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venerdì 4 luglio 2025

Leviathan (1989)


Titolo: Leviathan (1989)
Regia: George Pan Cosmatos
Anno: 1989
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Sei uomini e due donne lavorano tranquilli sul fondo dell'oceano, sono alle dipendenze di una multinazionale ed estraggono minerali a bordo di un sofisticato sottomarino. Durante il lavoro si imbattono nel relitto di una nave russa e immediatamente si verificano inspiegabili e terribili mutazioni. Il segreto è in una bottiglia di vodka: in essa sono state immesse sostanze tossiche.
 
Quasi sempre rimangono in due a salvarsi in questa sotto categoria di film ovvero quelli che parlano di abissi marini e di creature. Uno dei miei generi preferiti che in quegli anni ne ha visti diversi venire a galla come ABYSS, CREATURA DEGLI ABISSI tutti e tre usciti lo stesso anno e con risultati completamente diversi nonostante andassero a scandagliare solo in parte temi comuni come quello degli esperimenti segreti negli abissi o anche qui debitori alla COSA di Carpenter del '82 di come i russi avessero già scoperto un segreto mortale e volevano seppellirlo quando invece gli americani sembrano volerlo riportare in vita a tutti i costi. Se la storia non è molto originale, c' è però da dire che Cosmatos riesce sempre a mantenere un ritmo alto alla vicenda e si avvantaggia dei buoni effetti speciali artigianali di Stan Winston che, seppure non possono avere il realismo della miglior computer grafica attuale, hanno il pregio di una rustica efficacia

mercoledì 25 giugno 2025

Misteri dal profondo


Titolo: Misteri dal profondo
Regia: Scott Derrickson
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Levi e Drasa sono due agenti altamente addestrati a cui è affidato il compito di sorvegliare da due torrioni opposti una gola funestata da nemici invisibili e sconosciuti, ma letali. Una missione da portare a termine ad ogni costo, tra scoperte aberranti, mostruose e politicamente compromettenti. Nel frattempo i due infrangeranno la regola del divieto assoluto di qualsivoglia contatto e finiranno per conoscersi e persino innamorarsi.
 
Misteri dal profondo aveva davvero un enorme potenziale. E fin quando non ci fa scoprire questi misteri volutamente sepolti il film per assurdo mostra una storia d'amore atipica e divertente divisa tra due muraglie che porta i nostri due a improvvisare momenti divertenti ed esilaranti. Poi quando le nostre creature cominciano a salire il muro e i nostri ci finiscono dentro sembra tutto così artificiale e rarefatto, dove la cg si impossessa delle creature e dove diverse scelte appaiono quantomeno discutibili come anche questa sorta di mistero complottista per nascondere i risultati di alcuni esperimenti andati a male del governo. Derrickson sa restituire solo in parte sullo schermo, tra esplosioni clamorose e battaglioni mutanti, piante rampicanti soffocanti e voli pindarici nella gola, un film fantasy, horror e d'azione che però appena si spinge oltre mostra le stesse lacune del regista che trova la sua piena coerenza quando gira film d'interni come alcuni horror davvero interessanti EXORCISM OF EMILY ROSE, SINISTER e BLACK PHONE

domenica 20 aprile 2025

Smile 2


Titolo: Smile 2
Regia: Parker Finn
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Dopo i fatti avvenuti nel primo capitolo di Smile, Kyle ha subito il contagio del demone ed è obbligato a esporre qualcun altro a un trauma violento - omicidio o suicidio - affinché lo spirito si trasferisca in un nuovo vascello. La catena si propaga fino ad arrivare a Skye Riley, popstar di fama mondiale, che assiste al suicidio dell'amico e spacciatore Lewis Fregoli: Skye, ignara del contagio, inizia ad avere allucinazioni traumatiche, che crede di ricollegare al suo passato turbolento di depressione e tossicodipendenza. Mentre la sua situazione personale la porta a imbarazzanti incidenti in eventi pubblici, un infermiere, Morris, la contatta per spiegarle a cosa sta andando incontro e proporle una via di fuga.
 
Smile mi aveva colpito molto. Dare un bel voto ad un horror americano commerciale non è facile. Ed è ancora più difficile ridare lo stesso voto al sequel dello stesso film che sfrutta la medesima idea ma avvalorandola di preziosi elementi e contributi narrativi. E' strano trovare i motivi per cui questa saga sta ottendendo un così meritato successo. Perchè si parla di maledizioni, della catena di Sant Antonio per dirla alla carlona, di demoni, di disagi e di morti iper violente. Come se Final Destination avesse trovato degli elementi per risultare più originale e meno scontato come quasi tutti i suoi sequel hanno fatto finora. Qui per ora siamo a due e secondo me sarebbe già ora di concludere per evitare di esporsi troppo e di creare un obrobrio che non aiuterebbe la fama di questo piccolo miracolo. E' una storia questa che seppur non suggestiva funziona perfettamente.
Il cast pure, il ritmo è indiavolato, le morti ancora più violente e impattanti, il finale seppur furbetto sembra prendersi il palco e divorare e fagocitare protagonista e spettatore.
Operazione per certi versi affine a quella di diversi film usciti negli ultimi anni anche qui l'horror serve da sismografo delle fragilità. E lo fa usando il palcoscenico, il retro-mondo dello spettacolo, come spazio di rivelazione di malesseri che divorano, rovescio di sorrisi finti e lustrini, altrettanto feroci e mostruosi.

