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martedì 22 marzo 2011

Shoot’em’up

Titolo: Shoot’em’up
Regia: Michael Davis
Anno: 2007
Paese: Usa
Giudizio: 1/5

Smith, all'apparenza un uomo normale con una curiosa passione per le carote, salva la vita ad un neonato durante la sanguinosa esecuzione della madre da parte di misteriosi killer: il gesto benefico avrà per lui conseguenze imprevedibili, visto che il vero bersaglio degli assassini è proprio il piccolo, al centro di un complotto internazionale, ma Smith ha un talento particolare nel maneggiare le armi…

Ormai si cerca in tutti i modi di degenerare, di osare, andare oltre, cercare di mostrare il massimo dell’azione scardinata e assolutamente abbozzata. In questo caso ci troviamo di fronte ad un film-fumetto-furbetto che cerca di essere allucinato, pieno d’azione e satirico, senza riuscire a contaminare i generi e ritrovandosi ad essere un film in alcune parti quasi insopportabile.
Inguardabile e vergognoso nella dinamica di scene identiche l’una all’altra. Carote che sfondano teste e un protagonista che non cambia un’espressione in tutto il film e che paradossalmente (visto che è tutto un unico paradosso) uccide più gente lui con un bambino sempre in braccio che molti killer più famosi.
Un’operazione commerciale degna a soddisfare celebrolesi, che annoia dal primo all’ultimo minuto e che, se si conta che il genere d’azione bisogna mettersi le mani tra i capelli e sperare che almeno Rodriguez con i suoi prossimi capitoli ci mostri qualcosa di più interessante.
Michael Davis, regista britannico, non brilla per originalità ma probabilmente si mette solo al servizio della grande industria per ricevere ingenti somme per riprovarci e cadere nell’oblio degli inservienti inutili. Al suo attivo si può solo citare il sufficiente horror MONSTER MAN.