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lunedì 24 marzo 2025

Mickey 17


Titolo: Mickey 17
Regia: Boong Joon-Ho
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nel 2054, la mancanza di opportunità sulla Terra spinge le masse al pellegrinaggio interstellare, che inevitabilmente vuol dire sfruttamento da parte di potenti demagoghi al comando di queste spedizioni. Uno di loro è Kenneth Marshall, politico fallito in cerca di una nuova era per l'umanità su un pianeta inospitale abitato da strane creature. Per sfuggire a dei pericolosi usurai, Mickey Barnes accetta di imbarcarsi sull'astronave firmando un contratto da expendable, tuttofare destinati a morire ripetutamente grazie a una tecnologia che consente di "ristampare" un corpo all'infinito mantenendone la coscienza.
Boong Joon-Ho ha una lunga serie di film uno più bello dell'altro anche se possiamo dividere la sua filmografia in due stadi diversi, uno davvero notevole mentre l'altro interessante.

Mickey 17 fa parte del secondo stadio assieme a OKJA, mentre tutto il resto della sua filmografia PARASITE, SNOWPIERCER, HOST, MADRE, MEMORIES OF A MURDER e CANE CHE ABBAIA NON MORDE appartengono tutti alla prima. Forse la coproduzione americana in questo qualcosa ha aggiunto e già si intravedeva per SNOWPIERCER dove forse l'integrazione perfetta di tanti ruoli, etnie e spunti narrativi più che originali coincidevano alla perfezione ma si annusava il rischio che soprattutto sulla scifi e sul fantasy l'autore potesse perdersi qualcosa per strada.
La Terra fa schifo e tra tempeste di sabbia, omicidi e debiti si cerca di scappare dove si può anche a costo di abbracciare qualsiasi scherzo del destino. Mickey 17 mostra e racconta moltissimo, sceglie come sempre tanti sentieri e generi cinematografici che riesce a mischiarsi in un cocktail interessante ma mai squisito. Le morti di Mickey, il sentimento di solitudine e isolamento, la storia d'amore, tutto ciò che l'autore confeziona e crea nel primo tempo sull'astronave è sicuramente la parte più interessante drammaticamente ed eticamente con degli intenti distopici notevoli.
Poi da quando conosciamo questo strano pianeta immerso nei ghiacci, i suoi abitanti alieni che sembrano una via di mezzo tra creature dello studio Ghibli e mostri dell'orrore cosmico lovecraftiano con quei tentacoli il film prende una piega che sembra correre troppo veloce.
La corsa alle armi, il sacrificio del cucciolo e la battaglia finale gridano un eccesso di esagerazione per cui il film diventa un blockbusterone a tratti troppo infarcito di elementi perdendo quella grazia che è un marchio di fabbrica delle opere di Boong

Signore degli anelli-La guerra dei Rohirrim


Titolo: Signore degli anelli-La guerra dei Rohirrim
Regia: Kenji Kamiyama
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Le cronache della Terra di Mezzo sono affollate di epiche battaglie ed eroi leggendari, ma ci sono anche gesta meno conosciute raccontate di notte attorno ad un fuoco. Una di queste storie la ricorda Éowyn, la guerriera capace di abbattere il Re Stregone durante la Battaglia ai Campi del Pelennor, e si svolge quasi duecento anni prima della Guerra dell'Anello: Helm Mandimartello governa su Rohan, affiancato dai figli Hama, Haleth e Hera, come dal nipote Fréaláf; un giorno, durante un consiglio del regno, si presenta Freca, ricco possidente appartenente alla stirpe dei dunlandiani, chiedendo la mano di Hera per suo figlio Wulf; Helm rifiuta l'offerta, e nello scontro che ne segue uccide con un solo pugno Freca, scatenando l'ira di Wulf che giura vendetta.
 
