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sabato 27 settembre 2025

Secret Level-Season 1


Titolo: Secret Level-Season 1
Regia: Dave Wilson
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 15
Giudizio: 4/5

La mia fortuna sotto certi aspetti è stata quella di non sapere nulla di questa nuova serie antologica d'animazione che come LOVE DEATH & ROBOTS la cui ultima stagione risale al 2022 si muove su diversi generi e narrazioni in questo caso tutte legate ai videogiochi.

Alcuni episodi sono davvero interessanti e pieni di azione, violenza e un'uso interessante quanto mai eccessivo di cg e parlo ovviamente per Dungeons & Dragons perfetto a parte il finale sul più bello, Sifu che mischia tradizione e cultura millenaria orientale con le arti marziali, New World è un nì nel senso che è troppo spavaldo e solo per certi aspetti mi è piaciuto con la stessa dimensione temporale che seppur originale finisce per essere un deterrente. Unreal Tournament carino nel suo sposare la causa che anche i robot possano essere senzienti e delle sorti di gladiatori del futuro su cui nessuno avrebbe mai scommesso. Warhammer 40.000 decisamente tra i migliori in assoluto per il tasso di violenza e perchè sembra una specie di Mad Max che incontra i demoni. Da qui in avanti secondo me la serie prende degli scossoni importanti, riesce comunque a portare a casa altri episodi importanti dimostrando il suo enorme valore qualitativo e riuscendo nella sua brevitas a portare a casa delle mini storie affascianti e molto diverse l'una dalle altre

Fantastici 4-Inizi


Titolo: Fantastici 4-Inizi
Regia: Matt Shakman
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Reed Richard, sua moglie Sue Storm, il di lei fratello Johnny Storm e l'amico di famiglia Ben Grimm hanno partecipato a una missione spaziale da cui sono tornati trasformati, dotati di sensazionali poteri. Sono divenuti così i Fantastici Quattro e hanno sconfitto i mostri giganti del sottosuolo comandati dall'Uomo Talpa, sventato i piani dello Spettro Rosso e delle sue superscimmie, e scongiurato altre minacce. Eroi celebrati in tutto il pianeta, vivono in una Terra diversa da quella che conosciamo, dove gli anni Sessanta non sembrano essere mai finiti e si sono invece evoluti. Ora però un'incognita turba l'intelligenza di Reed: Sue è infatti incinta e nemmeno lui sa prevedere quali problemi e poteri porterà con se il figlio di due super esseri.
 
I Fantastici 4-Inizi parte in pole position per un semplice fattore. Era difficile fare peggio di prima e parlo per i tentativi precedenti di trasporre l'opera. Qui la Marvel doveva rialzarsi, ha messo un cast che sembra deciso dai fan e cambiando radicalmente alcuni aspetti, reinterpretandone altri e tagliando tantissime parti di film portandosi a casa una buona sufficienza e come primo film della fase sei della Marvel riesce a farci ricredere su alcune brutture delle precedenti due fasi difficili da digerire.
Shalla-Bal farà storcere la bocca a qualcuno ma la sua storia se andate a prendere i fumetti è complessa e stratificata. L'uomo Talpa viene banalizzato e ridicolizzato portato a macchietta quando in realtà è stato il primo vero nemico e affidato al tremendo Paul Walter Hauser. Ma al di là della messa in scena, di scegliere uno stile patinato e una fotografia a tratti deliziosa come la scena del parto nel cosmo, la domanda più grossa è Fantasma Rosso, il cui vero nome è Ivan Kragoff, personaggio apparso in una delle prime avventure del Quartetto ma che per ovvi motivi pseudo politici è stato tagliato via dal film. Volendo emulare l’impresa dei Fantastici Quattro ed essere il primo a sbarcare sulla luna, Kragoff riuscì a partire per lo spazio e acquisì la capacità di diventare incorporeo, assumendo lo pseudonimo di “Fantasma Rosso”.
E poi ovviamente c'è lui Franklin Richards, che non conoscevo ma che risulta essere uno dei personaggi più interessanti e controversi dell'intero universo Marvel.

Old Guard 2


Titolo: Old Guard 2
Regia: Victoria Mahoney
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Andy e la sua squadra di guerrieri immortali tornano con una rinnovata determinazione nella loro missione per proteggere il mondo. Mentre Booker è ancora in esilio dopo il suo tradimento e Quynh in cerca di vendetta dopo essere fuggita dalla sua prigione sottomarina, Andy è alle prese con la sua ritrovata mortalità quando emerge una misteriosa minaccia che potrebbe mettere a repentaglio tutto ciò per cui ha lavorato per migliaia di anni. Andy, Nile, Joe, Nicky e James Copley chiedono l'aiuto di Tuah, un vecchio amico che potrebbe fornire la chiave per svelare il mistero dell'esistenza immortale.

