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martedì 7 gennaio 2020

Bacurau


Titolo: Bacurau
Regia: Juliano Dornelles, Kleber Mendonça Filho
Anno: 2019
Paese: Brasile
Giudizio: 4/5

Una vicenda che accadrà tra pochi anni...Bacurau è un piccolo villaggio situato nel nordest del Brasile nello stato di Pernambuco. Vi si piange la morte della novantaquattrenne matriarca Carmelita. Qualche giorno dopo gli abitanti scoprono che il villaggio è scomparso dalle carte geografiche e che un misterioso gruppo di 'turisti' americani è arrivato nella zona.

Il bacurau è un uccello notturno molto abile nel mimetizzarsi e non farsi prendere dai predatori che invadono la sua terra.
Potente. Così può definirsi il film brasiliano passato a Cannes che ha saputo tradurre in termini post-contemporanei ma allo stesso tempo arcaici, un conflitto di classe, la metafora perfetta delle rapine culturali a danno di paesini deserti in paesi del terzo mondo. Un film che concentra così tante metafore e riflessioni politiche, socio-culturali, in cui pur di ottenere una manciata di voti si ha il coraggio di minacciare e mettere in ginocchio una comunità molto unita e profondamente segnata da perdite e da chi ha scelto la strada del banditismo non riconoscendosi più nei valori politico-sociali del suo paese. Bacurau sembra voler dare un segnale prima di tutto a coloro che vivono in questi villaggi, la sopraffazione di coloro, i politici, che si servono di contractors stranieri, che pensano di poter giocare con le vite altrui senza dimenticare che spesso queste popolazioni pur di rivendicare la propria identità sono capaci di spingersi ad azioni estreme e disperate.
Bacurau è ancor più interessante perchè gioca bene con il cinema di genere, inserendo storicità sulla vita del villaggio, il revenge-movie, lo sci-fi fatto di droni e di una sorta di Grande Fratello che cerca di mantenere il controllo mediatico del villaggio introducendo elementi che ne destrutturalizzino l'ordine (cancellare dalla mappa la città, togliere ogni tipo di segnale nella zona, fotografare con i droni, uccidere cominciando da chi vive ai margini del villaggio fino ad entrare dentro il centro), ma ancora a tratti il genere grottesco, lo splatter e lo slasher, il western e il cangaco.
Bacurau sembra senza tempo, rimane distante da ogni altra realtà cercandone una sua e diventando una favola politica che si svolge nel futuro, aderendo perfettamente all’attuale situazione del Brasile e alle profonde disuguaglianze sociali, etniche e culturali. Potrebbe sembrare una triste metafora di quello che Bolsonaro sta facendo con gli indios.