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domenica 19 aprile 2015

Room in Rome

Titolo: Room in Rome
Regia: Julio Medem 
Anno: 2010 
Paese: Spagna 
Giudizio: 2/5 

Inizio di una calda estate romana. Alba e Natasha si sono appena incontrate e hanno deciso di prendere una camera in un albergo. Alba è madre di due figli e il giorno dopo deve ritornare in Spagna, Natasha invece sta per sposarsi e l'indomani tornerà in Russia. Entrambe, però, sono attratte l'una dall'altra e, durante le dodici ore trascorse insieme, si lasceranno andare lentamente e senza riserve alla scoperta di una verità a lungo negata e destinata a rimanere chiusa tra le mura di quella stanza. 

Il regista spagnolo di CAOTIC HANA si slaccia da contesto onirici e un certo cinema che possiamo quasi definire “sperimentale” per trovare in questa commedia erotica, la summa della sua riflessione sul dare libero sfogo ai sensi, come accennava, anche se in forma diversa con il suo precedente film. Ora Room in Rome lascia basiti per l'inconsistenza dei contenuti, tutto affidato ad alcuni dialoghi difficilmente sopportabili e che sfiorano in più di un'occasione il ridicolo. 
Si parla di due versioni di cui una tagliata, ma il problema non è questo. 
Non stiamo parlando di un film autoriale e solido, contenutisticamente parlando, che potrebbe o meriterebbe la censura. 
Al di là dei corpi sinuosi, perfetti e del fascino magnetico delle due protagoniste, è la trama e la narrazione il limite più grosso del film, tale da rendere tutto il resto una “malaparata”. Medem è attratto dal sesso e i suoi film lo comunicano e non per questo si può farne una colpa, e chi non lo è. Però il suo ultimo film è noioso, disarticolato, cerca di essere provocatorio rimanendo invece intrappolato in un nulla di fatto. 
Enrico lo Verso probabilmente non sapeva cosa faceva o forse ha visto le due attrici e non ha saputo resistere. 
Un peccato perchè l'aspetto tecnico, in particolar modo la fotografia, è molto curata così come alcune inquadrature. 
L'idea di prendere un concetto come il “kammerspiel” e torturarlo oltremodo però è sinonimo che bisogna avere stoffa e talento. Finora Medem non lo ha dimostrato.