Il primo OLD GUARD era detestabile.
Come scrissi nella recensione del primo capitolo era un film sull'identità di genere che mischiava intrecci amorosi, coppie di fatto dove nelle Crociate bianchi e arabi scoprivano un amore clandestino, dove ancora prima la Theron lasciava ai tempi dell'Inquisizione una presunta strega, compagna, a perire nascosta in una gabbia sott'acqua.
Qui quel piccolo caos creato in precedenza aumenta il suo peso specifico e gli intrecci dei personaggi sono ai minimi storici dove la coppia Nicky e James sfiora il ridicolo, il personaggio di Booker viene di nuovo usato in maniera pessima, ci sono dei buchi di sceneggiatura orrendi e alcuni dei nostri famigerati immortali si riattaccano pezzi di corpo come se niente fosse. Mettiamoci l'antagonista sfruttata male, molto male quando la Thurman sembrava sulla carta perfetta.
Speriamo soltanto, anche per l'imbarazzo collettivo degli attori coinvolti, che sia davvero l'ultimo.

Capi di stato in fuga


Titolo: Capi di stato in fuga
Regia: Ilya Naishuller
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il Primo Ministro inglese Sam Clarke e il Presidente USA Will Derringer hanno un rapporto non proprio amichevole, ma anzi una vera e propria rivalità sotto gli occhi di tutti che rischia di mettere a repentaglio la "relazione speciale" tra i loro Paesi. Ma quando diventano l'obiettivo di un potente e spietato avversario straniero - che si dimostra più che all'altezza delle forze di sicurezza dei due leader - saranno costretti a fare affidamento sulle uniche due persone di cui possono fidarsi davvero: loro stessi. Aiutati dalla brillante agente dell'MI6 Noel Bisset, dovranno darsi alla fuga e riuscire a lavorare insieme abbastanza a lungo da sventare una cospirazione globale che minaccia l'intero mondo libero.
 
C'è una sotto categoria della commedia action americana a cui devo provare a dare un titolo perchè comincia a darmi sui nervi visto il successo inaspettato e non dovuto che stanno ottenendo.
Sono quei film che non si prendono sul serio nella fase iniziale ma che poi lo fanno mostrando tutti i punti deboli dello spirito reazionario americano, dell'importanza della famiglia, del sacrificio, della lacrima facile e tanta altra roba fastidiosa. Così a memoria me ne vengono in mente alcuni titoli usciti questo o lo scorso anno. Ad esempio INSTIGATORS, FAMILY PLAN, GHOSTED, RED NOTICE tutti tremendi e dichiaratamente parodie di se stessi.
Con Trump al governo non è nemmeno facile capire gli intenti di questo disastro. Una metafora su un presidente tronfio uscito dal Wrestling che non ne azzecca una oppure semplicemente un film ridicolo che non si prende sul serio e con una metafora banale cerca solo di regalare intrattenimento per evitare di dover pensare alle prossime mosse di Donald

Jurassic World-Rinascita


Titolo: Jurassic World-Rinascita
Regia: Gareth Edwards
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World - Il dominio, l'ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimanenti sono confinati in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quello in cui una volta prosperavano. Le tre creature più colossali di terra, mare e aria all'interno di quella biosfera tropicale contengono, nel loro DNA, la chiave di un farmaco che potrebbe portare miracolosi benefici salvavita all'umanità. Per prelevarlo viene inviata in missione segreta e illegale una squadra parecchio eterogenea.
 
Era difficile fare peggio di JURASSIC WORLD-DOMINIO da me recensito come l'abominio.
Abbandonato Pratt e la sua socia, tolte tutte le comparse del passato che a nulla sono servite, Edwards prova a ritrasformare quel mondo inserendo la Johansson, Ali e cercando di renderlo per lo meno più selvaggio e meno subissato della sfortunata formula di dover allungare il brodo andando a fare i nostalgici.
Il problema di fatto è che l'intera saga di Jurassic World è proprio brutta.
L'idea di fondo però non era affatto male. Qui abbiamo esperimenti scientifici, un T-Rex handicappato, vengono di nuovo citate alcune scene dell'unico primo importante e squisito capitolo. Abbiamo i dinosauri che quasi non si vedono e quando ci sono non convincono. Una famiglia di messicani ridicola e fastidiosa, un cucciolo di triceratopo che diventa la mascotte del gruppo e poi alcuni non colpi di scena clamorosi per quanto siano telefonati e insignificanti.

domenica 27 luglio 2025

Havoc (2025)


Titolo: Havoc (2025)
Regia: Gareth Evans
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 5/5

Dopo un affare di droga andato storto, un detective ferito deve farsi strada attraverso il mondo criminale per salvare il figlio di un politico, svelando una profonda rete di corruzione e cospirazione che intrappola la sua intera città.
 