Potremmo quasi definirlo un grimdark questo capitolo d'animazione di Kamiyama davvero appassionato al progetto tale da renderlo una costola di tutta la saga del ciclo tolkeniano.
In più di due ore abbiamo assalti, guerre, tradimenti, rese dei conti, drammi familiari, duelli all'ultimo sangue e molto altro ancora che seppur a tratti in maniera rocambolesca riescono a dare vita ad una storia epica dove abbiamo tanti personaggi interessanti che come per GOT o la saga di Abercrombie non conviene affezionarsi a nessuno perchè manco a farlo apposta quasi tutti moriranno. Compaiono anche degli orchi e da quello che nel finale diventa il personaggio di Helm, il re che si trasforma in una sorta di demone impossibile da battere in una scena epica che sembra presa dalla mitologia norrena e che riesce ad essere enfatizzata a dovere

Witcher-Sirene degli abissi


Titolo: Witcher-Sirene degli abissi
Regia: Kang Hei Chul
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Potrebbe scoppiare una guerra ma l'amore tra un principe e una sirena lo impedisce. Riuscirà Geralt di Rivia a evitare il conflitto prima che sia troppo tardi?
 
Nel precedente WITCHER-NIGHTMARE OF THE WOLF era diretto da Kwan II Han qui abbiamo invece Kang Hei Chul. Potrebbe voler dire qualcosa...Witcher è un soggetto interessante, quell'eroe norreno di cui non ho ancora visto la serie che potrebbe essere associato a Beowulf oppure Slaine o molti altri di quel pantheon mitologico. L'atmosfera è sempre cupa e medievale, ci sono mostri, creature, maghi, stregoni. Insomma un contesto fantasy dove riesce a dimorare l'horror con combattimenti epici e la scelta di non lesinare con il sangue. In questo caso le sirene, quegli esseri spesso taciuti o mostrati dalla letteratura e dai film come creature leggiadre e positive quando invece spesso e volentieri hanno saputo rappresentare totalmente il contrario grazie proprio ad altri film e ad altra letteratura basti pensare anche solo all'Odissea di Omero.
Il risultato è un prodotto che si incastra alla perfezione all'interno dell'universo multimediale di The Witcher: gli amanti dei libri troveranno una storia che era stata tagliata dalla serie TV, anche se ritoccata, quelli dei videogame hanno il "loro" Geralt, mentre coloro che hanno visto solo la serie TV possono godersi una nuova avventura in quell'universo in compagnia del Ranuncolo che conoscono e con Yen sullo sfondo.

venerdì 28 febbraio 2025

World of Kanako


Titolo: World of Kanako
Regia: Testuya Nagashima
Anno: 2014
Paese: Giappone
Giudizio: 4/5

Quando una bella studentessa del liceo scompare, la madre chiede all'ex marito Akikazu - un ex poliziotto alla deriva e un irresponsabile - di trovare la figlia. Si imbarca in una disperata ricerca, nella speranza di riunire la sua famiglia con ogni mezzo necessario. Ma, mentre la sua indagine procede, Akikazu inizia a scoprire l'oscurità che si cela dietro l'impeccabile facciata di sua figlia. Indizio dopo indizio, rivelazione dopo rivelazione, inizia una discesa nell'infernale mondo sotterraneo della vita segreta di Kanako...
 
Ogni volta è sempre interessante mostrare la discesa all'inferno. Ovunque avviene se messa in buone mani come in questo caso il risultato non può che essere appagante sotto tutti gli aspetti. Attori sontuosi, storia quanto mai drammatica ma capace di affrontare una molteplicità di tematiche contemporanee in maniera disarmante con uno stile molto dinamico che sembra riprendere gli stilemi di Miike Takashi, Sion Sono e molti altri scegliendo uno stile e un ritmo frenetico accellerando i frame, tanta mdp a mano, squarci di luoghi e volti, gang criminali, massacri senza senso, violenze domestiche, stupri, cyber bullismo e molto altro ancora in ambientazioni cupissime e dando conferma che quando il Giappone vuole fare sul serio ci sono pochissimi rivali del cinema contemporaneo. World of Kanako non è un film semplice, ha tutta l'aria di essere un trip lisergico che come Akikazu sembra andato a male e sempre sul punto di poter commettere qualcosa di sgradito. Il protagonista è sempre Agitator, fuma, beve, mangia in maniera compulsiva, picchia e viene picchiato e suda costantemente in una Tokio che sembra davvero un piccolo inferno


Castlevania Nocturne-Season 2


Titolo: Castlevania Nocturne-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Mentre la rivoluzione travolge la Francia, Richter Belmont lotta per difendere l'eredità della famiglia e per impedire l'ascesa di una spietata vampira assetata di potere.
 