Bondsman-Season 1


Titolo: Bondsman-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 8
Giudizio: 2/5

Hub Halloran, un cacciatore di taglie assassinato, ottiene inaspettatamente una seconda possibilità dopo essere stato resuscitato dal diavolo per intrappolare e rispedire indietro i demoni fuggiti dall'inferno.

Bondsman poteva mostrare e doveva convincere fallendo su entrambi gli obbiettivi.
Soprannaturale, demoni, piani di realtà, inferno e paradiso che comunicano tra loro. Eppure tutto quello che poteva fare in modo funzionale decide di scriverlo, analizzarlo e metterlo in scena nella maniera più banale, ingenua e demenziale possibile.
Parte con un bell'omicidio e fidatevi è l'unica cosa interessante che vedrete. Per il resto i demoni che arrivino da cielo, mare, terra, fuoco o quello che vi pare fanno ridere in ogni episodio. Nessuno riesce mai anche solo lontanamente a provare a creare suggestione o brividi. Bacon per carità un bravo attore, recita sopra le righe dall'inizio alla fine. Il figlio e l'ex moglie sono da far internare e la sua socia, la mamma anziana, sembra l'esperta contro le arti nere e combatte il male con la sua armeria personale provando ma non riuscendo a non essere ridicola anche lei.
E' noiosa, ripetitiva, i plot narrativi sono nulli e rimestano tra le tante serie già viste promotrici di questi argomenti. Sembra mescolare in un bidone della spazzatura tutto il peggio che un estimatore del genere volesse vedere e il meglio di quanto un fruitore di serie scontato potesse aspettarsi.
Accontenta così la mediocrità e scontenta a piene mani appassionati con la A maiuscola.

lunedì 24 marzo 2025

Mickey 17


Titolo: Mickey 17
Regia: Boong Joon-Ho
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Nel 2054, la mancanza di opportunità sulla Terra spinge le masse al pellegrinaggio interstellare, che inevitabilmente vuol dire sfruttamento da parte di potenti demagoghi al comando di queste spedizioni. Uno di loro è Kenneth Marshall, politico fallito in cerca di una nuova era per l'umanità su un pianeta inospitale abitato da strane creature. Per sfuggire a dei pericolosi usurai, Mickey Barnes accetta di imbarcarsi sull'astronave firmando un contratto da expendable, tuttofare destinati a morire ripetutamente grazie a una tecnologia che consente di "ristampare" un corpo all'infinito mantenendone la coscienza.
Boong Joon-Ho ha una lunga serie di film uno più bello dell'altro anche se possiamo dividere la sua filmografia in due stadi diversi, uno davvero notevole mentre l'altro interessante.

Mickey 17 fa parte del secondo stadio assieme a OKJA, mentre tutto il resto della sua filmografia PARASITE, SNOWPIERCER, HOST, MADRE, MEMORIES OF A MURDER e CANE CHE ABBAIA NON MORDE appartengono tutti alla prima. Forse la coproduzione americana in questo qualcosa ha aggiunto e già si intravedeva per SNOWPIERCER dove forse l'integrazione perfetta di tanti ruoli, etnie e spunti narrativi più che originali coincidevano alla perfezione ma si annusava il rischio che soprattutto sulla scifi e sul fantasy l'autore potesse perdersi qualcosa per strada.
La Terra fa schifo e tra tempeste di sabbia, omicidi e debiti si cerca di scappare dove si può anche a costo di abbracciare qualsiasi scherzo del destino. Mickey 17 mostra e racconta moltissimo, sceglie come sempre tanti sentieri e generi cinematografici che riesce a mischiarsi in un cocktail interessante ma mai squisito. Le morti di Mickey, il sentimento di solitudine e isolamento, la storia d'amore, tutto ciò che l'autore confeziona e crea nel primo tempo sull'astronave è sicuramente la parte più interessante drammaticamente ed eticamente con degli intenti distopici notevoli.
Poi da quando conosciamo questo strano pianeta immerso nei ghiacci, i suoi abitanti alieni che sembrano una via di mezzo tra creature dello studio Ghibli e mostri dell'orrore cosmico lovecraftiano con quei tentacoli il film prende una piega che sembra correre troppo veloce.
La corsa alle armi, il sacrificio del cucciolo e la battaglia finale gridano un eccesso di esagerazione per cui il film diventa un blockbusterone a tratti troppo infarcito di elementi perdendo quella grazia che è un marchio di fabbrica delle opere di Boong

Witcher-Sirene degli abissi


Titolo: Witcher-Sirene degli abissi
Regia: Kang Hei Chul
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Potrebbe scoppiare una guerra ma l'amore tra un principe e una sirena lo impedisce. Riuscirà Geralt di Rivia a evitare il conflitto prima che sia troppo tardi?
 
