Eroi modesti - Ponoc Short Films Theatre è un film d'animazione antologico giapponese del 2018 realizzato dallo Studio Ponoc. Primo capitolo della serie Ponoc Short Films Theatre, è composto da tre cortometraggi, diretti rispettivamente da Hiromasa Yonebayashi, Yoshiyuki Momose e Akihiko Yamashita.
Prima di regalarci MARY E IL FIORE DELLA STREGA, QUANDO C'ERA MARNIE e ARIETTY, la Ponoc stava cercando la sua strada incrociando quella con lo studio Ghibli e con quella chè fino a prova contraria è l'eccellenza della scuola d'animazione nipponica. Tre cortometraggi. Un prodotto antologico dove i registi e autori si cimentano su tre storie che parlano di drammi diversi passando dal fantasy puro, al dramma sociale fino ad una storia che sembra unire ambo le parti.
Kanini & Kanino - In un mondo popolato da creature magiche, Kanīni e Kanīno sono piccoli fratelli umanoidi che vivono sott'acqua in un lago. Il padre si prende cura di loro mentre la madre incinta si è allontana per partorire in un luogo tranquillo. Quando una forte corrente porta via il padre, i fratelli intraprendono un pericoloso viaggio per trovarlo e salvarlo. Cortometraggio di formazione dove i due fratelli combatteranno un pesce enorme aiutati dal fato e alla fine riabbracceranno la propria madre e i nuovi fratelli. Sembra atingere dalle fiabe folkloristiche degli abitanti del lago
Life Ain't Gonna Lose - Shun nasce con una letale allergia alle uova. Ogni giorno, quindi, la famiglia si prodiga a proteggerlo da qualunque sostanza possa contenerne le tracce. Shun quindi deve mangiare pasti speciali a scuola, i suoi compagni di classe devono stare attenti a non sputargli addosso e ad ogni gita scolastica devono essere prese serie misure precauzionali. Allo stesso tempo, sua madre cerca di mantenere la sua carriera professionale di danzatrice. Un giorno Shun mangia inconsapevolmente qualcosa che lo mette in pericolo. Anche qui il corto inizia con un'area dell'ospedale dove vengono curati i bambini affetti da allergie. Il lavoro e la tecnica sono incredibili anche se il terzo rimane il migliore come stile d'animazione.
Invisible – Un salaryman vive nella più totale invisibilità, da emarginato venendo ignorato da tutti gli altri. In più, deve sempre portarsi appresso dei pesi per non volare via: quando un giorno quasi galleggia via quando perde l'estintore che usa per trattenersi, viene in contatto con un cieco che gli parla, facendolo sentire meglio con se stesso. L'uomo invisibile quindi improvvisamente ha l'opportunità di essere un eroe. Un film sugli invisibili della società. Una metafora potente e per certi versi kafkiana