La seconda stagione di Castelvania dopo la delusione cocente della serie di CASTLEVANIA del 2018 non poteva realizzarsi meglio di così. Contesto storico degno di nota e reso in maniera soddisfacente apportando anche personaggi storici come Robespierre ma soprattutto Erzsebet Bathory personaggio poco conosciuto ma con una storia quasi inverosimile. I personaggi sono ottimamente caratterizzati dalla parentesi iniziale in Egitto con Alucard a Richter che diventa a tutti gli effetti l'eroe principale ben affiancato da maghe di ogni tipo e componenti della famiglia Belmont.
Sembra in parte Berserk con tutta la galleria di demoni infernali, il sodalizio con la chiesa, dove tutto sembra corrotto e ci sono bagni di sangue in quasi ogni episodio. L'animazione poi è perfettamente bilanciata e il ritmo come non succedeva nella serie precedente è molto alto senza lasciare mai momenti di noia e incompiutezza. Se già i primi episodi sono interessanti nel finale si avrà una vera guerra tra vampiri, divinità, creature infernali, esercito e il nostro manipolo di protagonisti.


Security


Titolo: Security
Regia: Alain DesRochers 
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Eduardo 'Eddie' Deacon è un ex veterano dei servizi speciali disoccupato. Dopo un periodo di sconforto viene assunto come guardia di sicurezza di un centro commerciale in un quartiere poco sicuro della città. Durante la sua prima sera di lavoro, apre le porte a una giovane ragazza, scappata da un convoglio di polizia che la stava portando come testimone a un processo. Sembra tutto sotto controllo ma Eduardo scoprirà presto che, a seguire la bambina, c'è Charlie, uno psicopatico.

Security è un roboante film d'azione che vede Banderas e Kinsley scontrarsi in un centro commerciale. Un film asserragliato dove dopo l'incidente scatenante, quel magnifico siparietto tra l'entrata e l'uscita dove conosciamo Charlie e il perchè vuole a tutti i costi una bambina, emerge una vicenda che diventerà sempre più esplosiva dove un gruppo di guardie di sicurezza dovranno vedersela con dei contractors disposti a tutto. Sinceramente non gli avrei dato una lira quando invece è un action movie convincente con un ritmo adrenalinico

Uno Rosso


Titolo: Uno Rosso
Regia: Jake Kasdan
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Babbo Natale - nome in codice: Uno Rosso - viene rapito da un commando nel suo mondo nascosto sotto una cupola al Polo Nord. La sua guardia del corpo e capo della sicurezza, per liberarlo e per salvare il Natale ormai alle porte, si dovrà alleare con un super hacker che potrebbe conoscere l'identità di chi ha organizzato il rapimento e quindi del luogo in cui si trova Babbo Natale.
 
Uno rosso è quel film che sai cosa ti darà e come lo farà. Un divertissement superficiale ma divertente in grado di sputare cg a gogò, mostrare mostri, trasformazioni, mezzi usciti dai videogiochi, una visione plastica e ludica di un giocattolone roboante e insignificante che alla fine deve restituire al suo pubblico una sola frase...credere nel Natale. Da questo punto di vista potrebbe quasi sembrare la solita manfrina è lo è contando che ci hanno buttato tantissimi milioni e già dal cast sembra proprio un pacchetto pensato più nella sua forma che ovviamente nel contenuto.
Ci sono streghe, Krampus, pupazzi di neve, modellini di macchine che lievitano prendendo forma, nanetti e orsi polari, il Babbo e i suoi fedeli e un Chris Evans mai così propenso a tirarsela dall'inizio alla fine del film. Alla fine nonostante sia una vaccata a me sinceramente non è dispiaciuto. Certo avrei preferito vederlo con i miei nipoti ma alla fine resta un'operazione con il semplice scopo di intrattenere, mettere insieme tecnologia e modernità con tutto quello che sappiamo del Natale e del suo folklore, sbagliando ogni scelta ma risultando perlomeno guardabile

Werevolves (2024)


Titolo: Werevolves (2024)
Regia: Steven C.Miller
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Due scienziati cercano di fermare una mutazione che trasforma le persone in lupi mannari dopo essere state toccate da una superluna l'anno prima.
 