Nel precedente WITCHER-NIGHTMARE OF THE WOLF era diretto da Kwan II Han qui abbiamo invece Kang Hei Chul. Potrebbe voler dire qualcosa...Witcher è un soggetto interessante, quell'eroe norreno di cui non ho ancora visto la serie che potrebbe essere associato a Beowulf oppure Slaine o molti altri di quel pantheon mitologico. L'atmosfera è sempre cupa e medievale, ci sono mostri, creature, maghi, stregoni. Insomma un contesto fantasy dove riesce a dimorare l'horror con combattimenti epici e la scelta di non lesinare con il sangue. In questo caso le sirene, quegli esseri spesso taciuti o mostrati dalla letteratura e dai film come creature leggiadre e positive quando invece spesso e volentieri hanno saputo rappresentare totalmente il contrario grazie proprio ad altri film e ad altra letteratura basti pensare anche solo all'Odissea di Omero.
Il risultato è un prodotto che si incastra alla perfezione all'interno dell'universo multimediale di The Witcher: gli amanti dei libri troveranno una storia che era stata tagliata dalla serie TV, anche se ritoccata, quelli dei videogame hanno il "loro" Geralt, mentre coloro che hanno visto solo la serie TV possono godersi una nuova avventura in quell'universo in compagnia del Ranuncolo che conoscono e con Yen sullo sfondo.

venerdì 28 febbraio 2025

Castlevania Nocturne-Season 2


Titolo: Castlevania Nocturne-Season 2
Regia: AA,VV
Anno: 2025
Paese: Usa
Stagione: 2
Episodi: 8
Giudizio: 3/5

Mentre la rivoluzione travolge la Francia, Richter Belmont lotta per difendere l'eredità della famiglia e per impedire l'ascesa di una spietata vampira assetata di potere.
 
La seconda stagione di Castelvania dopo la delusione cocente della serie di CASTLEVANIA del 2018 non poteva realizzarsi meglio di così. Contesto storico degno di nota e reso in maniera soddisfacente apportando anche personaggi storici come Robespierre ma soprattutto Erzsebet Bathory personaggio poco conosciuto ma con una storia quasi inverosimile. I personaggi sono ottimamente caratterizzati dalla parentesi iniziale in Egitto con Alucard a Richter che diventa a tutti gli effetti l'eroe principale ben affiancato da maghe di ogni tipo e componenti della famiglia Belmont.
Sembra in parte Berserk con tutta la galleria di demoni infernali, il sodalizio con la chiesa, dove tutto sembra corrotto e ci sono bagni di sangue in quasi ogni episodio. L'animazione poi è perfettamente bilanciata e il ritmo come non succedeva nella serie precedente è molto alto senza lasciare mai momenti di noia e incompiutezza. Se già i primi episodi sono interessanti nel finale si avrà una vera guerra tra vampiri, divinità, creature infernali, esercito e il nostro manipolo di protagonisti.


Uno Rosso


Titolo: Uno Rosso
Regia: Jake Kasdan
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Babbo Natale - nome in codice: Uno Rosso - viene rapito da un commando nel suo mondo nascosto sotto una cupola al Polo Nord. La sua guardia del corpo e capo della sicurezza, per liberarlo e per salvare il Natale ormai alle porte, si dovrà alleare con un super hacker che potrebbe conoscere l'identità di chi ha organizzato il rapimento e quindi del luogo in cui si trova Babbo Natale.
 
Uno rosso è quel film che sai cosa ti darà e come lo farà. Un divertissement superficiale ma divertente in grado di sputare cg a gogò, mostrare mostri, trasformazioni, mezzi usciti dai videogiochi, una visione plastica e ludica di un giocattolone roboante e insignificante che alla fine deve restituire al suo pubblico una sola frase...credere nel Natale. Da questo punto di vista potrebbe quasi sembrare la solita manfrina è lo è contando che ci hanno buttato tantissimi milioni e già dal cast sembra proprio un pacchetto pensato più nella sua forma che ovviamente nel contenuto.
Ci sono streghe, Krampus, pupazzi di neve, modellini di macchine che lievitano prendendo forma, nanetti e orsi polari, il Babbo e i suoi fedeli e un Chris Evans mai così propenso a tirarsela dall'inizio alla fine del film. Alla fine nonostante sia una vaccata a me sinceramente non è dispiaciuto. Certo avrei preferito vederlo con i miei nipoti ma alla fine resta un'operazione con il semplice scopo di intrattenere, mettere insieme tecnologia e modernità con tutto quello che sappiamo del Natale e del suo folklore, sbagliando ogni scelta ma risultando perlomeno guardabile

giovedì 30 gennaio 2025

DanDaDan-Season 1


Titolo: DanDaDan-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Giappone
Stagione: 1
Episodi: 12
Giudizio: 4/5

