Titolo: Captan Marvel
Regia: Anna Bodek, Ryan Fleck
Anno: 2019
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Vers vive su Hala, capitale dell'impero
galattico e militarista dei Kree, è bionda ma ha il sangue verde-blu
e viene addestrata a combattere controllando le proprie emozioni e i
propri straordinari poteri energetici da Yon-Rogg. Quando finisce
catturata dagli skrull, i nemici mutaforma dei kree, questi esaminano
la sua mente in cerca di risposte, facendo riaffiorare in lei ricordi
perduti della sua vita sulla Terra e di una misteriosa donna, le cui
fattezze sono utilizzate anche dall'intelligenza suprema dei kree
quando comunica con lei. Sarà l'inizio dell'avventura che la
riporterà sulla Terra, negli anni 90, dove scoprirà il suo passato
come Carol Danvers e si riapproprierà della propria identità.
Captain Marvel era uno degli ultimi
film Marvel phase 2 dell'anno, prima del'ultimo Avengers-Endgame
con cui ovviamente il film ha diverse affinità.
Alieni, una sci-fi che strizza l'occhio
visti i tempi agli universi di STAR TREK e affini, una messa in scena
tecnicamente incredibile e un cast che poteva certo dare di più
soprattutto per quanto concerne la scelta della protagonista.
Captan Marvel è prima di tutto
abbastanza noioso, dura troppo, si perde in inutili sotto trame che
non aiutano la narrazione e la rendono macchinosa e solforosa,
l'azione è centellinata e quando finalmente dovrebbe dare carburante
in più si perde dietro inutili inseguimenti ed esplosioni stellari.
Per essere la prima eroina solitaria
dell'universo Marvel oltre ad essere, così dicono, la più forte in
assoluto, devo dire che mi aspettavo molto di più. La
caratterizzazione mostra intenti spiccatamente militari come per
Roger e altri delle fila sui super eroi, lasciando sempre dubbi
sull'intento reazionario del messaggio.
Manca quella solidità narrativa che
dove dovrebbe spettacolizzare e coinvolgere mostra tanto fumo e crede
di portare avanti una metafora socio-culturale, come d'altronde
credeva di fare anche Black
Panther, che purtroppo
così non è, o forse lo è solo per chi ha una visione limitata
della realtà. Gli unici momenti in cui mi sono quasi divertito sono
stati quelli sull'astronave dove vediamo quasi tutti i buoni riuniti
e che scappano dalle astronavi dell'impero galattico e un gatto che
riesce ad essere più coivolgente di tutto il resto dei personaggi.
Gli sceneggiatori hanno di nuovo
sottovalutato l'intelligenza dello spettatore per arrivare a mostrare
una ragazza che lotta per dei valori e che scopre che il suo impero e
corrotto e gli alieni che combatte in realtà sono i buoni.