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domenica 9 marzo 2014

Pawn Shop Chronicles


Titolo: Pawn Shop Chronicles
Regia: Wayne Kramer
Anno: 2012
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Tre tossici maldestri che vogliono rapinare il loro pusher. Un novello sposo che trova un indizio su dove sia finita la sua precedente moglie. Un impersonificatore di Elvis senza talento e soldi. Queste sono le tre storie che si intrecciano nel paese in cui il banco dei pegni sembra essere il punto di incontro per tutti quelli di passaggio.

Capita ancora di lasciarsi ingannare da queste commedie nere velatamente furbette.
Basta però alzare il tappeto un pochino, per accorgersi subito della povertà di contenuti che cercano di passare inosservati, camuffati alla meno peggio.
Pawn Shop Chronicles è il solito film corale a episodi che non aggiunge nulla di nuovo, provando ad essere eccessivo per bilanciare la sua totale mancanza di senso. Il problema è che lo fa in modo ingenuo, andando a scopiazzare di quà e di là, come nell'espisodio di Wood e le sue analogie con lo stesso maniaco del film di Rodriguez.
Elvis, soprattutto se interpretato da Fraser, non fa nemmeno ridere e forse gli unici momenti esilaranti sono da rincodurre alla performance di Dillon.
Trainato negli episodi da un collante, un anello, e da un proprietario di un banco dei pegni, forse la cosa più buona, contando che a impersonificarlo è l'ottimo D'Onofrio, il sesto film di Kramer agli occhi della critica, sembra essere il suo film migliore.
Il problema è che il regista continua a tratteggiare storie inverosimili che parlano di assassini, criminali, finte star, cow-boy, ma tutto sa di già visto e non basta avere nel film, oltre gli attori sopracitati Elijah Wood, Walker, Dillon, Fraser e Jane per fare qualcosa di buono.