Momo Ayase è una liceale bizzarra: vive con la nonna medium che ha l’aspetto di una ventenne, adora gli uomini all’antica come il suo nume tutelare, ed è convinta che i fantasmi esistano ma gli extraterrestri no. L’esatto opposto di un suo compagno di scuola piuttosto nerd, timido e riservato, bullizzato da tutti e miniera inesauribile di informazioni sugli alieni. I due fanno amicizia e si mettono alla prova: lei andrà in un ospedale dove in passato sono stati avvistati degli UFO, lui in un tunnel abbandonato teatro di apparizioni ultraterrene. Entrambi proveranno sulla loro pelle che alieni e fantasmi esistono, e dovranno fare squadra per evitare possessioni demoniache e incontri ravvicinati… di un certo tipo. L’intesa tra i due non è così casuale: il timido compagno nerd all’antica di Momo si chiama… Ken Takakura.
 
DanDaDan di cui non sapevo nulla circa il manga e la trama mi ha stupito fortemente per tutta una serie di motivi dalla sboccataggine, al non avere assolutamente freni inibitori, ha mostrare quanto sanno essere delle merde gli studenti d'oggi, ha come può essere pericoloso sottovalutare il folklore culturale del proprio paese e ad aver saputo mischiare azione, horror, body horror, mostri, alieni, trasformazioni, magia nera, esoterismo e tanto altro ancora. In più con una padronanza e velocità di ritmo e con dialoghi frenetici e calzanti che rendono tutta la visione un trip lisergico come non capita spesso anzi sta diventando sempre più raro.
DanDaDan è un titolo perfetto, onomatopeico, per riassumere l’idea di frastuono, confusione, accumulazione visiva e narrativa che si infrange sullo spettatore. Un frastuono anarchico che accompagna Momo e Ken attraverso i generi, dall’horror alla fantascienza, passando per il demenziale e il romanzo di formazione sentimentale tanto caro ai lettori degli shonen manga.

mercoledì 1 gennaio 2025

Vhs-Beyond


Titolo: Vhs-Beyond
Regia: AA,VV
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Finalmente siamo ad un altro capitolo a episodi di una delle serie più interessanti di sempre ovvero la saga antologica found footage Vhs. Sette capitoli con pochi passi falsi per la mente contorta del creatore di Bloody Disgusting concentrandosi in questo caso sul tema degli ufo.
STORK parla di un manipolo di agenti che come per REC finisce nel posto in cui non dovrebbe a combattere un'orda di mezzi zombie con al posto del cervello un pulcino. Tutti loro sono creati e comandati da una creatura a forma di cicogna. Interessante soprattutto nel finale a fronte della sparatoria iniziale.
DREAM GIRL come sempre quando ci si imbatte in territori asiatici si esagera buttando e investendo molto sullo splatter. In questo caso dietro l'apparenza di una star di Bollywood si nasconde una dea assetata di sangue che farà una strage in una discoteca seminando terrore e devastando tutto ciò con cui entra in contatto.
LIVE AND LET DIVE tutto su un jet privato segue un gruppetto di ragazzi che stanno per lanciarsi con il paracadute quando una nave aliena improvvisamente rilascia una creatura che oltre a farli precipitare in un aranceto da loro la caccia massacrandoli senza pietà
BABIES è forse uno dei più malati dove una tassidermista con l'amore per gli animali e in particolare per i cani nasconde nel piano sotterraneo gabbie dove fa esperimenti ibridando i geni animali in vittime senza speranze e rendendole aggressive e assetate di sangue
STOWAWAY è sicuramente il più onirico e non a caso e scritto da Mike Flanagan. Senza l'intromissione di mostri, alieni o creature, il viaggio di Halley all'interno di un'astronave aliena la condurrà a fare una scoperta spiacevole e surreale.
ABDUCTION invece ci porta proprio al complotto, all'incontro tra umani e alieni e di come i primi volessero documentare l'accaduto ma non vennero mai presi in considerazione.
Una buona prova in generale dove il livello della messa in scena è abbastanza alto, mantiene le premesse e regala azione, horror e body horror andando a prendere da leggende, fatti di cronaca ed eventi slegati da ogni dove come in quello dell'astronave. Sapendo sempre come alimentare azione e fatti più onirici e diversamente impressionanti.