Havoc è il film d'azione.
Il film con più pallottole e sparatorie degli ultimi anni.
Tom Hardy in stato di grazia.
Sequenze d'azione come non si vedevano dai tempi dei più grandi registi di Hong Kong o Mann.
Un film che ad ora credo di aver visto almeno dieci volte e lo rivedrò ancora.
Storia interessante e mai banale, sotto storie funzionali e necessarie che riescono a dare continuità alla narrazione senza mai apparire scontate.
Combattimenti che dimostrano ancora una volta il talento immenso di Gareth Evans.
Havoc è puro cinema per puro intrattenimento e per una goduria visiva che non si vedeva da anni

mercoledì 23 luglio 2025

Superman (2025)


Titolo: Superman (2025)
Regia: James Gunn
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Rivelatosi già tre anni fa a un mondo dove vivono diversi coloriti metaumani, Superman è intervenuto in un conflitto armato tra due nazioni, per fermare un massacro. Questo ha dato vita a un incidente geopolitico complesso: la Nazione da lui ostacolata è storicamente alleata degli Stati Uniti, di cui Superman è cittadino. Un metaumano proveniente da quella nazione arriva così a Metropolis e sconfigge l'Uomo d'acciaio - è la prima volta che qualcuno ci riesce. Volato al sicuro in Antartide, Superman chiama in soccorso il supercane Krypto che, non senza prima strapazzarlo un po', lo trascina al sicuro nella Fortezza della Solitudine. Nel mentre Lex Luthor, coinvolto anche nella guerra dove Superman è intervenuto, porta avanti un insidioso piano per scoprire i segreti della sua nemesi screditarne l'immagine e avere finalmente l'autorizzazione del governo per eliminarlo.
 
James Gunn è un regista adorabile perchè fa quello che vuole, arriva dalla Troma e ha saputo cimentarsi con tanti generi tra cui un horror memorabile passando ai comics e lasciando il segno in un deserto che vede a braccetto Marvel e Dc. Ha girato forse uno dei film Marvel più belli di sempre GUARDIANI DELLA GALASSIA per poi riscrivere a modo suo questo Superman meno figo e spaccone di tutti gli altri visti finora. Se quello di Richard Donner rimane per ora il migliore di tutti con una saga impareggiabile per l'anno in cui venne sviluppata, quello di Gunn è sicuramente molto meglio della serie dell'Uomo d'Acciaio di Zack Snyder che ha fatto diventare la saga la copia sgualcita di Dragon Ball.
Ora qui si ride e si scherza, il politicamente scorretto riportato al conflitto e la metafora sulla guerra mi sembra esagerata e un po trash sotto molti punti di vista in cui Superman senza l'autorizzazione del governo statunitense ha deciso di intervenire in un conflitto armato tra la Boravia (Russofona), alleata U.S.A., e il Jarhanpur (Palestinese), causando un disastro geopolitico tra nazioni.
Però di nuovo assistiamo al mondo che Gunn costruisce a partire dai personaggi tutti caratterizzati al meglio. Le supercarceri di Lutor dove nasconde i meta umani e le sue ex fidanzate e tutti coloro che non l'appoggiano, i buchi neri, Krypto e la cugina Supergirl, la Justice Gang, mostriciattoli super colorati di tutte le dimensioni e combattimenti che sanno intrattenere, gasare e divertire al contempo

Twilight of the warriors walled in


Titolo: Twilight of the warriors walled in
Regia: Pou-Soi Cheang
Anno: 2024
Paese: Cina
Giudizio: 3/5

Hong Kong, Anni 80. All'interno del quartiere di Kowloon c'è una struttura molto particolare: la Città Murata, una sorta di baraccopoli del disagio, dove transitano i rifugiati e la criminalità regna incontrastata. Almeno finché Cyclone uccide il re degli assassini Jim e spezza la catena di morte, garantendo una relativa tranquillità agli abitanti del quartiere. Un giorno nella Città Murata arriva, in cerca di lavoro e denaro, Chan Lok-kwun, un clandestino imbrogliato in un giro di scommesse dal boss Mr. Big. Cyclone gli concede lavoro e ospitalità, ma la scoperta delle origini di Chan riapre antiche ferite, mai rimarginate, nella guerra tra gang delle Triadi.
 
