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lunedì 14 marzo 2011

13 Tzameti

Titolo: 13 Tzameti
Film: Gela Babluani
Anno: 2005
Paese: Francia/Georgia
Giudizio: 3/5

Il giovane Sébastian ha deciso di seguire le istruzioni destinate a qualcun altro, senza sapere dove lo porteranno. Un'altra cosa che non sa è che Gérard Dorez, un ambiguo poliziotto, lo sta pedinando. Quando giunge a destinazione, Sébastien precipita in un mondo degenerato e clandestino, nascosto da porte dietro le quali alcuni uomini scommettono sulla vita di altri uomini.
Che bella sorpresa questo film. Un noir coi fiocchi. Un affresco duro e spietato, composto da un autore Gela Babluani che scruta dentro Sebastian, curioso emigrato che cerca solo di sopravvivere lavorando come può e appena sente di una busta e di un contatto si precipita come un affamato senza neanche immaginare la portata della “sorpresa”.
Ritorna una sorta di roulette russa ma ancor più spietata di quella del CACCIATORE. Una polemica sulla dimensione di povertà che porta alcuni uomini a lasciare scommettere sui propri corpi per portare pochi soldi a casa.
Qui di sangue non se ne vede nemmeno una goccia ma percepisci l‘atmosfera pervasa da questa strana sensazione.
Vittime consapevoli dunque.
Sebastiane rappresenta l’agnello tenero e timido in un mondo di leoni che cerca di crocifiggerlo. Una realtà che indaga anche sulle modalità sbarazzine di alcuni personaggi che trovano divertente e proficuo lo spettacolo di uomini in circolo, la loro mercificazione, che puntano una pistola in testa ad un altro senza potergli guardare negli occhi.
E’ proprio varcando questa soglia che Sebastiane perderà alcuni dei suoi valori.
Tecnicamente il film gode di una straordinaria fotografia in b/n. Le inquadrature osservano le facce tristi e quasi mai sorridenti dei personaggi
Il cast vede un nuovo protagonista George Babluani(un immigrato russo in francia), Pascal Bongard, Philippe Passon e Vania Villers.
Da vedere assolutamente. Un film scomodo e polemico che farà riflettere.