Venom 3-Last Dance


Titolo: Venom 3-Last Dance
Regia: Kelly Marcel
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Eddie torna sulla sua Terra dopo una brevissima permanenza in quella degli altri eroi Marvel come Spider-Man, e scopre di essere ricercato per la morte del detective Patrick Mulligan. Nel mentre, in un remoto pianeta prigione, un misterioso essere di nome Knull si risveglia e manda i suoi cacciatori "xenofagi" in cerca di Venom, il solo simbionte ad aver attivato il "Codex" che potrebbe liberare Knull. Mentre Eddie cerca di raggiungere New York, per essere scagionato dalle accuse, viene attaccato da uno di questi xenofagi ma riesce a sopravvivere. Si ritrova presto però braccato anche dai militari a caccia di alieni guidati da Rex Strickland. I suoi scienziati hanno infatti salvato dalla morte Patrick Mulligan, ora a sua volta legato a un simbionte alieno. Questi gli ha rivelato dell'entità che dà la caccia a Venom.
 
Venom 3 chiude una saga brutta patetica e triste per uno dei villain più interessanti della Marvel. Forse una delle cose più brutte della Marvel anche se qui è partner Sony sempre per quella storia dei diritti su Spider Man. Bisogna prenderlo per momenti questo capitolo finale passando da una pusillanimia ad un'altra con una forza disarmante da Venom che balla con la signora Chang nell'hotel di lusso (forse anche da qui il doppio significato Last Dance) in una delle scene più trash mai viste, al passaggio con la famiglia di fricchettoni nell'area 51, alla scena in cui trova dei delinquenti che tengono i cani in gabbia per un continuum senza senso che lascia sbigottiti per così tanta bruttezza, scene messe a caso e la faccia di Hardy che seppur sembra non crederci accetta senza ritegno per intascarsi i soldi.
Ma poi l'unica parte che doveva essere davvero interessante ovvero lo scontro tra simbionti e xenofagi sembra girata con il Parkinson dove tutto è confuso e non trova una struttura per non parlare di un finale davvero insulso.

domenica 24 novembre 2024

Azrael


Titolo: Azrael
Regia: E.L. Katz
Anno: 2024
Paese: Estonia
Giudizio: 4/5

In un mondo in cui nessuno parla, una devota comunità guidata da donne dà la caccia a una giovane donna che è scappata di prigione. Riconquistata, Azrael dovrebbe essere sacrificata a un antico male nel deserto, ma combatte per la propria sopravvivenza.
 
Film praticamente muto menzione fatta per i fischi e il tipo in auto che prima di morire dice tre frasi che la nostra non capisce perchè in una lingua diversa. Ottanta minuti di inseguimenti, fughe, lotte, scoperte. La nostra faceva parte di un culto a cui hanno tolto le corde vocali e che dovrebbe essere sacrificata a degli esseri che si sono trasformati forse a causa di un'epidemia o forse a causa di un'apocalisse che ha rilasciato purulenza e disgrazie facendo tornare tutti in una dimensione che abbraccia Mad Max e gli Ewoks. La nostra parla con gli occhi, deve fare attenzione a non essere annusata, cerca insistentemente il ragazzo che le hanno rapito e scoprirà nel villaggio dove risiedono tutti i suoi agguerriti nemici che c'è una donna in una palafitta (che dovrebbe essere una chiesa) che sta per partorire una creatura demoniaca.
Azrael già dal nome fa pensare a qualcosa di religioso, divino e mitologico. Nelle sue corde c'è la componente sanguinaria della final girl e del revenge movie che abbraccerà e colpirà duro tutti i nemici lasciandola a brancolare tutta piena di sangue con questo nuovo nascituro destinato a far soccombere o far rinascere il genere umano.

martedì 19 novembre 2024

Hellboy-Crooked Man


Titolo: Hellboy-Crooked Man
Regia: Brian Taylor
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Hellboy e un agente alle prime armi del BPRD rimangono bloccati nelle zone rurali degli Appalachi degli anni '50 e scoprono una piccola comunità infestata dalle streghe, guidate dall'Uomo Storto.
 
Ci sono tanti Hellboy e per fortuna tutti belli. Il mio preferito, quello più fracassone è quello di Neil Marschall HELLBOY. I meglio narrati e più fantasy sono certamente quelli di Del Toro HELLBOY e HELLBOY 2 GOLDEN ARMY e poi ci sono i più fedeli HELLBOY ANIMATED-SWORD OF STORM. Quest'ultimo a suo modo ha il suo perchè. Sceglie un'altra faccia (forse la meno convincente) per un film con un budget certamente più limitato così come ristrette solo le scelte di dove indirizzare la storia e la trama. Magia nera, vodoo, streghe, trasformazioni, body horror, rituali, sacrifici, elementi magici e molto altro ancora. Incubi, portali, flash back, dove il nostro anti eroe si troverà a fare i conti ancora una volta con le sue origini, a combattere Satana, a diventare co-protagonista di un uomo alla ricerca della sua amata e di come rispedire all'inferno le creature che infestano i boschi da dove non sembrano poter uscire i nostri protagonisti.

venerdì 13 settembre 2024

Lake


Titolo: Lake
Regia: Lee Thongkham, Aqing Xu
Anno: 2023
Paese: Thailandia
Giudizio: 2/5

Un bambino ha trovato uno strano uovo, finché non si è reso conto che si trattava di un uovo mostruoso. È emerso dal lag pere uccidere tutti in tutta la città.

