Titolo: Life-Non oltrepassare il limite
Regia: Daniel Espinosa
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Una squadra di astronauti, a bordo di
una stazione spaziale internazionale, entra in possesso di un
campione organico proveniente da Marte. Lo scienziato del gruppo
espone la microscopica cellula ad una serie di stimoli, nel
laboratorio della stazione orbitante, e "la cosa" reagisce.
Si festeggia anche sulla Terra e i bambini delle scuole le trovano un
nome: Calvin. Ma Calvin non è innocuo: cresce, interagisce e,
disturbato, uccide. La priorità cambia rapidamente a bordo e una
s'impone su tutte: tenerlo lontano dal nostro pianeta.
Life purtroppo rappresenta il limite
della scrittura per gli americani sulla sci-fi.
Un ibrido senza un'anima personale e
una sua idea di cinema che come per il film vale allo stesso modo per
il cinema e le opere di Espinosa, regista giovane e brillante a
livello tecnico quanto invece disastroso a livello di struttura e
plot narrativo.
Life che poi non è recitato nemmeno
così bene con un cast zoppicante, non ha molti elementi che lo
salvano se non alcune buone scene, un'atmosfera claustrofobica e
qualche momento interessante con l'alieno di turno che massacra
l'equipaggio.
Il problema è la scontatezza del
soggetto, un'idea che prende da ALIEN scopiazzandolo e prendendone
solo gli aspetti commerciali senza dare vita e forza all'elemento
drammatico e alla fantascienza.
Un film modaiolo, un b-movie in salsa
moderna stilizzato e che cerca per tutta la sua durata di essere
originale non riuscendoci mai nemmeno in una scena ma facendo di
tutto per sembrare film da dimenticare dopo pochi minuti.