Un laureando in filosofia si diverte a fare il buttafuori in un locale notturno malfamato, il "Double Deuce". A un certo punto però il lavoro diventa sempre più pericoloso per via degli scagnozzi di un boss malavitoso. Alla morte di un suo amico il buttafuori-laureando porrà fine con un sanguinoso scontro alle prodezze del boss
Il duro del Road House doveva essere quel tipico esempio di cinema muscoli & arroganza, dialoghi tagliati con l'accetta, maschi alpha e mazzate a gogò. E' così è stato mettendo tra l'altro un attore che non aveva proprio quel fisic du role adatto a questo cinema di genere. Eppure fecero una cosa interessante. Scrissero una bella storia che seppur non abbia sotto trame o chissà quali peripezie di sceneggiatura faceva il suo e pure molto bene. Alla fine come molte pellicole di quegli anni venne dapprima ignorato per poi diventare un cult. Ci sono tanti elementi che contribuiscono alla resa del film dal cast alla presenza di Ben Gazzara come nemico e boss della cittadina e mafioso locale (non a caso un italo americano che si crea da solo u piccolo impero per poi venir distrutto dalla solidità e complicità di un gruppo di americani che credono nell'ideale di giustizia) ad un Sam Elliot sempre decisivo e in grado con quella faccia da schiaffi di fare la differenza e non ultima Kelly Lynch che a livello di bellezza rasentava la perfezione.
Un film che invecchia bene da lasciare in una botte e guardare ogni tanto per notare con quanta grazia riusciva a bilanciare dramma ed action movie