Pou-Soi Cheang è uno degli attuali registi più talentuosi di Hong Kong. Basterebbe nella sua importante filmografia citare anche solo LIMBO per rendersi conto del suo talento e di come sappia gestire qualsivoglia genere anche se mantiene la sua verve impeccabile con il noir e il poliziesco.
Twilight è un altro film sul sociale travestito da film d'azione e di combattimenti. Un film sulle disuguaglianze sociali, sull'appartenenza, sui rifugiati, sulla famiglia, la comunità sottoproletaria, l'illegalità diffusa cercando di preservare valori umani di solidarietà e misericordia.
Ci sono tantissimi personaggi, un'esplorazione della città murata fatta di miseria, disperazione, soprusi ma anche di tanta umanità e voglia di riscattarsi.
Ed è ciò che dovrà fare Chan nella sua ricerca di verità e serenità finendo in un micro cosmo che sembra abbracciarlo per poi abbandonarlo in un continuum frenetico e coinvolgente.

Ballerina


Titolo: Ballerina
Regia: Len Wiseman
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un gruppo di uomini e donne con uno strano marchio sul polso, l'omicidio del padre, la fuga per la vita - questo è tutto quello che la piccola Eve ha impresso del suo passato. Dopo anni di addestramento in coreografici balletti con e senza la pistola grazie alla protezione della Ruska Roma, Eve è pronta a prendersi il suo posto nel mondo come Kikimora, figura leggendaria del folklore slavo e assassina di punta del clan. In una delle sue missioni, però, Eve si imbatte di nuovo in quel marchio al polso, e una volta che la Direttrice si rifiuta di rivelarle cosa sa, la Kikimora imbocca il suo sentiero di vendetta, disposta persino ad incontrare il Boogeyman in persona, cioè John Wick.

Il mondo di John Wick conta quattro capitoli e una serie spin off CONTINENTAL.
Da quel banale revenge movie su di un assassino che vuole vendicare il suo cane si è passati ad una saga con tutti i segmenti che si stanno diramando anno dopo anno. E quindi tocca infine a lei fare la sua comparsa. Perchè c'era bisogno di una donna che al pari della baba yaga di John crescesse in un ambiente dove la deprivazione e il sacrificio vengono tatuati nell'animo creando la killer perfetta. Da una prima parte molto classica e formativa passiamo poi al complotto secondo cui Eve cerca di scoprire il suo passato, una sorella che muore troppo velocemente, una setta che sembra inimicata con la Ruska Roma trovando un sodalizio solo apparente e infine il confronto da tutti atteso proprio con John il quale non può accettare che un successore venga tradito dalla sua stessa famiglia d'appartenenza.
Come sempre le coreografie, le sontuose location, i combattimenti e le sparatorie sono infallibili dando spessore, ritmo e esaltazione per un film che comunque a livello di trama e sceneggiatura prova ad elevarsi rispetto alla saga ma senza poter reggere tutto il resto che sembra anni luce di distanza

Squid Game-Season 3


Titolo: Squid Game-Season 3
Regia: Hwang Dong-hyuk
Anno: 2025
Paese: Corea del Sud
Stagione: 3
Episodi: 6
Giudizio: 2/5

La terza stagione di Squid Game, ultima della serie, vede Gi-hun, alias il giocatore 456, profondamente segnato dagli eventi della seconda stagione.
La trama ruota attorno a una ribellione fallita, la morte di un amico, e un tradimento segreto.
Gi-hun, tormentato dai sensi di colpa, cerca di distruggere il sistema dall'interno, ma si ritrova a dover fare scelte difficili e dolorose. La stagione rivela il lato ancora più spietato degli uomini dietro il gioco e mette alla prova i giocatori con giochi ancora più folli e spietati. Il finale, molto discusso, vede un inaspettato cameo di Cate Blanchett, suggerendo l'espansione del gioco a livello globale

Squid Game era la risposta come già avevo scritto ad un misto tra Giochi senza frontiere e Battle Royale. Idea interessante, premesse buone e sviluppo intrigante. Almeno era quello che la prima stagione aveva promesso e mantenuto. Poi si è arrivati ad una seconda già clamorosamente più bassa come intenti, ambizioni, obbiettivi, caratterizzazioni dei personaggi, adrenalina, intrattenimento e soprattutto i giochi. Questa terza stagione a parte due prove e sfide come quella del nascondino e del salto della corda è davvero derivativa e sembra compiacere solo lo sceneggiatore e nemmeno il fan service della serie che vantava milioni di seguaci.
Quello che ci viene proposto appare piuttosto come un pretesto da parte di Netflix per prolungare forzatamente la narrazione, tornando a dinamiche già viste: giochi ripetitivi e conflitti tra giocatori. Il risultato è un racconto piatto e monotono, fin troppo prevedibile per un franchise che, negli anni precedenti, aveva saputo regalarci momenti di grande tensione. I nuovi round perdono di impatto, inseriti in un contesto che appare confuso, mentre il pubblico ormai sembra desiderare qualcosa di diverso.

venerdì 4 luglio 2025

Roundup-No way out


Titolo: Roundup-No way out
Regia: Sang-Yong Lee
Anno: 2023
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 4/5

Sette anni dopo il rastrellamento in Vietnam, Ma Seok-do si unisce a una nuova squadra per indagare su un caso di omicidio. Ben presto, scopre che questo caso riguarda il furto di una droga sintetica e inizia a scavare più a fondo... Nel frattempo, il tizio dietro a tutto questo, Joo Sung-chul, non smette di cercare guai, e i distributori di droga giapponesi, Ricky e la sua banda, vengono in Corea per unirsi al caos. Le cose stanno per sfuggire di mano...
 
