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venerdì 6 gennaio 2012

In Time


Titolo: In Time
Regia: Andrew Niccol
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

In un cupo futuro dominato dal denaro, grazie allo sviluppo tecnologico, nessuno ha più un'età. Per tenere sotto controllo la popolazione, le persone possono vivere solo fino a venticinque anni, dopodiché saranno costrette a pagare il tempo che vogliono ancora trascorrere sulla Terra. Solo chi è ricco abbastanza può vivere per sempre. Quando un ribelle del ghetto viene accusato di aver ucciso un uomo ricco per impossessarsi del suo tempo, il giovane rapisce una ragazza bella e ricca e inizia una disperata fuga cercando a tutti i costi di sfuggire alla propria fine. I due scopriranno che l'amore è la forza più potente al mondo

Uno si chiede come mai questo film non sia approdato nei cinema insieme a tutte le puttanate a cui siamo costretti a doverci confrontare nello sterminato panorama americano. Forse perché IN TIME non è un film commerciale anche se la presenza di Timberlake(protagonista) e la distribuzione Medusa farebbe invece pensare al contrario. La risposta invece dispiace ma è un’altra ovvero che lo scrittore di fantascienza Harlan Ellison, con la sua società The Kilimanjaro Corporation, ha intentato una causa per violazione di copyright. Secondo Ellison il film di Niccol avrebbe troppe similitudini con il suo racconto del 1965 «Pentiti Arlecchino!».

Niccol non ha girato dei film proprio fortunatissimi(SIMONE,GATTACA) mentre è forse riuscito a fare di meglio (LORD OF WAR) soprattutto come sceneggiatore(THE TRUMAN SHOW).
Ora IN TIME alias NOW alias I’M.MORTAL è il suo film migliore con tutti i limiti voluti che ottiene storpiando la narrazione dal secondo atto in avanti.
Unisce tutto il suo amore per la fantascienza riuscendo a regalare un film rivoluzionario come era stato fatto per V PER VENDETTA, una sorta di Robin Hood, anche se dalla seconda parte sarebbe meglio parlare di Bonnie & Clyde futuristici del nuovo millennio, anche se il suddetto film è totalmente ribaltato in chiave fantascientifica senza sfruttare troppo la c.g oppure palesi effetti speciali eseguiti con il solo e unico compito di sviare l’attenzione dai buchi o i limiti di sceneggiatura.
Fantascienza che non brilla di originalità nello svolgimento a differenza dell’interessantissimo soggetto di partenza, ma almeno assume una sua connotazione ben precisa riuscendo a diventare sin da subito un bel viaggio dell’eroe, un film d’azione(ma non eccessiva) con un ritmo più che notevole.
Il cast risulta essere molto azzeccato e in cui ritroviamo alcune meteore scomparse come Vincent Kartheiser oltre che un Cillian Murphy che non sembra deludere mai, lo strano caso di Justin Timberlake(per la prima volta convincente) e una Amanda Seyfred da urlo anche se è forse proprio quella che convince meno per la sua inespressività.
Un cast dunque di giovani in uno scenario in cui non si potrebbe andare oltre i venticinque anni d’età quindi a maggior ragione la scelta si rivela azzeccata creando delle situazioni anche bizzarre e tuttavia anomale.
Il problema di Niccol è proprio però quello di perdersi nella matassa del tempo, senza riuscire a traghettare gli intenti del presunto Ellison. Difetto che si evidenzia maggiormente nella parte finale, nel climax, e nel finale forse un po’ troppo scontato.
Il tempo come valuta di scambio e soprattutto come scrive Bertoni, il tempo è proprio l’aspetto orientato verso la contemporaneità di ineguaglianze globalizzate in cui viviamo, i poveri che muoiono presto mentre i ricchi che vivono per secoli. Certamente il film fa ragionare sul significato della vita e su come spendere i preziosi minuti del tempo che ci resta.
Uno sci-fi thriller con dei limiti di budget e sceneggiatura ma con un soggetto e alcune parti davvero riuscite e d’effetto.