Visualizzazione post con etichetta Journey To China: The Mystery of Iron Mask. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Journey To China: The Mystery of Iron Mask. Mostra tutti i post

domenica 21 novembre 2021

Journey To China: The Mystery of Iron Mask


Titolo: Journey To China: The Mystery of Iron Mask
Regia: Oleg Stepchenko
Anno: 2019
Paese: Cina
Giudizio: 2/5

All'inizio del 1700, il cartografo Jonathan Green torna per mappare l'estremo oriente russo. È costretto in Cina, dove affronta il Dragon Master mentre lo zar russo mascherato di ferro fugge dalla Torre di Londra su una nave russa.
 
Devo ammettere che ormai non sono dei casi isolati queste mega produzioni cinesi, russe e americane dove si cerca di raccontare alcuni episodi della mitologia cinese e non solo mischiando folklore, mito e tanto fantasy. Verrebbe quasi da pensare che tutti e tre i paesi debbano far sparire del denaro sporco e allora si buttano su questo baraccone multietnico.
Il folklore cinese ultimamente sta andando molto in voga. NEW GODS NEZHA REBORN, NE ZHA, DOUBLE WORLD, MONKEY KING: THE HERO IS BACK, BIGFISH E BEGONIA, JOURNEY TO THE WEST: DEMON STRIKE, LEAGUE OF GOD, DRAGON BLADE, TRUE LEGEND, DETECTIVE DEE,
The Mystery of Iron Mask è il sequel di VIY, il film del 2014 liberamente ispirato alla storia di Nikolai Gogol ma anche un continuum di JOURNEY TO THE WEST con cui la sigla del film sembra dare continuità. E' un film confuso come i paesi che ne prendono parte per la produzione, mischiando troppi personaggi, facendo spesso difficoltà a decidere quale sia il protagonista e anteponendo la c.g e dunque gli effetti speciali alla narrazione.
Combattimenti a iosa che spesso risultano così incredibilmente impossibili da renderli ironici ma ancor più ridicoli. Lo scontro tra Jackie Chan e Arnold Schwarzenegger davvero non si può vedere. Ma poi qui si è andati davvero troppo a bombardare il pubblico di esagerazioni, citazioni a profusione dove alcune come quella delle tre bufere non può essere perdonata.
Jonathan Green dovrebbe essere il protagonista ma troppe volte viene abbandonato, preferendo seguire le prigioni dove è detenuto Chan e dove si diverte a dargli fastidio il buon Arnold, per arrivare a navi capitanate da nani ubriaconi dove la maschera di ferro riprenderà il suo potere coadiuvato da una lord britannica che cerca il suo perduto marito. In più la stessa alleata di Green che vestita da maschio in realtà è una donna, nonchè la figlia di Chan, colei che nel finale a cavallo di un drago sconfiggerà la strega finale. Se tutto questo non è troppo assurdo allora addentratevi in questo mastodontico caos frenetico e costato una marea di milioni già soltanto per il cast che ne prende parte.