Speravo almeno di divertirmi ma il film oltre ad essere sorprendentemente trash e mal girato ha pure delle ambizioni mica da ridere. Cioè l'assunto non era nemmeno male e qualcuno deve aver usato della materia celebrale facendo muovere qualche neurone perchè l'idea della superluna che ha mandato a puttane il pianeta francamente è l'unico aspetto che poteva salvarsi o che potesse dare margini per scrivere qualcosa di decente. Invece il film è un book fotografico di Frank Grillo e del suo fisico pazzesco che sembra già così potersi confrontare con questi enormi lupi mannari fatti davvero male in un film confuso dove alla fine tutto è riconducibile a Frank che deve salvare la cognata e la bambina. Il governo in quelle sedi sempre molto americane e fatte con lo stampino tra tutte le menti all'interno non si rende conto che si stanno suicidando in un esperimento dove con questa sorta di siero si cerca di sconfiggere la licantropia. Un film disordinato dove anche le scene d'azione che potevano almeno divertire hanno l'effetto opposto rivelandosi caotiche e disordinate ma soprattutto scombinate seguendo delle logiche che probabilmente come gli effetti della superluna hanno minato quanto di buono Miller sperasse di fare

Captain America-Brave New World


Titolo: Captain America-Brave New World
Regia: Julius Onah
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

L'ex Generale Thaddeus "Thunderbolt" Ross è divenuto presidente degli Stati Uniti con una campagna elettorale all'insegna dell'unità del Paese e la sua collaborazione con il nuovo Capitan America sembra migliorare di giorno in giorno. Dopo una missione completata con successo contro i Mercenari dei Serpenti, Sam Wilson viene infatti invitato alla Casa Bianca, accompagnato dal nuovo Falcon, Joaquin Torres, e dal Capitan America dimenticato della Guerra di Corea, vittima per decenni di esperimenti governativi: Isaiah Bradley.

Quando un film della Marvel arriva ad annoiare lo spettatore qualcosa è andato storto. Qualcosa stava già andando storto a negli ultimi anni dopo gli ultimi Avengers a parte qualche piccola parentesi. La saga di Captain America era tra le poche saghe decenti e questo film purtroppo ha ammazzato quel poco che rimaneva. E non sto parlando solo per la scelta di mettere Anthony Mackie, attore che detesto, come nuovo Cap ma perchè è un film sterile dove si parla degli orrori della guerra come se si stesse raccontando una fiaba ad un bambino. C'è la lotta per le disuguaglianze sociali dove Isaiah è il classico nero che viene condannato a morte per un complotto di un nemico che a sua volta è vittima dei complotti del governo. A capo di tutto ciò c'è un nuovo presidente degli Usa che ha tanti fantasmi nell'armadio e un problemino a gestire la rabbia che lo renderà il Red Hulk in un passaggio che tutti attendevano ma che di fatto è brevissimo e senza senso contando che Hulk spacca ma non abbastanza prendendole da un animo senza garra

Tulsa King-Season 2


Titolo: Tulsa King-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 10
Giudizio: 2/5

Con le minacce incombenti della mafia di Kansas City e di un potente uomo d'affari locale, Dwight deve lottare per tenere al sicuro la sua famiglia e il suo gruppo e allo stesso tempo occuparsi di tutti i suoi affari. Inoltre, ha ancora delle questioni in sospeso a New York da risolvere
 
Tulsa King procede a testa bassa una saga che potrebbe durare all'infinito visto che in due stagioni sembra davvero succedere ben poco. Dwight Manfredi alla fine della prima stagione veniva preso da alcuni agenti segreti e portato in carcere per la denuncia fatta da Stacy per i conti in nero. Da qui il nulla nel senso che ritroviamo i suoi soci che a parte Mitch, uno sprecatissimo Garrett Hedlund, non fanno altro che dare fiato a dialoghi scialbi dove tutti pensano al proprio interesse nel voler far lievitare gli investimenti e le partnership (quella sulle pale energetiche in carcere diventa quasi ridicola). Forse l'unica eccezione potevano farla i nemici visto l'espandersi dei confini di Dwain. Frank Grillo è la new entry come Bill Bevilacqua di quelli che stanno sulle colline come spesso vengono definiti i bifolchi mentre l'altro è il boss locale Carl Tresher. Ci saranno in totale due scazzottate in dieci episodi, qualche sparatoria ma nessuna meritevole se non il twist finale dove vede Bill fare un insolito accordo con Dwight sbarazzandosi di un malavitoso locale. Ho quasi paura in cosa possiamo imbatterci nella terza stagione...

