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mercoledì 1 agosto 2018

Ready player one


Titolo: Ready player one
Regia: Steven Spielberg
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Columbus, Ohio, 2045. La maggior parte dell'umanità, afflitta dalla miseria e dalla mancanza di prospettive, si rifugia in Oasis, una realtà virtuale creata dal geniale James Halliday. Quest'ultimo, prima di morire, rivela la presenza in Oasis di un easter egg, un livello segreto che consente, a chi lo trova e vince ogni sfida, di ottenere il controllo di Oasis.
Fin dalle prime anticipazioni, Ready Player One ha generato un'enorme aspettativa. La musica deliziosamente anni Ottanta e kitsch. La sfida tecnologica che vede Steven Spielberg alle prese con il digitale come mai prima d'ora.

E alla fine ci voleva un maestro come Spielberg a siglare la chiusura delle citazioni anni'80 e '90 che negli ultimi anni hanno preso piede con valanghe di film e serie tv.
E il regista lo fa infarcendolo di citazioni di cui la maggior parte le ha create proprio lui con il suo cinema per certi versi d'avanguardia nei generi soprattutto nell'avventura. Un film colto, singolare, esteticamente perfetto e con una computer grafica potente ma mai esagerata da far pedere il filo della narrazione.
Un cockatil di effetti speciali, di personaggi memorabili, di battute divertenti, colpi di scena, indovinelli, gare e sfide continue e poi combattimenti galattici e balli che non si vedevano da tempo
Tutto questo è Oasis nella dimensione virtuale e ancora una volta questo caschetto non è altro che il continuum del cellulare o di quanto l'essere umano cerchi continuamente e disperatamente per staccare dalla realtà o dalle difficoltà che oggi affrontiamo nella quotidianità.
La scena iniziale rende molto bene in questa sorta di baraccopoli dove alla gente non interessa la realtà ma in casa sono tutti dipendenti da questo caschetto e i loro avatar digitali.