Titolo: Driftless Area
Regia: Zachary Sluser
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Pierre Hunter, un barista
dall'inflessibile ottimismo, torna nella sua piccola città natale
dopo la morte dei genitori. Quando si innamora della misteriosa
Stella, Pierre è inconsapevolmente attirato in una trappola
sentimentale. E non solo. Tra le sue mire c'è un borsone pieno di
denaro in contanti e in mezzo agisce anche un criminale molto
agguerrito.
L'esordio molto indie di Sluser non faceva trapelare nulla per quanto concerne la storia e gli intenti nè tanto meno di cosa potesse trattare. Si sapeva solo del cast dove il triangolo di protagonisti sono per certi versi delle garanzie (pace all'anima di Yelchin).
Purtroppo Driftless Area è un thriller
abbastanza scontato e prevedibile che lascia spiragli aperti e una
sceneggiatura con diversi buchi "Non sto dicendo che c'è una
connessione. Ma forse c'è una connessione", battuta profetica
per cercare di capire come non sia stato già dall'inizio del tutto
chiaro a regista e sceneggiatore l'ingarbugliato intreccio e il
continuo cambio di generi che si rivela alla fine essere un punto
debole.
Il pasticcio che non trova spiegazioni
è quello che proprio dal secondo atto non ci dà modo di capire
quale sia questo intricato mistero. Un thriller senza risvolti che
con una storia d'amore all'interno e uno spirito da revenge-movie
finisce con lo storpiare quello che di buono aveva messo insieme da
quando Pierre viene trovato nel buco dall'affascinante Stella.
Peccato anche per la prova di un sempre
bravo John Hawkes che non riese ad essere caratterizzato a dovere.