Borderlands (2024)


Titolo: Borderlands (2024)
Regia: Eli Roth
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

L'intero universo sembra convergere su Pandora - corporazioni intergalattiche in competizione tra di loro, formazioni paramilitari, orde di cavatori, fuorilegge e criminali. Sono tutti lì per la Cripta, misterioso e leggendario luogo costruito dagli Eridiani, una razza aliena oramai estinta capace eoni fa di solcare il cosmo grazie alla loro tecnologia semidivina. Chi trova la Cripta ha accesso al potere degli Eridiani, così Pandora a causa dell'incessante ricerca è diventata una landa desolata sfregiata da deserti, radiazioni e mostri. È qui che un giorno arriva Lilith, cacciatrice di taglie suo malgrado al soldo di Atlas, despota dell'omonima corporation, deciso a ritrovare la figlia Tiny Tina scomparsa poco prima e diretta proprio su Pandora...
 
Borderlands è un vero bordello incasinato con tanti elementi sfruttati ahimè molto male. La sequenza migliore è forse la prima quella in cui Claire Blanchett descrive la società e il mondo post apocalittico semi steampunk in cui ci troviamo. Da lì in avanti sembra davvero il cugino storpio di FALLOUT dove almeno lì la violenza in un mondo allo sbando c'era e non era insabbiata.
Qui è tutto edulcorato, la squadra di anti eroi è detestabile e l'azione è da manuale con combattimenti corpo a corpo visti e sentiti in ogni forma e ogni dove senza provare minimamente a tirare fuori qualcosa di nuovo od originale.

giovedì 30 gennaio 2025

Bad Guy-Season 2


Titolo: Bad Guy-Season 2
Regia: Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi.
Anno: 2024
Paese: Italia
Stagione: 2
Episodi: 6
Giudizio: 4/5

L'archivio del boss latitante Suro, un prezioso scrigno di intercettazioni che svela legami compromettenti tra mafia e Stato, domina la scena nella seconda stagione di The Bad Guy. Questo strumento di potere, desiderato e temuto in egual misura, si trasforma in un catalizzatore di tensioni, avvicinando i protagonisti a un punto di non ritorno. L'archivio è una bomba a orologeria, pronta a esplodere e a ridefinire ogni equilibrio.
 
Bad Guy è stata una sorpresa nel nostro panorama seriale italiano con un prodotto difficile da definire che unisce e mixa così bene i generi da renderlo un concentrato di potenziale esplosivo.
Riscrivere di mafia ma in maniera originale, innovativa, al passo con i tempi a differenza di altre serie più restie a mantenere quei crismi classici. Bad Guy propone soluzioni nuove, personaggi memorabili, scontri tra stato e giustizia, casta e unioni con la mafia, corruzzione praticamente in tutti i reparti e alcune innovazioni con dei personaggi che non si sono mai visti. E' il ritmo e il continuo evolversi della vicenda a fare da padrone in questa nuova stagione. Verrebbe solo da dire che ne vorremmo di più perchè sei episodi non bastano. Lo Cascio ormai ha indossato un personaggio indimenticabile dimostrando che cosa è il talento e la classe in grado di dare sentimenti ed emozioni esprimendo il dolore ma anche la rabbia e la crudeltà. Sugli altri c'è poco da dire. La sorella di Nino dimostra di cosa vuol dire avere le palle in polizia e mantenere ancora saldi i valori. Testanuda, il nuovo ingresso, è un perfetto ibrido di follia pura e istinto da killer e dall'altra un'insolita maniera di affrontare la vita. Teresa Suro è quella fragilità psicopatica che esce di testa quando da piccola uccide per sbaglio la madre e tutto il resto del cast dove compare anche Aldo e un convincentissimo Mariano Suro e l'agente Costardello. Finale devastante per colpi di scena, violenza, reazioni e nuove alleanze che porteranno ad una terza stagione che vorremmo avere già

DanDaDan-Season 1


Titolo: DanDaDan-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

Momo Ayase è una liceale bizzarra: vive con la nonna medium che ha l’aspetto di una ventenne, adora gli uomini all’antica come il suo nume tutelare, ed è convinta che i fantasmi esistano ma gli extraterrestri no. L’esatto opposto di un suo compagno di scuola piuttosto nerd, timido e riservato, bullizzato da tutti e miniera inesauribile di informazioni sugli alieni. I due fanno amicizia e si mettono alla prova: lei andrà in un ospedale dove in passato sono stati avvistati degli UFO, lui in un tunnel abbandonato teatro di apparizioni ultraterrene. Entrambi proveranno sulla loro pelle che alieni e fantasmi esistono, e dovranno fare squadra per evitare possessioni demoniache e incontri ravvicinati… di un certo tipo. L’intesa tra i due non è così casuale: il timido compagno nerd all’antica di Momo si chiama… Ken Takakura.
 