La saga di Roundup che al momento vanta ben tre capitoli, una sorta di trilogia, è certamente tra le cose più belle che sono arrivate dal cinema coreano d'azione negli ultimi anni. Perchè ci sono combattimenti, inseguimenti, poliziesco, heist movie, pulp sotto certi aspetti, thriller, revenge movie, crime story, faide tra bande di paesi diversi, Corea, Giappone e Cina per questioni di droga.
Un film con un ritmo forsennato dove Ma Seok interpretato dal grandissimo Lee Jun-hyuk che sembra una sorta di Reacher che mena come Bud Spencer. Il film però a differenza del capitolo successivo ROUNDUP-PUNISHMENT si prende davvero sul serio e tutta la trama è scandita con una scrittura chirurgica che segue assiduamente ogni personaggio di ogni componente delle gang regalando caratterizzazioni e personaggi meravigliosi. La parte dell'indagine è molto ben curata senza parlare dei regolamenti di conti che fanno scontrare tradizioni di chi imbraccia katane, pistole o preferisce andare di vecchia scuola con la boxe.

Roundup-Punishment


Titolo: Roundup-Punishment
Regia: Heo Myeong Haeng
Anno: 2024
Paese: Corea del Sud
Giudizio: 3/5

Nelle Filippine un giovane programmatore informatico coreano viene ritrovato morto, in condizioni tali da far pensare a un lungo periodo di cattività e lavori forzati. Si aprono le indagini della polizia, che rivelano un racket dei casinò online che si snoda tra Corea e Filippine, gestito dalla gang di uno spietato e psicotico criminale, Baek Chang-gi, e collegato agli affari di un giovane magnate IT, Chang Dong-cheol. Il poliziotto Ma Seok-do, massiccio nel fisico e tenero di cuore, promette alla madre del ragazzo scomparso di affidare i colpevoli alla giustizia e si fa largo, a pugni e calci, nella rete criminale che conduce sino a Baek.
 
Dopo NO WAY OUT era impossibile aspettarsi di meglio. Quel film aveva raggiunto i fasti di questa bella quadrilogia d'azione con eccellenti combattimenti, ironia, azione a profusione e molto altro ancora. L'ultimo capitolo è sicuramente un prodotto confezionato molto bene ma mancano alcune di quelle sotto trame e gallerie di personaggi visti precedentemente che davano risonanza ai toni del film. Lo stesso cattivo seppur interessante non riesce a misurarsi con la cattiveria del capo del dipartimento di polizia anch'esso antagonista del capitolo precedente.
Niente di particolarmente nuovo sotto il sole, tanto che i conoscitori del franchise ritroveranno molte situazioni già visitate negli episodi precedenti, ma The Roundup: Punishment ha il merito di soddisfare le aspettative del pubblico, che si siede in sala a vedere un film di Don Lee essenzialmente per godere di una catartica scarica di pugni e di buoni sentimenti, proprio come succedeva in Italia decenni fa con Bud Spencer

Daredevil-Born Again-Season 1


Titolo: Daredevil-Born Again-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 9
Giudizio: 3/5

L'avvocato cieco Matt Murdock lotta per la giustizia mentre l'ex boss della malavita Wilson Fisk porta avanti la sua campagna come sindaco di New York City, portando allo scontro delle loro identità passate.
 