Il lavoro più imponente è stato fatto per la locandina. Furba e studiata ad hoc per attirare i gonzi amanti di monster-movie come me. E' da parte mia mantenevo anche delle aspettative medio alte senza sapere quale fosse il budget e le ambizioni dei registi. Speravo in un nuovo Kaiju sempre orientale ma con folklore e specificità diverse. The Lake è una trashata clamorosa. Quando non si hanno mezzi e risorse bisognerebbe studiare invenzioni a tavolino senza voler esagerare scombinando film, ambizioni, intenti, verosimiglianza e un minimo di coerenza. Qui c'è scatteria ad alti livelli in una sceneggiatura confusa, un mostro che cresce ma allo stesso tempo c'è ne sempre un altro vicino a lui. La scena in cui è in una fase di crescita ma che per ora è alla stessa altezza degli umani e attacca un gruppo di contadini nelle risaie e da b-movie dove il costume in gomma e gli effetti sono così brutti che la mdp cerca come può di nascondere ogni particolare indegno.
Quando il mostro veleggia sopra la città e crea il caos andando peraltro dietro al cuccioletto rapito riesce ad essere quasi credibile se non altro perchè in quel caso gli effetti in cg sono stati creati dopo e non c'è infatti coerenza e attinenza con i personaggi. La recitazione è tremenda, alcune scelte di sceneggiatura non hanno proprio senso come il detective che si porta dietro la figlia che non va bene a scuola senza rendersi conto che la sta quasi condannando. Ma così come le solite scene dove il pescatore abbocca qualcosa di più grande di lui, la scena con la creatura fuori e i nostri dentro il furgone fa tanto T-Rex giurassico di bassissima lega. Mi spiace perchè probabilmente gli intenti volevano essere altri ma il film a tratti è veramente insostenibile soprattutto quando il montaggio passa dal mostro che prova a fare cose a momenti di dramma familiare becero e scontato

venerdì 6 settembre 2024

A quiet place-Day one


Titolo: A quiet place-Day one
Regia: Michael Sarnoski
Anno: 2024
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Samira è una giovane poetessa malata di cancro e perciò ricoverata in una clinica in periferia. Un infermiere porta lei (accompagnata dal suo gatto Frodo) e altri malati in una gita a New York City a bordo di un bus per vedere uno spettacolo di marionette. Samira però ci va soprattutto con l'idea di approfittarne per mangiarsi una buona pizza. Questa sua innocente idea si scontra con la terrificante realtà di un'improvvisa invasione aliena che mette tutto a soqquadro. Samira riesce a sopravvivere e si rifugia in un luogo chiuso assieme ad altre persone. Ci si rende conto che gli alieni sono estremamente sensibili ai rumori e perciò le chance di rimanere vivi sono strettamente legate alla capacità di essere silenziosi. Dopo massacri e incontri casuali, Samira si trova a unire il proprio destino con quello di Eric, uno studente universitario britannico di giurisprudenza, a New York per motivi di studio. I due, oltre all'immancabile Frodo, cercano di sopravvivere in una città nella quale il massacro sta assumendo proporzioni epocali.
 
Il prequel, spin-off racconta come sono arrivati gli alieni sulla Terra. Qualcosa di nuovo? no..come sempre come delle specie di meteore senza porsi il dubbio che a quella velocità impattare sulla Terra potrebbe voler dire suicidio assicurato. Il film di Sarnoski funziona per la sua atmosfera, per la strategia legata a quei silenzi che diventano imperativi nel film e a quel terrore insito negli sguardi dei personaggi. La coppiata, la complicità e l'alchimia dei due protagonisti funziona, non lesina mai quella dolcezza scontata ma è sempre sul filo del raosio di cosa bisogna arrivare a fare per sopravvivere.
Con un finale niente affatto scontato, Day one racconta una storia che forse nessuno voleva vedere ma che in fin dei conti dalla sua riesce se non altro ad essere coinvolgente e con pochi momenti davvero morti. La parte migliore è quella in cui Samira ed Eric entrano in casa di lei e sfruttando un temporale possono finalmente liberarsi e gridare con tutte le forze che hanno.

In a violent nature


Titolo: In a violent nature
Regia: Chris Nash
Anno: 2024
Paese: Canada
Giudizio: 3/5

Quando un medaglione viene rimosso da una torre antincendio crollata nel bosco che seppellisce il cadavere in decomposizione di Johnny, uno spirito vendicativo è spronato da un orribile crimine vecchio di 60 anni, il suo corpo viene resuscitato e diventa determinato a recuperarlo.