DanDaDan di cui non sapevo nulla circa il manga e la trama mi ha stupito fortemente per tutta una serie di motivi dalla sboccataggine, al non avere assolutamente freni inibitori, ha mostrare quanto sanno essere delle merde gli studenti d'oggi, ha come può essere pericoloso sottovalutare il folklore culturale del proprio paese e ad aver saputo mischiare azione, horror, body horror, mostri, alieni, trasformazioni, magia nera, esoterismo e tanto altro ancora. In più con una padronanza e velocità di ritmo e con dialoghi frenetici e calzanti che rendono tutta la visione un trip lisergico come non capita spesso anzi sta diventando sempre più raro.
DanDaDan è un titolo perfetto, onomatopeico, per riassumere l’idea di frastuono, confusione, accumulazione visiva e narrativa che si infrange sullo spettatore. Un frastuono anarchico che accompagna Momo e Ken attraverso i generi, dall’horror alla fantascienza, passando per il demenziale e il romanzo di formazione sentimentale tanto caro ai lettori degli shonen manga.

Day of the Jackal-Season 1


Titolo: Day of the Jackal-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 4/5

"The Jackal", un assassino camaleontico e letale, viene incaricato di eliminare un magnate della tecnologia il cui software rischia di svelare segreti compromettenti per le élite mondiali. Con meticolosa precisione, il killer si sposta in varie nazioni europee, usando travestimenti e strategie letali per sfuggire a ogni controllo. Sulle sue tracce c'è l'agente dell'MI6 Bianca, determinata a catturarlo a ogni costo. Mentre lo sciacallo conduce una doppia vita, diviso tra le sue missioni e la famiglia, i due protagonisti si scontrano in una pericolosa caccia fatta di inganni e scelte morali, in cui il confine tra giustizia e violenza diventa sempre più sottile.
 
The Jackal del '97 mostrava uno spietato assassino interpretato da Bruce Willis con Richard Gere a dargli la caccia. Qui il contesto è leggermente diverso, più dettagliato, interesante ma non solo per essere una serie ma perchè contestualizza l'orrore della guerra che può portare a diventare ciò che non si vorrebbe. C'è un'identità nascosta ai propri cari, un intrigo internazionale, un personaggio che sembra una sorta di Elon Musk che vuole impartire una dura lezione ai ricchi e per questo deve essere fermato. C'è un'agente dell'MI6 con dei valori troppo nobili per fare il suo lavoro e infine Eddie Redmayne un attore che non aveva ancora dato una prova come "antagonista" mostrando la stoffa dell'attore che precedentemente non aveva ancora dimostrato.
Day of the Jackal spazia ovunque, ha tantissime e diversissime location, poche sotto trame, co protagonisti ben caratterizzati e numerosi colpi di scena i quali arrivano perlopiù nel finale dando sfumature inaspettate e alcuni climax belli tosti

Brother (2024)


Titolo: Brother (2024)
Regia: Max Barbakow
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

La storia di un ex criminale il cui tentativo di rigare dritto entra in crisi quando è costretto a riunirsi con il fratello gemello, che metterà a dura prova la sua sanità mentale, in un viaggio on the road attraverso l’America allo scopo di compiere il grande colpo della loro vita. Tentando di schivare pallottole, eludere la legge e sfuggire a una madre ingombrante lungo il percorso, i due dovranno provare a ricucire il proprio legame familiare, prima di finire per uccidersi a vicenda.
 
