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venerdì 18 marzo 2011

Fuori Controllo

Titolo: Fuori Controllo
Regia: Martin Campbell
Anno: 2010
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Thomas Craven è un detective della omicidi del Boston Police Department. Un giorno la figlia Emma ventiquattrenne va a trovarlo e viene uccisa davanti a casa mentre si trova al suo fianco. Il primo sospetto cade su possibili nemici di Thomas. Ma il poliziotto non accetta supinamente questa semplice ipotesi e prende ad indagare per proprio conto. Scoprirà che la figlia, che stava svolgendo un periodo di apprendistato presso la Northmoor (un'importante azienda nel settore dello sviluppo e ricerca) aveva scoperto le attività illegali della stessa. Alla Northmoor ci si occupava di nucleare con forti coperture politiche. L'unico scopo di Thomas è ora quello di smascherare i colpevoli.

Mel Gibson mancava oramai da sette anni sugli schermi dopo il suo trascorso da regista. In questo caso a riesumarlo è stato il nuovo regista di 007 e altri film d’avventura.
Craven che poi significa reietto ci dice tutto di questo odierno poliziotto che non ama i suoi colleghi, un padre disposto ad affrontare e infrangere qualsiasi regola pur di sgominare la famosa azienda che naturalmente ha i suoi loschi traffici in armi e uccide avvelenando chi indaga con assassini e radiazioni assassine.
I limiti dei film sono tanti, dalla sceneggiatura, tra l’altro adattamento della stessa serie Edge of darkness, in sei puntate girata dallo stesso Campbell, al tentativo di voler essere un thriller fintamente politico che tira fuori dal cappello un’infinità di personaggi senza in numerose occasioni caratterizzarli, ed è il caso del bravissimo Ray Winstone nel ruolo di un misterioso fixer che altro non fa che confondere ancora di più la trama.
Il film ha certamente un ritmo molto aggressivo anche se praticamente mancano tutti i colpi di scena. Gibson è bravo, non concede nulla e ha un’espressione segnata(probabilmente dall’alcool), il resto del cast si destreggia bene ma nel totale il film non ha molto da dire ed aggrapparsi all’escamotage della cinica corporation non lo porta certo ai livelli di un film denuncia assolutamente ben riuscito come poteva essere COSTANT GARDENER anche lì il protagonista dopo una perdita decide di indagare ma a differenza del film in questione non era tutto così prevedibile e scontato.