Titolo: Old Guard
Regia: Gina Prince-Bythewood
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
La storia è quella di gruppo di esseri
umani che hanno un inspiegabile dono speciale. Una volta morti, dopo
pochi secondi, tornano in vita rigenerando completamente le loro
ferite. Ognuno di loro ha attraversato decenni, secoli e addirittura
millenni cambiando sempre identità e affrontando alcuni degli eventi
più drammatici della storia dell’umanità.
Facciamo così. Togliamo Theron,
Marinelli ma soprattutto il sempre sottovalutato Schoenaerts, il
migliore del gruppo. Cosa rimane. Niente.
Un film sull'identità di genere che
mischia intrecci amorosi, coppie di fatto dove nelle Crociate bianchi
e arabi scoprivano un amore clandestino, dove ancora prima la Theron
lasciava ai tempi dell'Inquisizione una presunta strega, compagna, a
perire nascosta in una gabbia sott'acqua.
Ma poi c'è il tema dell'immortalità.
Sembra di vedere Eclissi letale in un coito con HIGHLANDER. Purtroppo
Netflix dimostra una peculiarità nel selezionare prodotti da
supermercato, semplici e banali, capaci di indirizzare il gusto del
pubblico verso prodotti mainstream ingenui e spesso di una
superficialità imbarazzante.
Old Guard osa e si spinge più in là,
con un budget faraonico, moltissime location, scene d'azione
discutibili, troppa musica, e la new entry con i super poteri davvero
fuori parte.
Tratto da una grapich novel di Greg
Rucka, co autore della sceneggiatura, il film non ha la benchè
minima cognizione di dove andare a parare con una storia banale e
scontata, l'assenza totale di colpi di scena, un cast che in alcuni
momenti si chiede cosa stia succedendo e perchè ha accettato questa
sorta di attacco alla propria dignità e infine dialoghi che non
sembrano veri per quanto sanciscano gli stereotipi più beceri. Altro
non saprei dire, un film che si lascia guardare nel senso che non è
mai noioso ma non accende nulla e non incide su nessun piano se non
su quello di fare un film chiaramente a favore delle coppie di fatto
di entrambi i sessi.