Brother è una commedia action spassosissima tenuta in piedi da tante idee divertenti ma soprattutto da una bella complicità tra due attori che non hanno bisogno di presentazioni perchè sono tra i migliori in circolazione. I film sulle famiglie disfunzionali in America ormai potrebbero essere incasellate come un genere a parte ma in questo caso c'è davvero tanto ritmo e ironia drammatica condita da toni grotteschi. Cioè sì c'è anche il dramma ma non se ne parla troppo, non ci sono quei lunghi dialoghi paternalistici e morali dove bisogna fermare il tempo per dire "guarda siamo costretti a inserire questa parte perchè in Usa si fa così", qui no Barbakow sconvolge tutto e i tempi comici e l'intesa tra Brolin e Dinklage è puro godimento e anche loro sembrano divertirsi moltissimo

Carry On


Titolo: Carry On
Regia: Jaume Collett-Serra
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un giovane agente della TSA cerca di battere in astuzia un misterioso passeggero che l'ha ricattato per introdurre un pericoloso pacchetto su un volo la vigilia di Natale.
 
Carry On è un modestissimo thriller diretto da un mestierante dell'action commerciale americano.
Un film che tutto sommato riesce ad essere uno scalino superiore alle altre opere del regista se non altro per uno script banale ma non troppo e una galleria di attori in parte dove Bateman sicuramente fa la differenza. Un film quasi tutto girato in aeroporto, con un ritmo frenetico, un misterioso virus, intrighi internazionali, la voglia di avere uno scatto di livello e infine l'essere preso di mira dai killer di turno per il loro piano diabolico. Carry On si lascia vedere bene, ha pochi momenti lenti quasi tutti legati al legame di coppia tra Ethan e Nora che a tratti sono davvero stucchevoli

Armor


Titolo: Armor
Regia: Justin Routt
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un padre e un figlio che lavorano come guardie di sicurezza per un'azienda di camion blindati incontrano una squadra di potenziali rapinatori mentre si trovano su un ponte. Rimangono intrappolati e devono escogitare un piano per fuggire e garantire la propria sopravvivenza.

Armor è un heist movie che ci propone Stallone in versione capo di una gang che vuole colpire un furgone blindato. Sono solo loro. Sul ponte non comparirà nessun'altro con padre e figlio costretti a rimanere intrappolati e cercare di fare un lungo lavoro di negoziazione che porterà allo scontro finale. Un film semplice e basilare che non dice nulla di nuovo ma si lascia vedere contando che alcune scelte non sono affatto stupide e un ritrovato Jason Patrick tiene quasi da solo tutto il film. Finale purtroppo abbastanza scontato con Sly che dimostra ancora una volta di non poter essere un vero cattivo.

Kraven


Titolo: Kraven
Regia: J.C Chandor
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Nikolaj Kravinoff, boss del crimine russo insensibile e violento, alleva i figli Sergej e Dimitri come se dovessero divenire dei predatori alpha. Il giorno della morte della moglie, suicida, decide di portarli con sé in Tanzania per una battuta di caccia contro Czar, un leone gigantesco. Sergej viene ferito gravemente dalla belva, ma in suo aiuto accorre Calypso, una ragazza del luogo, che gli fa bere una pozione che, secondo la leggenda, ha dei poteri magici. Sergej risulta clinicamente morto, ma improvvisamente si risveglia con dei superpoteri: il suo sangue si è mescolato a quello del leone e ora è il cacciatore perfetto: fortissimo, agilissimo e implacabile con i nemici. Decide quindi di fare l'opposto del padre e dedicarsi a braccare i peggiori criminali in circolazione.
 
Ormai la Marvel ha diverse fasi. La A, la B e la C. Kraven come VENOM 3 o MORBIUS, ovvero gli ultimi usciti fanno parte della fase C e per questo purtroppo si devono prendere le loro gravose critiche e dimostrazioni di un cinema fracassone e commerciale dove il talento di alcuni attori non riesce nemmeno ad emergere perchè troppo estetizzati da un manierismo fine a se stesso dove prevale solo la messa in scena e la cg e dove la sceneggiatura è sciattume e piattume.
Senza scene post credit (meglio così direi) dicevano che sarebbe stato molto violento e di fatto qualche scena cerca di portarla a casa ma il risultato rimane comunque molto basso e limitato e in questo Aaron non ha potuto fare proprio niente se non recitare con gli addominali.

mercoledì 1 gennaio 2025

Terminator Zero-Season 1


Titolo: Terminator Zero-Season 1
Regia: Masashi Kudō
Anno: 2024
Paese: Giappone
Episodi: 8
Stagione: 1
Giudizio: 2/5

