Titolo: Conjuring 2-Caso Enfield(2016)
Regia: James Wan
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
1977. Durante una seduta spiritica la
medium Lorraine Warren prova a entrare in contatto con l'autore della
carneficina di Amityville per conoscere le ragioni del suo gesto, ma
sul suo percorso soprannaturale imbatte in un demone che assume le
sembianze di una suora. Intanto a Enfield, in Gran Bretagna, la
famiglia Hodgson, in gravi ristrettezze economiche, vive in una casa
in cui si susseguono eventi inspiegabili. La piccola Janet è la più
sensibile verso queste presenze, che sembrano rivendicare la
proprietà della casa minacciando gli attuali inquilini.
C'è un gran parlare su questo James
Wan, quasi fosse un nuovo guru dell'horror, che di fatto in tempi
recenti non esiste ancora, ma di certo riesce facilmente a fare
qualche passo in più rispetto ad alcuni mestieranti e operai di
Hollywood che sfornano di recente titoli noiosi quanto anonimi.
Il caso Enfield, nella sua eccessiva
durata, commettendo un insolito errore di sceneggiatura ( e tutto nel
finale quindi per ragioni non starò a spoilerare) come per il primo
riesce nell'arduo compito di non annoiare. Ho poi un problema grosso
con Patrick Wilson, lo trovo insopportabile...anche se in questo film
stranamente tira fuori le palle e dimostra quel sano coraggio in più
che non è abitudinario. Poi i medium sono stati abusati alla grande.
In questo caso è il solito scontro tra paranormale e scienza, tra
medium e psicologi. Forse non vincerà mai nessuno dei due anche se
ovviamente sono sempre dalla parte dei secondi e perchè in fondo le
possessioni non sono quasi mai esistite.
Invece i punti forti della regia e del
film di Wan, che ritorna sui suoi passi, sono sicuramente la
costruzione della suspance, il coordinare e mettere a fuoco con una
regia solida e una tecnica raffinata, tutto ciò che serve per farti
fare quei salti o almeno evitare di farti sbadigliare.
In più l'effetto a sorpresa che spesso
risulta funzionale, perchè introduce ancora di più lo spettatore
nel cuore della narrazione e negli intenti dei personaggi, è quello
di mostrare "a tutti" i presenti il pericolo e la
singolarità della situazione a differenza di altri film.
Sulla carta è un horror commerciale
come tanti, ma osservandolo più da vicino riesce a portare a casa
qualcosa di non così scontato, anche se di fatto non è mai
originale, ma ad esempio la scena nella stanza con il quadro della
suora per il sottoscritto è la scena più d'effetto di tutto il
film.