Titolo: Before i disappear
Regia: Shawn Christensen
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Al punto più basso della sua
resistibile esistenza Richie riceve una telefonata che potrebbe
cambiargli la vita: la sorella gli chiede di badare per qualche ora
alla nipotina Sophia di undici anni. Non sa in che guaio sta per
cacciarsi. L'impianto narrativo del film è da classica commedia
degli equivoci, ma lo sviluppo rivela un talento del tutto originale.
Protagonista della pellicola uno
spaesato, depresso, disoccupato, solitario nonché drogato ragazzo di
nome Richie. La sua esistenza è di fatto finita con l'addio della
compagna, l'amore della sua vita, tanto da portarlo al suicidio.
Richie vuole morire. Prima di farlo scrive un'ultima accurata lettera
d'amore all'indimenticabile fidanzata.
E'una storia di redenzione, ma anche il
ritratto di una generazione che si deprime troppo facilmente e
preferisce farla finita piuttosto che mettersi in gioco. L'opera
prima di Christensen che dirige e interpreta non è di certo una
storia originale, ma nel suo piccolo ha tanti elementi e musiche
interessanti che rendono la visione piacevole e stimolante, un
piccolo indie tipico da scenari da festival, in cui l'adulto deve
prendere atto che ci sono questioni più importanti a cui dar peso e
priorità come una nipote e alcuni legami familiari vacillanti.