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giovedì 26 dicembre 2019

Untamed-Regiòn salvaje


Titolo: Untamed-Regiòn salvaje
Regia: Amat Escalante
Anno: 2016
Paese: Messico
Giudizio: 3/5

Guanajuato, Messico. L’incontro con la misteriosa Véronica ha ripercussioni inaspettate sulla vita dei fratelli Fabián e Alejandra, ed in particolare su quest’ultima, intrappolata in un matrimonio difficile e soffocata dal machismo ipocrita del marito Angél.

Regiòn salvaje ha almeno due scene indimenticabili. Tutte e due riguardano il sesso, tutte e due sono collegate tra loro, liberando i sensi e lasciandosi andare ad amplessi o altro.
In una vediamo tante specie diverse di animali in un unico luogo "magico", un angolo del mondo dove il selvaggio domina sul civilizzato, fare sesso senza problemi, di quale altro animale stia loro accanto (magari un predatore..). La seconda scena verso il finale, anche se viene già preannunciato all'inizio del film, l'amplesso tra Alejandra e la Cosa, una sorta di ibrido tentacolare sci-fi metafisico con tanto di tentacoli che si diramano in ogni dove che riaccende pulsioni antiche e primordiali.
Il film di Escalante è molto lento, ha una trama che poteva aggiungere molto di più in termini di scrittura, colpi di scena, fatti e avvenimenti che vengono presi in esame in maniera piuttosto mediocre senza andare oltre se non nel voler essere presuntuoso e provocatorio.
Una storia malsana dove alcuni messaggi di portata fantascientifica, per fortuna solo accennati, danno risalto a quella lotta tra eros e thanatos per tutta la durata del film, denunciando come dramma sociale l'ipocrisia dell'eterosessualità e in un qualche modo mostrata nella sua fragilità e debolezza.
Le donne sono le vere protagoniste alla ricerca di profondità oscure del piacere femminile che i maschi "alfa" non riescono a dar loro, dove subiscono passivamente il sesso e l'infedeltà del marito o il disinteresse del compagno e in cui ogni divergenza dal rigido canone sociale viene nascosto con vergogna, costrette così a rifarsi su una creatura aliena dalle sembianze multi-falliche, cui è attribuito il duplice compito freudiano di seminare piacere erotico e allo stesso tempo la distruzione mortale. Un film che più dei due incidenti e fati di cronaca successi in quegli anni in Messico che il film ricalca, sembra concentrarsi maggiormente sugli istinti, spesso frustrati, abbandonati, assopiti e dimenticati.
Quando si viene incontro con questa creatura, entrambi i sessi danno inizio ad un effetto domino inarrestabile in cui entrandone in contatto, in tutti i sensi, si diventa immediatamente succubi e vogliosi di ritornarci.