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martedì 19 luglio 2011

Collateral


Titolo: Collateral
Regia: Michael Mann
Anno: 2004
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Max guida pacifico il suo taxi nella notte, a Los Angeles, quando sulla vettura sale il killer professionista Vincent, che lo prende in ostaggio e lo costringe a portarlo nei luoghi dove dovrà far fuori le sue vittime. Max si trova coinvolto e non riesce a liberarsene, finché capisce che l'ultima vittima prevista è Annie, il magistrato che lui aveva trasportato a inizio serata...

Non avrei mai pensato che dopo Kubrick un altro regista potesse riuscire a tirare fuori qualcosa di buono da Tom Cruise. Mi sono dovuto ricredere su quella che a mio avviso è la migliore performance di uno degli attori più fastidiosi di Hollywood. La scelta che ha portato alla star di Hollywood e la sua preparazione è una nota che inviterei ad andare a leggere su Wikipedia.
Collateral è il thriller dell’anno.
Sceneggiato in maniera esemplare, vabbè il finale non poteva esimersi dai buoni intenti, spazio-tempo scandito durante tutto l’arco di una notte, i cambi continui di ritmo e di azione, i colpi di scena legati ai personaggi secondari non possono che collocare Collateral tra le pellicole più strategiche e ricca di colpi di scena come da tempo non si vedevano.
Mann fa sua un’opera irresistibile e con una potenza di immagini straordinaria.
Unito poi da dei dialoghi sempre attenti e focalizzati sull’iter narrativo, sembra quasi cambiare drasticamente registro della storia quando Vincent mostra la sua fragilità con l’esempio del racconto dell’uomo che muore nella metro e nella scena del coyote che passa solitario nella deserta strada losangelina.
A livello poi topografico seguire questo fantomatico taxi e meraviglioso e Foxx, sempre bravo, riesce a dare un quadro veritiero su una persona che come tutte in un momento x in cui si trova sottopressione deve cambiare drasticamente tutta la sua vita(straordinario il passaggio in cui si finge Vincent per andare da Felix,un cameo sopraffino di Bardem,  a chiedere la valigetta), come a dire che tutti noi se investiti da un individuo o da una situazione di allarme possiamo tirare fuori le unghie.
L’impiego poi del digitale per dare enfasi alla fotografia e renderla cupa e misteriosa oltre che di un grigio quasi innaturale e accentuare così l’atmosfera notturna è una scelta che si rivela profetica.
Non mancano poi i camei e altri attori in parte come la comparsata di Jason Stathman e il buon Mark Ruffalo.
Per il sottoscritto il miglior film di Mann.