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giovedì 11 aprile 2019

Captan Marvel


Titolo: Captan Marvel
Regia: Anna Bodek, Ryan Fleck
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Vers vive su Hala, capitale dell'impero galattico e militarista dei Kree, è bionda ma ha il sangue verde-blu e viene addestrata a combattere controllando le proprie emozioni e i propri straordinari poteri energetici da Yon-Rogg. Quando finisce catturata dagli skrull, i nemici mutaforma dei kree, questi esaminano la sua mente in cerca di risposte, facendo riaffiorare in lei ricordi perduti della sua vita sulla Terra e di una misteriosa donna, le cui fattezze sono utilizzate anche dall'intelligenza suprema dei kree quando comunica con lei. Sarà l'inizio dell'avventura che la riporterà sulla Terra, negli anni 90, dove scoprirà il suo passato come Carol Danvers e si riapproprierà della propria identità.

Captain Marvel era uno degli ultimi film Marvel phase 2 dell'anno, prima del'ultimo Avengers-Endgame con cui ovviamente il film ha diverse affinità.
Alieni, una sci-fi che strizza l'occhio visti i tempi agli universi di STAR TREK e affini, una messa in scena tecnicamente incredibile e un cast che poteva certo dare di più soprattutto per quanto concerne la scelta della protagonista.
Captan Marvel è prima di tutto abbastanza noioso, dura troppo, si perde in inutili sotto trame che non aiutano la narrazione e la rendono macchinosa e solforosa, l'azione è centellinata e quando finalmente dovrebbe dare carburante in più si perde dietro inutili inseguimenti ed esplosioni stellari.
Per essere la prima eroina solitaria dell'universo Marvel oltre ad essere, così dicono, la più forte in assoluto, devo dire che mi aspettavo molto di più. La caratterizzazione mostra intenti spiccatamente militari come per Roger e altri delle fila sui super eroi, lasciando sempre dubbi sull'intento reazionario del messaggio.
Manca quella solidità narrativa che dove dovrebbe spettacolizzare e coinvolgere mostra tanto fumo e crede di portare avanti una metafora socio-culturale, come d'altronde credeva di fare anche Black Panther, che purtroppo così non è, o forse lo è solo per chi ha una visione limitata della realtà. Gli unici momenti in cui mi sono quasi divertito sono stati quelli sull'astronave dove vediamo quasi tutti i buoni riuniti e che scappano dalle astronavi dell'impero galattico e un gatto che riesce ad essere più coivolgente di tutto il resto dei personaggi.
Gli sceneggiatori hanno di nuovo sottovalutato l'intelligenza dello spettatore per arrivare a mostrare una ragazza che lotta per dei valori e che scopre che il suo impero e corrotto e gli alieni che combatte in realtà sono i buoni.