Titolo: Couteau dans le coeur
Regia: Yann Gonzalez
Anno: 2018
Paese: Francia
Giudizio: 3/5
Anne, dopo aver prodotto film porno,
decide di cambiare registro ma gli attori del nuovo film sono al
centro dell'obiettivo di un serial killer.
Una volta c'era Sconosciuto del Lago dove un killer sconvolgeva le vite di una comunità gay. Ora Gonzales
senza attingere da Guiraudie, sembra lanciarsi in un omaggio
citazionista a volte forzato anche se esteticamente molto
interessante. Un thriller che esamina il mondo porno gay francese
degli anni '70 puntando sul cromatismo, sugli eccessi della
fotografia, delle gelatine, dei colori saturi, su un voyeurismo
delirante e delle belle scenografie anni '70.
Un film dove al sangue si oppongono le
scene di sesso, al delirio del killer le risate sui set dei film
porno d'autore. Tutto questo attraverso gli occhi della bellissima
Paradise, Anne, intenta a dare un senso alla sua vita, a
ricongiungersi con la sua amata e a cercare di scovare l'assassino
attraverso dei deliri e degli incubi premonitori.
Gonzales fa un film che cerca d'essere
esageratamente d'effetto, marcato da una minimalità nel tentativo di
rendere delizioso ogni piccolo dettaglio, insistendo sulla forma e
rimanendo derivativo sulla sostanza. Il film procede con un ritmo
notevole, il cast è ottimo, le musiche ipnotiche, lo stile
impeccabile, eppure soprattutto nel finale tutto sembra procedere in
maniera troppo lineare senza particolari incidenti o azioni che
possano ribaltare l'effetto dei telefonati colpi di scena.
Tra pompini, cazzi che nascondono lame,
pellicole, il sesso e la coazione a ripetere come le coltellate
dell'omicida, la folla nel cinema porno che uccide la stessa essenza
del male, i sogni altalenati alle allucinazioni e alle visioni di
Anne e infine la famiglia allargata dove sembrano rifugiarsi tutti i
membri della troupe Gonzales infarcisce inserendo davvero di tutto.
Couteau dans le coeur esteticamente è molto bello colorato e acceso,
però tutto questo appare quasi una lezione di stile, un esercizio di
maniera per una storia in fondo estremamente già vista, cambiando
solo il sotto genere e infilando tematica queer e tanti, tanti falli
oltre che rimandi a profusione su un certo tipodi cinema thriller
anni '70 in particolare quello italiano.