Visualizzazione post con etichetta Oltre le colline. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Oltre le colline. Mostra tutti i post

lunedì 29 giugno 2015

Oltre le Colline

Titolo: Oltre le Colline
Regia: Cristian Mungiu
Anno: 2012
Paese: Romania
Giudizio: 4/5

Alina torna dalla Germania per convincere l’unica persona che abbia mai amato, Voichita, assieme alla quale è cresciuta nell’orfanotrofio di un piccolo centro nella Moldavia rumena, a ripartire con lei. Quest’ultima però, nonostante l’affetto per l’amica, è entrata in un convento ortodosso e non sembra disposta a rinunciare a Dio. Alina, accolta temporaneamente nel monastero, decide allora di rimanere al fianco di Voichita, sperando di farle cambiare idea. Le conseguenze saranno impensabili e tragiche.

Mungiu al suo terzo lungometraggio fa di nuovo centro facendo incetta di premi a Cannes (vincendo come miglior sceneggiatura e migliori interpretazioni femminili).
Sceglie di nuovo due protagoniste, in cui è di nuovo la più forte a farsi carico delle debolezze dell'altra, e mette ancora una volta l'uomo a lato come una sorta di mentore che altro non fa che cercare di ottenere i suoi interessi in modo autoritario (come succedeva anche per il capolavoro precedente del regista).
In questo caso non è la gravidanza e l'aborto il tema, ma la religione, lo scontro tra civiltà e diverse anime abbandonate in un luogo isolato, asettico, ostile e soffocante.
La normalità è un concetto di maggioranza, questo è il monito che le monache sembrano dettare con le loro regole dentro il monastero e a cui l'insofferenza e il rifiuto di Voichita risulta un grido disperato in una muraglia di silenzi e gelo totale.
Mungiu è partito da un fatto avvenuto in un convento sperduto della Moldavia, nel quale una ragazza ha trovato la morte in seguito ad un esorcismo, e ha trasformato la cronaca dell'evento in evento cinematografico, (ri)aprendo grazie agli strumenti del cinema ciò che la storia aveva chiuso.
Un risultato che risulta ancora più efferato e brutale, soprattutto contando che le violenze sono perlopiù psicologiche e non fisiche, una mossa astuta che il regista rumeno compie in modo magistrale.
Oltre le colline è quel grido di libertà che non verrà mai udito, un inno di amore contro ogni costrizione, spirituale, materiale, scientifica

Forse l'unica nota dolente del film è la durata e alcuni momenti che sembrano eterni, ma fanno probabilmente parte di un limbo in cui il regista ci catapulta, per farci entrare ancora di più in empatia con Voichita.