica variante nel film di Giglio che si discosta un attimo dai soliti meccanismi, ma che non basta, e il senso di colpa provato dai carnefici quando cominciano a interrogarsi sulle dure regole cui gli mette di fronte la religione e alcuni dati di fatto che neanche Dio può cambiare.