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domenica 23 gennaio 2022

Antlers


Titolo: Antlers
Regia: Scott Cooper
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Julia Meadows è tornata ad abitare nella cittadina dell'Oregon di cui è originaria dopo la morte del padre, dai cui abusi era fuggita. Vive nella casa di famiglia assieme al fratello Paul, che è diventato lo sceriffo locale e la accoglie con sentimenti contrastanti. Julia insegna nella scuola della cittadina ed è colpita dalla situazione del piccolo Lucas, un suo alunno, vessato dai bulli della classe e segnato da una condizione familiare precaria. Lucas infatti, orfano di madre, vive con il fratellino Aiden e con il padre Frank, tossicodipendente e spacciatore. Quello che Julia non sa è che la situazione di Lucas è assai più complicata: il padre si è trasformato in qualcosa di mostruoso e vive confinato in una stanza chiusa dall'esterno insieme ad Aiden, anche lui colpito da una strana malattia.
 
Film sul Wendigo non mancano di certo. Dalla Troma con Frostbiter-Wrath of the Wendigo fino a King che lo ricorda in parte con a Pet Sematary(2019), fino a Dark was the night e WENDIGO. Insomma il mito e il folklore locale viene di nuovo tirato in ballo nel film che forse meglio di tutti riesce a palesare il mostro e a parlare di drammi sociali, disuguaglianze, malessere, dipendenza e tanto altro ancora.
Antlers tradotto da noi beceramente Spirito insaziabile ha dalla sua uno straordinario piccolo co-protagonista capace in poche espressioni e gesti (come quello di procurare, tagliuzzare e spolpare il cibo per la famiglia) di dare pathos e carattere nonchè emotività ad un film che segue diverse sotto trame non per ultima quella dell'abuso.
Scott Cooper è conosciutissimo. HOSTILES, Out of FornaceBlack MassCrazy Heart e poi dal nulla un horror. Un autore capace di caratterizzare molto bene i personaggi, di dare atmosfera alla storia, di rendere significativo ogni silenzio e di riuscire con delle inquadrature pulite e spesso inquietanti a rendere con le immagini più di quanto possa fare un dialogo.
Sporco, a tratti brutale (più nell'uccisione del bambino che della preside) a dare lustro e sostanza con un finale che rifugge ad un happy ending, magari non così originale ma sicuramente funzionale alla narrazione.