Ambientato nel Texas orientale agli inizi del ventesimo secolo, questo cupo thriller segue la storia di Jack, un giovane che cerca di salvare la sorella rapita da un violento assassino e dalla sua banda. Jack chiede l'aiuto di un astuto cacciatore di taglie di nome Shorty e di un alcolizzato scavatore di tombe figlio di un ex schiavo e di un'intelligente prostituta. I tre rintracciano la ragazza nella mortale terra di nessuno conosciuta come The Big Thicket - un luogo dove regna il sangue e il caos.
Capita di rado che Lansdale venga trasposto al cinema. Ed è un pecato perchè ha scritto così tante cose originali e diverse da poter far contento tutto il cinema di genere e oltre. La foresta da cui è adattato questo film è un revenge movie, un western sanguinolento con tanti elementi al suo interno che devo dire vengono giostrati abbastanza bene grazie in primis all'azzeccata scelta di casting dove tra tutti i volti noti vorrei spezzare una lancia a favore della villain di tutto una Juliette Lewis devastata dalla violenza, dai soprusi, una cattiva che lo è diventata dopo che semplicemente le hanno tolto tutto. C'è tanto dolore, devastazione, un viaggio dell'eroe, una carovana di anti eroi che si muovono per farsi vendetta ognuno con un obbiettivo e un senso della giustizia differente.
Il ragazzo semplice che vuole ritrovare la sorella, il nano strozzino, il gigante buono di colore, la prostituta e così via trovando criminali agguerriti, saloon ormai ripieni di semi cadaveri costipati dall'alcool e il gioco d'azzardo, una natura selvaggia che non perdona e una resa dei conti finale che per chi non avesse letto il romanzo è tutt'altro che scontata