In a violent nature è un film noioso e sopravvalutato. L'idea di piazzare il punto di vista da parte del serial killer (che poi è un mostro che si risveglia perchè rubano il ciondolo della madre che serviva a farlo stare sotto terra) poteva rivelarsi interessante come forse lo sarà anche il nuovo film di Soderbergh con la stessa idea ma su una casa stregata e il punto di vista della medesima.
Il film fatica davvero a decollare. Le scene dove seguiamo il nostro maniaco che cammina in parti diverse del bosco senza fare nulla se non cercare di individuare le vittime diventa quasi claustrofobico. In più cammina sott'acqua. A livello tecnico è girato molto bene, c'è quasi un'assenza totale dei dialoghi perchè il nostro non parla e le uniche battute sono delle vittime quando le trova. Però anche in questo modo non veniamo mai a capo di nulla, degli intenti, di una qualche caratterizzazione, come se nulla di ciò importasse. Ed in parte ha un suo perchè dal momento che lo slasher non ha di queste pretese e sapere di cosa parlino alcuni giovani arrapati abbiamo una filmografia molto costipata che parte dagli anni '80 ad oggi.
E' un'operazione solo in parte originale e con un suo perchè che sinceramente non ho apprezzato come la maggior parte dei suoi sostenitori.

venerdì 9 agosto 2024

Viy (1967)


Titolo: Viy (1967)
Regia: Konstantin Ershov e Georgiy Kropachyov
Anno: 1967
Paese: Russia
Giudizio: 5/5

In seguito alla disavventura nella quale lo studente di filosofia del collegio di Kiev Chomà Brut è riuscito a domare e fustigare una strega che lo aveva irretito, lo stesso viene richiamato dal rettore per presenziare al funerale della giovane figlia di un ricco cosacco che ha richiesto espressamente la sua presenza prima di morire. Strega e fanciulla sono ovviamente la stessa persona e il povero studente sarà sottoposto ad una dura prova che lo vedrà costretto a difendersi per tre notti consecutive dalle forze degli inferi che la megera gli scatenerà contro. Quando ormai Chomà sembrerà uscirne vincitore, dalle profondità della terra verrà richiamata la misteriosa e implacabile figura del Vij.

Viy è un capolavoro della cinematografia russa. Dell'horror sovietico possiamo dire. Scuola di cinema sette anni dopo il capolavoro assoluto del maestro Bava. In comune hanno l'amore per Gogol e alcuni suoi racconti e spunti da cui riescono a trarre delle storie folkloristiche, ancestrali, moderne per i tempi in cui furono scritte e precursori di un certo movimento che da lì a poco avrebbe avuto una filmografia molto fitta e varia.
Ma qui abbiamo troppi momenti iconici. Gli studenti del seminario che anzichè sembrare semplici, gentili e di buone maniere appena sono liberi generano il caos rubando e prendendo donne come se tutto gli fosse concesso. Choma assieme ai suoi due amici vede e trova una ragazza di cui si invaghisce per poi scoprire che si tratta di una strega e dopo averla percossa questa lo porta sulla sua scopa in un volo che probabilmente fa parte di un pezzo di storia del cinema. Così come la prova iniziatica di Choma, il suo essersi preso gioco della dottrina e della religione che sembra giocargli un brutto scherzo portandolo alla follia. Le trovate per quanto concerne le creature infernali che verranno a fargli visita sono quanto di meglio si potesse vedere e ammirare in quegli anni con delle trovate esteticamente orrorifiche di gran livello che ancora ad oggi non sfigurano
Konstantin Ershov e Georgiy Kropachyov riescono a costruire una pellicola di sostanza, intrisa di antiche superstizioni ma anche di filosofia e di un alone persino di taglio mystery che ancora ad oggi risulta funzionale. Sembra non aver perso stile ed eleganza nonchè scelta dei tempi e un certo montaggio davvero encomiabile.

Relic (1997)


Titolo: Relic (1997)
Regia: Peter Hyams
Anno: 1997
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

La biologa Margo Green e il tenente di polizia Vincent D'Agosta devono affrontare e sconfiggere una spaventosa creatura giunta dall'Amazzonia, che compie delitti sanguinari dentro un grande Museo di Storia Naturale, nel corso della sua pomposa inaugurazione, alla presenza di tante autorità cittadine.