Daredevil tra le tante serie Marvel è stata tra le meno peggio regalando verosimiglianza alla storia di un super eroe molto umano e cieco passato quasi sempre in sordina e che di certo non se l'era vista bene con la saga dei DEFENDERS. Ho paura visto l'ultimo episodio che alcuni di questi potranno tornare per una battaglia tra questi anti eroi sotto certi aspetti e tutti i punitori di Fisk lasciati come guardiani di New York i quali sono riusciti a mettere a tappeto anche Frank, Punisher, Castle...a tal proposio guardate gli ester egg dopo l'ultimo episodio perchè c'è un bel colpo di scena
Born Again soprattutto all'inizio è meno action, mescola bene le carte per una spy story politica e di ambizione dove la scalata al vertice sembra l'unico modo per ottenere potere e permettere a Fisk grande co protagonista di mostrare quali sono i suoi veri intenti e obbiettivi.
L'originalità se così possiamo chiamarla, risiede nella sua capacità di fondere questioni personali lotte interne come la morte nel primo episodio di Foggy e battaglie epiche, addentrandosi al contempo negli arcani politici di New York. Il pubblico apprezzerà anche le interpretazioni sfumate di Charlie Cox e soprattutto quella di Vincent D'Onofrio, che incarnano perfettamente il duello tra giustizia e corruzione. Il titolo Born Again poi è un riferimento diretto all'arco narrativo del fumetto cult di Frank Miller, spesso acclamato come uno dei migliori della storia di Daredevil. Anche se la serie non vuole essere un vero e proprio adattamento, i fan possono aspettarsi cenni a questa leggendaria storyline.
Fin dai primi minuti, la serie ci lancia nell'azione con un inizio incisivo. Tuttavia, questa intensità fatica a essere mantenuta per tutto il primo episodio. Tuttavia, il primo episodio svolge il suo ruolo di incipit, immergendo gli spettatori nell'universo di Daredevil e gettando solide basi per i nuovi arrivati.
Dobbiamo aspettare la fine del secondo episodio per vedere una vera e propria inversione di tendenza rispetto ai primi scontri, che promettono di essere il perno centrale della stagione e di riaccendere l'interesse degli spettatori. Potere, manipolazione e corruzione sono al centro della trama. Matt Murdock combatte per difendere l'impossibile in tribunale, opponendosi al Kingpin, che è stato incastrato dalla polizia e accusato di omicidio colposo di un poliziotto sotto copertura quando stava semplicemente cercando di proteggere una persona che era stata aggredita dal poliziotto.


giovedì 26 giugno 2025

Reacher-Season 3


Titolo: Reacher-Season 3
Regia: Sam Hill
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 3
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

In una città universitaria del Maine, Reacher aiuta un ragazzo che stava per essere rapito sparando al rapitore. Nella concitazione degli eventi, Reacher spara accidentalmente a un poliziotto: si scatena un inseguimento. Il ragazzo, che si chiama Richard Beck, rivela a Reacher di essere già stato rapito in passato e che suo padre aveva pagato il riscatto solo quando i rapitori gli avevano amputato un orecchio. Richard, ancora scosso, prega Reacher di accompagnarlo a casa da suo padre, Zachary Beck. Zachary ringrazia Reacher per aver salvato il figlio ma è sospettoso nei suoi confronti. Dopo aver fatto delle indagini su di lui, Zachary offre a Reacher un lavoro ma solo se dimostra di obbedire agli ordini e di avere sangue freddo giocando alla roulette russa. Reacher accetta e viene assunto nella sicurezza. Un flashback mostra che Reacher in realtà lavora sotto copertura per Susan Duffy, una agente della DEA che lo ha reclutato per trovare una sua agente sotto copertura scomparsa, Teresa Daniels: il tentato rapimento è stata un messinscena organizzata con Susan e i suoi colleghi Villanueva ed Eliot. Durante la prima notte in casa Beck, Reacher riesce a scoprire un nascondiglio sotterraneo, ora vuoto, dove trova traccia del passaggio di Teresa.
 
Reacher potrebbe non finire mai. Devo ammettere che pur non aumentando mai la posta in gioco riesce ad essere un thriller giallo action militare abbastanza interessante con indagini, complotti, nemici agguerriti, complici e tradimenti il tutto mescolato perlomeno con una mano dietro che sembra saper fare il suo lavoro Scott Sullivan.
Ancora una volta passato e presente del protagonista si incontrano per una storia che fa luce sui demoni interiori, mentre risulta decisivo per la risoluzione il rapporto tra genitori e figli. L'obiettivo rimane quello di sventare quante più associazioni illegali e cospirazioni possibili, soprattutto risalendo sempre più in alto nella catena di comando criminale. Le coreografie delle sequenze action rimangono il piatto forte del serial, a partire dalla scena iniziale al cardiopalma per poi proseguire con alcune trovate che mantengono gli spettatori sul filo del rasoio per il destino dei personaggi, o nei confronti di Jack di essere scoperto. Rispetto al secondo ciclo che riproponeva la vecchia squadra nell'esercito del nostro eroe mostrandone un aspetto maggiormente umano, e una storia più corale, qui torniamo all'idea della solitudine in cui vive il personaggio titolare per scelta propria (con tanto di strizzata d'occhio al mitico spazzolino che si porta sempre dietro come unico bene prezioso). Questo permette allo show di proporre nuovi personaggi e una nuova missione.

