Titolo: Imperial Dreams
Regia: Malik Vitthal
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Bambi vuole iniziare la sua carriera
come ogni giovane scrittore vorrebbe. Ma per Bambi la normalità è
un dilemma. “Normale” significa tornare a Watts, Los Angeles,
dopo ventotto mesi in prigione, per trovare il suo giovane figlio
giocare vicino alla sua nonna strafatta. È normale per il patriarca
della famiglia dare il benvenuto a Bambi offrendogli pasticche, armi
e un lavoro come spacciatore. Per Bambi e suo figlio, una normale
visita del cugino significa dovergli estrarre un proiettile dal
braccio. Bambi si relaziona a questa surreale normalità del ghetto
con calma e compostezza, ma sa che questa quotidianità non potrà
durare a lungo.
La Netflix si sa negli ultimi anni sta
cercando di accaparrarsi quasi tutto dalle serie alle grandi
produzioni per arrivare anche a piccole sorprese e film indipendenti
come in questo caso.
Imperial Dreams analizza un altro sogno
americano sfumato. Traccia la speranza e il cambiamento per un
afroamericano dal futuro segnato e privo di speranze se non quelle
legate alla criminalità. Un'opera che puntando a degli intenti
nobili e attuali riesce ad essere commovente e intimista, delicata
senza troppe esagerazioni.
Imperial Dreams riesce nel difficile
compito di descrivere un'odissea di un giovane-padre (come capita
sempre più spesso) disposto a opporsi con tutte le sue forze alle
dure leggi del ghetto, pur di salvaguardare il benessere e la
sicurezza del suo unico figlio. Il nostro (anti-)eroe, interpretato
da John Boyega prima della saga di Lucas ha intenzione di fare
ammenda per gli errori del passato, riscattando i suoi trascorsi da
piccolo delinquente nella maniera più drastica e “indolore” cui
riesce a pensare e che purtroppo sarà devastante e senza
compromessi.