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martedì 14 luglio 2020

Lupin III - La menzogna di Fujiko Mine


Titolo: Lupin III - La menzogna di Fujiko Mine
Regia: Takeshi Koike
Anno: 2019
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

La storia si apre con una Fujiko nelle vesti di governante, al servizio di un ragioniere ricercato per essersi appropriato indebitamente di 500 milioni di dollari. In poche parole, il ragioniere in questione sa che verrà scovato prima o poi e decide di farsi esplodere assieme alla sua stessa casa mentre affida a Fujiko le sorti del suo pargolo (ottima scelta, vero?). Ma presto proprio il bambino diventerà l’obiettivo della compagnia alla ricerca del padre, inviando un assassino imbattibile che lo costringerà a confessare dove si trova il denaro. Naturalmente Fujiko sarà disposta a tutto pur di non farsi sfuggire quella somma più che cospicua…

Ultimo della trilogia nonchè caposaldo nel raccontare nello specifico che cosa abbia creato i killer visti in questo capitolo e nei precedenti. Si scopre così una compagnia, Godfrey Mining, che crea appunto assassini spietati prodotti artificialmente e con doti metaumane nonchè contractors che si contraddistinguono per avere ognuno una caratteristica insolita e letale. La storia di Fujiko è forse quella più drammatica, c'è un bambino da salvare (a volte nella sua disperazione davvero insopportabile), un segreto da mantenere, un malloppo che fa gola a molti, una fuga da un duo di criminali che si portano dietro il mostro, Bincam (una sorta di mezzo vampiro albino in grado di ipnotizzare le persone) di turno caratterizzato davvero bene, una creatura controllata dai suoi stessi aguzzini.
E poi c'è lei, finalmente una Fujiko che a differenza del primo capitolo non la vediamo inerme completamente nuda alle prese con una creatura con un fallo enorme roteante per una pletora che sembra uscita dal capolavoro di Kubrick, questo capitolo finale non prevede gag (le quali comunque sono quasi sempre state assenti nella trilogia) con personaggi sempre seri e misurati dove Lupin ad esempio non ci prova mai con Fujiko anche quando questa gli si addormenta sulla spalla quasi con le tette al vento. E'proprio lei comunque la protagonista assoluta, Lupin e Jigen fanno da comparse,
diventando un crogiolo di sfacciata sensualità e sottile perfidia, pronta ad usare il suo corpo come un'arma facendo innamorare di sé persino le pietre ma al momento giusto a conficcare pugnali nella schiena di chi è tanto incauto da avvicinarsi.