Relic lo vidi al cinema nel tanto tempo fa. Era un film di mostri e io adoro i mostri.
In quegli anni ero giovane e non avevo aspettative. Così uscì dalla sala soddisfatto.
Poi qualche tempo fa lessi il libro. Straordinario. Pieno di contenuti, folklore, mitologia, avventura, mistero, mutazioni e molto altro ancora. Dopo aver letto il libro ho riguardato il film. Pessima idea come sempre. Ma forse peggio di quanto mi aspettassi. Perchè seppur vero che la location rimane sempre la stessa per tutta la durata del film, mancano tutti i personaggi secondari principali, ammesso che Pendergast ad esempio possa essere ritenuto come tale. Manca quasi tutta la parte mitologica su Mbwun e i Kothoga. Almeno viene citato l'Effetto Callisto ma i limiti sono veramente troppi tutta la parte che poteva fare davvero paura è stata tolta, il climax rimaneggiato forse quello che in assoluto ha fatto meno danno ma il finale del libro era davvero cattivo e inquietante.
Purtroppo non aiuta nemmeno aver inserito un cast che non sembra mai crederci per davvero e Tom Sizemore ancora una volta recita se stesso

martedì 23 luglio 2024

Satanic Hispanics


Titolo: Satanic Hispanics
Regia: AA,VV
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Una squadra S.W.A.T. irrompe in un locale di El Paso. È buio pesto. I fasci delle torce illuminano cadaveri sparsi ovunque, poggiati alle pareti e riversi a terra. C’è un solo sopravvissuto ed ha una mano ammanettata. Quando la polizia lo scopre, l’uomo, nel tentativo disperato di liberarsi e scappare, cerca di amputarsi l’arto con una mannaia. Viene fermato, portato alla centrale e sottoposto a un interrogatorio. Un interrogatorio che si rivelerà piuttosto interessante: l’individuo dirà di chiamarsi “il viaggiatore”, dirà di essere immortale e inizierà a raccontare una serie di storie all’apparenza assurde. Storie di vampiri, demoni, streghe e fantasmi…
 
Sicuramente il film strizza l'occhio a molte pellicole, dal finale nella centrale di polizia per Terminator, all'inizio con i poliziotti che entrano in quella bolgia tipo Baskin, alla stessa ironia e toni grotteschi a volte quasi delle sorte di parodie come nell'episodio in cui il ragazzo incontra la sua ex che non è lei bensì un demone e da lì parte la sparatoria. L'episodio del vampiro forse il più esilarante raccontando la macabra dipartita di un conte che ormai ha perso le staffe. Quello sui fantasmi di Damien Rugna è forse tra i migliori se non altro per l'atmosfera e qualche jump scare d'effetto mentre Nahuales impatta in quel rituale tribale abbastanza inconsistente soprattutto se non serve come fil rouge per gli altri episodi (avrebbe potuto evocare quel demone visto poi nel capitolo successivo o finale). Come raccolta o film episodico ultimamente mancavano storie e aneddoti dell'orrore dopo una galleria interessante negli scorsi anni. Si lascia vedere ma soprattutto visti i registi mi aspettavo un tasso di violenza e gore maggiore così come una certa seriosità nel trattare alcuni temi quando invece il film da questo punto di vista oscilla fortemente e non trova mai un equilibrio.

mercoledì 3 luglio 2024

Sting


Titolo: Sting
Regia: Kiah Roache-Turner
Anno: 2024
Paese: Australia
Giudizio: 3/5

Dopo aver allevato in segreto un ragno dal talento inquietante, la dodicenne Charlotte deve affrontare la realtà del suo animale domestico e lottare per la sopravvivenza della sua famiglia, quando la creatura, un tempo affascinante, si trasforma rapidamente in un gigantesco mostro carnivoro.
 
Ragni alieni che arrivano da un altro universo e riescono a imitare e riprodurre qualsivoglia suono.
Sembrava apparentemente un b-movie per la produzione, la cg e tanti altri aspetti indie quando invece Sting riesce a fare molto meglio di tanti suoi fedeli compagni dei animal-horror in particolare gli spider-movie. E dalla sua ha un'amante del genere come Turner che aveva girato WYRMWOOD che ebbe tra l'altro un sequel nel 2021. L'approccio è favolistico Charlotte, trova si affezziona e nutre questo piccolo aracnide raccontandogli la sua vita e immortalandosi a cavallo proprio di esso vista la sua passione per il disegno con cui cerca di dare consigli al patrigno alle prese con un fumetto da provare a vendere. Ci sono dei buoni momenti gore e splatter, il ragno anche se il finale rimane come sempre aperto, agisce da solo e non in gruppo. Cresce, viene spostato da una teca all'altro e cominciano a cambiare i suoi bisogni e le vittime di cui ha bisogno di nutrirsi.
Sting riesce ad essere anche a modo suo ironico, basti pensare l'incipit, ma sa anche cogliere i drammi di una famiglia disfunzionale che cerca di mettercela tutta. Quando Sting attacca in casa i due genitori e prende il bambino si alza l'asticella del ritmo e soprattutto di alcune scene che fino a quel momento non mi aspettavo proprio di vedere rivelandosi funzionali