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domenica 2 novembre 2014

Killers

Titolo: Killers
Regia: Mo Brothers
Anno: 2013
Paese: Indonesia
Giudizio: 3/5

A Tokyo un serial killer uccide delle donne e pubblica on line i suoi crimini violenti. A Jakarta, una solitario vigilante carica in rete la sua follia omicida per mostrarla al mondo. Il gioco psicotico si trasforma in una battaglia tra i due uomini per ottenere sempre più notorietà. Ben presto sarà chiaro che è solo una questione di tempo prima che i due assassini si trovino faccia a faccia.

Tutte le ultime coppie di registi vanno aspettati al varco della seconda opera. In questo caso il duo spiccava all'occhio per il violentissimo e crudele MACABRE film con un soggetto già visto ma pieno di trovate e scene ad alto impatto visivo.
Killers è ambizioso quanto difficile, crudele quanto bisognoso di fare uno sforzo maggiore, per riuscire a rimanere su un piano in cui la scrittura non diventa il fanalino di coda dell'estetica.
Dal punto di vista della storia, lo svolgimento è troppo lento, la durata è eccessiva e i temi sono limitati e con risvolti abbastanza banali
Questa coppia di registi indonesiani devono avere un problema con le rispettive madri o la rispettiva madre. Se in MACABRE era una pazza psicopatica cannibale, nel secondo, uno dei due protagonisti brucia il cadavere che tiene su una brandina nascosto in stanza.
Gli omicidi e le scene di tortura per quanto volutamente cruente alla fine poi non lo sono, si rimane quasi di stucco, ad osservare i carnefici e il modus operandi che seguono alla regola.
Eppure Killers tralascia alcuni aspetti essenziali della storia o meglio della realisticità della vicenda.
Come il tipo di Jakarta che và a casa delle vittime con troppa facilità (sono politici e avvocati importanti, difficile pensare che non abbiano una scorta) così come l'altro di Tokyo che troppo facilmente abbindola le ragazze che poi ucciderà.
Certo può essere una scelta quella dei due registi, ma così facendo accelerano la loro voglia di forzare troppo quel lato del soggetto, senza rivelare o sviluppare a pieno la veridicità dei fatti.
In un finale che assieme alla fuga del tipo di Jakarta dall'hotel, rappresentano i punti più alti e disperati del film, Killers proprio per il suo bisogno convulso di far crollare ogni minima certezza e giocando su alcuni estremi forzati, diventa alla fine un dramma esistenziale, di due persone che in un qualche modo cercando di comunicare ed esprimere il loro disagio, chi biologicamente portato e chi invece paralizzato dalla sofferenza e dall'angoscia di veder perdere le persone più importanti della sua vita, diventano a tutti gli effetti dei vigilanti solitari e spietati.