Thunderbolts


Titolo: Thunderbolts
Regia: Jake Schreier
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Yelena Belova, addestrata nel brutale programma della Stanza Rossa per diventare una Vedova, vive ormai in uno stato di profonda apatia. Continua a svolgere i lavori per cui è stata preparata - operazioni clandestine per conto di Valentina Allegra de Fontaine - ma senza vera convinzione. Dopo una visita al suo padre putativo, Alexei Shostakov (alias Red Guardian), decide di portare a termine un'ultima missione prima di dedicarsi a un incarico più tranquillo. Tuttavia, in questa operazione finisce in trappola, insieme ad altri agenti: Ghost, Taskmaster e John Walker. Mentre si scontrano tra loro, i quattro si rendono conto di non essere soli. Nel complesso in cui sono stati inviati si trova anche Bob, un uomo affetto da amnesia che sembra incapace di ricordare il motivo per cui è lì o come uscirne. A prima vista non appare come un pericoloso agente, ma quando tocca gli altri, questi rivivono le visioni dei momenti più traumatici delle loro vite.
 
Thunderbolts continua la sfortunata serie di film Marvel che almeno ci provano ma senza riuscirci. E questi dovrebbero essere i nuovi Avengers? Anti eroi che diventano paladini sottomettendo l'avversario visto che The Void è imbattibile. Ma la parte più bassa del film è proprio al di là di scegliere un antagonista che è il Superman della Marvel è stato quello di scomodare la psicologia andando a cercare di liberare Bob dai suoi demoni entrando nelle stanze dei suoi ricordi. Alcune scene sono del tutto pacchiane come i nostri che cercano di fuggire da pentole, cavi, posate e muri che vogliono fermare la loro corsa per liberare sempre Bob.
L'unica scena davvero decente è quando i nostri provano a sfidare corpo a corpo Sentry

mercoledì 25 giugno 2025

Misteri dal profondo


Titolo: Misteri dal profondo
Regia: Scott Derrickson
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Levi e Drasa sono due agenti altamente addestrati a cui è affidato il compito di sorvegliare da due torrioni opposti una gola funestata da nemici invisibili e sconosciuti, ma letali. Una missione da portare a termine ad ogni costo, tra scoperte aberranti, mostruose e politicamente compromettenti. Nel frattempo i due infrangeranno la regola del divieto assoluto di qualsivoglia contatto e finiranno per conoscersi e persino innamorarsi.
 
Misteri dal profondo aveva davvero un enorme potenziale. E fin quando non ci fa scoprire questi misteri volutamente sepolti il film per assurdo mostra una storia d'amore atipica e divertente divisa tra due muraglie che porta i nostri due a improvvisare momenti divertenti ed esilaranti. Poi quando le nostre creature cominciano a salire il muro e i nostri ci finiscono dentro sembra tutto così artificiale e rarefatto, dove la cg si impossessa delle creature e dove diverse scelte appaiono quantomeno discutibili come anche questa sorta di mistero complottista per nascondere i risultati di alcuni esperimenti andati a male del governo. Derrickson sa restituire solo in parte sullo schermo, tra esplosioni clamorose e battaglioni mutanti, piante rampicanti soffocanti e voli pindarici nella gola, un film fantasy, horror e d'azione che però appena si spinge oltre mostra le stesse lacune del regista che trova la sua piena coerenza quando gira film d'interni come alcuni horror davvero interessanti EXORCISM OF EMILY ROSE, SINISTER e BLACK PHONE

Accountant 2


Titolo: Accountant 2
Regia: Gavin O'Connor
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Sono passati nove anni da quando il Dipartimento del Tesoro ha smantellato, con l'aiuto del Contabile, la Living Robotics. Raymond King, l'ex-direttore dell'ufficio per la lotta ai crimini finanziari, ha lasciato il suo posto alla prescelta Marybeth Medina, ora l'unica a ricevere informazioni sul mondo criminale da parte di Christian Wolff, alias il Contabile. King, che ha aperto un'agenzia di investigazioni private, si ritrova però invischiato in un caso più grande di lui, caso per il quale viene ucciso. Tocca a Medina scoprire cosa è davvero successo, ma ancora una volta avrà bisogno dell'aiuto del Contabile.
 
Quanto può incidere in un film la presenza di un attore? Chiedetelo a Jon Bernthal.
La sua performance è stata da sempre sopra le righe, la sua postura, il suo fisic du role e in questo caso la complicità con un Ben Affleck in un ruolo molto più compatto e da contabile.
Il film è un concentrato d'azione, spaccone, tamarro per molti versi, dove i nostri alla fine decidono di fare di testa loro sbaragliando un clan che si occupa di traffici di bambini.
C'è un rapporto malsano tra due fratelli che apparentemente sembrerebbero non sopportarsi ma al primo accenno di difficoltà ognuno sacrificherebbe se stesso per l'altro. C'è una difficile dinamica di rapporti con i superiori, due outsider che sembrano seguire un loro codice d'onore ben preciso e che li porterà a mettersi in gioco e sfidare un cartello e tutti quelli che sono dietro

A working man


Titolo: A working man
Regia: David Ayer
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Levon Cade, vedove e padre di una ragazzina, lavora come operaio edile e nasconde la sua identità di ex Royal Marine e agente speciale antiterrorismo. Almeno finché non viene rapita Jenny, la figlia del suo capo, da malviventi affiliati alla mafia russa. Levon decide di rimettersi in azione e comincia a collezionare cadaveri sul suo cammino, pur di tenere fede alla promessa fatta: riportare Jenny sana e salva tra le braccia dei suoi cari.
 
