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sabato 9 gennaio 2016

Lamb

Titolo: Lamb
Regia: Ross Partridge
Anno: 2015
Paese: Usa
Festival: TFF 33°
Giudizio: 3/5

Un uomo di mezza età in crisi esistenziale – ha appena perso il padre e il suo matrimonio sta andando a rotoli – incontra casualmente in un parcheggio una sfrontata undicenne. Quello che nasce come uno scherzo – un finto rapimento per spaventare gli amici di lei – diventa un’occasione di incontro tra due persone diversamente sole.

La seconda opera di Patridge, anche sceneggiatore e co-protagonista, è un viaggio on the road che descrive un incontro di solitudini in due generazioni differenti.
Lui infelice, iperattivo e vagamente folle. Lei una bambina travestita da adulta e trascurata.
Quello che negli intenti e nella prima parte del film ci viene mostrato è davvero buono e lodevole. C'è sempre una sottile linea morbosa che sembra potersi spezzare da un momento all'altro. L'incontro, la sfida lanciata da David, l'ingenuità velata di Tommie, una convincentissima Oona Laurence, il viaggio in macchina e la scoperta di svariate fragilità e di tabù anagrafici da parte di entrambi, sono gli aspetti più interessanti e curiosi del film che tuttavia non cerca mai di essere troppo malinconico e melenso.
Al contempo però, soprattutto dalla seconda parte, il film soprattutto nei dialoghi è spesso stucchevole e la parte nel capanno in mezzo alla montagna, complice una collega amante di David a corrompere il rapporto amico/genitore bambina, diventa a tratti tremendamente macchinoso.
Il tentativo di riprendersi da un fallimento emotivo è stato forse il tema più difficile da affrontare nel film in cui in diversi momenti ci sono delle scene e dei dialoghi davvero intensi.
Purtroppo però non approfondiscono quanto devono rischiando subito dopo di essere estremamente superficiali e ridondanti.