Nell'anno 2022, una guerra che continua da decenni vede contrapporsi i pochi umani sopravvissuti della Resistenza e un implacabile esercito di macchine ribelli. Nel 1997, la malvagia intelligenza artificiale Skynet acquisisce una coscienza e comincia una guerra senza fine contro gli umani. Intrappolata fra questi passato e futuro c'è una misteriosa e impavida combattente della Resistenza, chiamata Eiko, che viene scelta per tornare indietro nel tempo e cambiare il destino dell'umanità fino all'arrivo del Giorno del Giudizio. Arrivata nel 29 agosto 1997 si ritrova a proteggere Malcom Lee, un brillante scienziato giapponese a Tokyo che sta lavorando ad una nuova intelligenza artificiale (nota come Kokoro) progettata per competere contro l'imminente attacco di Skynet e di impedire la fine del mondo. Mentre Malcom cerca di comprendere le complessità morali derivate dalla sua creazione, inizia ad essere braccato da uno spietato e letale robot assassino proveniente dal futuro che altererà per sempre il destino finale dei suoi tre figli.
 
Terminator Zero è una mini serie d'animazione che sembra voler omaggiare i capitoli della saga in vari modi cercando di puntare sui temi più rilevanti e apportando alcune modifiche interessanti e altre che ho trovato piuttosto macchinose e fuorvianti come la parte infinita legata ai dialoghi tra Malcom e Kokoro. C'è la scena dell'inseguimento, la strage nell'edificio della polizia, questa strana valanga di robot trovati dal figlio di Malcom che con la Ai di Skynet sembrano ribellarsi all'uomo ma anche ai Terminator ingaggiando così un vero sterminio che soprattutto negli ultimi episodi riporta ad una guerra che sembra poter implodere da un momento all'altro. Il personaggio di Eiko sembra uscito da Dark Fate. La serie, infatti, racconta un'altra volta proprio ciò che accade durante il Giorno del giudizio, spostando però il focus su una zona geografica finora non trattata dalla saga: il Giappone. La natura "doppia" della trama, che mette in parallelo azione ed estese sessioni tecno-filosofiche, rende Terminator Zero una serie dal ritmo un po' ballerino e afflitta da qualche lungaggine di troppo, al punto che molto probabilmente le otto puntate da circa venticinque minuti ciascuna sarebbe potute essere condensate in un film di un paio d'ore.

Venom 3-Last Dance


Titolo: Venom 3-Last Dance
Regia: Kelly Marcel
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Eddie torna sulla sua Terra dopo una brevissima permanenza in quella degli altri eroi Marvel come Spider-Man, e scopre di essere ricercato per la morte del detective Patrick Mulligan. Nel mentre, in un remoto pianeta prigione, un misterioso essere di nome Knull si risveglia e manda i suoi cacciatori "xenofagi" in cerca di Venom, il solo simbionte ad aver attivato il "Codex" che potrebbe liberare Knull. Mentre Eddie cerca di raggiungere New York, per essere scagionato dalle accuse, viene attaccato da uno di questi xenofagi ma riesce a sopravvivere. Si ritrova presto però braccato anche dai militari a caccia di alieni guidati da Rex Strickland. I suoi scienziati hanno infatti salvato dalla morte Patrick Mulligan, ora a sua volta legato a un simbionte alieno. Questi gli ha rivelato dell'entità che dà la caccia a Venom.
 
Venom 3 chiude una saga brutta patetica e triste per uno dei villain più interessanti della Marvel. Forse una delle cose più brutte della Marvel anche se qui è partner Sony sempre per quella storia dei diritti su Spider Man. Bisogna prenderlo per momenti questo capitolo finale passando da una pusillanimia ad un'altra con una forza disarmante da Venom che balla con la signora Chang nell'hotel di lusso (forse anche da qui il doppio significato Last Dance) in una delle scene più trash mai viste, al passaggio con la famiglia di fricchettoni nell'area 51, alla scena in cui trova dei delinquenti che tengono i cani in gabbia per un continuum senza senso che lascia sbigottiti per così tanta bruttezza, scene messe a caso e la faccia di Hardy che seppur sembra non crederci accetta senza ritegno per intascarsi i soldi.
Ma poi l'unica parte che doveva essere davvero interessante ovvero lo scontro tra simbionti e xenofagi sembra girata con il Parkinson dove tutto è confuso e non trova una struttura per non parlare di un finale davvero insulso.