Ayer era partito pure bene prima di finire dentro le spirali di un certo tipo di azione reazionario e fracassone. HARSCH TIMES, END OF WATCH, FURY, lasciavano ben sperare ma poi sono arrivate puntualmente le vaccate dove nell'ultima fase sembra esserci un sodalizio con Jason.
Ora il film non so chi l'abbia scritto e non voglio nemmeno andarlo a vedere. Ma è scritto male, come di qualcuno che parte con il solito leitmotiv che spinge un vecchio soldato a fare un patto per liberare la figlia rapita dei suoi datori di lavoro (il che ha già qualcosa di incomprensibile dal momento che questi sono messicani e quindi tutto vuole essere politically correct) e allora lui parte alla ricerca. Il problema comincia con il secondo atto dove Jason si fa prendere la mano e comincia un'indagine parallela per scovare chi sta sopra tutta la questione dei rapimenti e si và da banchieri corrotti, mafia russa, delinquenti di ogni sorta, ex militari. Jason comincia delle trattative losche che non portano neanche a segno e la povera messicana (fortissima nel corpo a corpo e cazzuta nonchè in grado di staccare un pezzo di faccia a morsi) sarà costretta niente di meno che a liberarsi da sola.
Alcune scene sono così trash e deliranti da meritare una menzione speciale come i due killer mandati a stanare Jason e la scena in cui va a riprendersi la figlia dal cognato in una villa con le musiche di Danny Elfman e una scena che sembra rubata da un film di Tim Burton

Demon City (2025)


Titolo: Demon City (2025)
Regia: Seiji Tanaka
Anno: 2025
Paese: Giappone
Giudizio: 3/5

Incastrato per l'omicidio della sua stessa famiglia e creduto morto da tutti, un ex sicario professionista non si fermerà davanti a nulla pur di vendicarsi dei demoni mascherati che hanno preso il controllo della sua città.
 
Una volta un film del genere lo avrebbero messo nelle mani del maestro Mike Takashi e forse ne sarebbe uscito un mix tra AGITATOR e DEAD OR ALIVE. Ora questo prodotto Netflix ha tutti gli ingredienti per fare bene diventanto un thriller che mischia azione, poliziesco, yakuza, noir, revenge movie e insomma tutti quegli elementi squisitamente di genere.
Il risultato per assurdo seppur interessante sembra mancare di qualcosa che lasci davvero il segno. Cerca di districarsi di alcuni nodi difficili da sbrogliare ma su cui la scrittura in un qualche modo decide di affrontare i suoi difetti tradendo forse alcuni azzardi che avrebbero regalato più colpi di scena al film.

G20


Titolo: G20
Regia: Patricia Riggen
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Il film segue la storia del Presidente degli Stati Uniti Danielle Sutton, che diventa l'obiettivo numero uno dopo che il vertice del G20 finisce sotto assedio. Sfuggita alla cattura da parte dei suoi aggressori, Sutton dovrà superare in astuzia il nemico per proteggere la sua famiglia, difendere il suo Paese e salvaguardare gli altri leader mondiali.

Non ci è riuscita Kamala Harris nella realtà e così tocca a Viola Davis nella finzione essere la prima donna nera a diventare Presidente degli Stati Uniti d'America. Anche se in questo caso il suo personaggio di "democratico" ha ben poco, incarnando invece una figura che probabilmente sarà molto più apprezzata dagli elettori del rivale Donald Trump e di altri repubblicani che si sono seduti in passato nello Studio Ovale. Il film uscito su Prime è un prodotto purtroppo pacchiano e fuori tempo massimo con i soliti clichè e luoghi comuni dove non si riesce nemmeno a far funzionare Anthony Starr come villain ed è tutto detto. Due ore all'insegna di un intrattenimento fine a se stesso, anche troppo. Lei è eccessivamente fastidiosa ma il nucleo familiare con la figlia nerd e il marito tutto baci e abbracci sembra una farsa uscita da un volumetto harmony e travestito da film d'azione con i buoni sentimenti e mai una vera prova di coraggio o di critica al governo.