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venerdì 26 aprile 2024

Sloterhouse


Titolo: Sloterhouse
Regia: Matthew Goodhue
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Alpha è una femmina di bradipo, è tenerissima e la sua nuova proprietaria la propone con successo come mascotte della sua sorellanza. C'è tuttavia un problema: la bestiola è intelligente quanto Ella, combina guai peggio di un gremlin e è sadica come Chucky
 
Sloterhouse è un film del cazzo, un b-movie in parte divertente ma che a livello di idee è pari a zero dove semplicemente si è slittato sulla scelta di sfruttare come antagonista un animale esotico puccioso per creare caos e disordine in un collage.
Per certi aspetti qualche sforzo lo si apprezza a partire da questa voglia di riprovare sugli animal movie come era successo per COCAINE ORSO, BLACK DEMON, TANK, CRAWL BENEATH, CABINET OF CURIOSITIES, BEAST solo per fare alcuni esempi. E' così partendo da uno degli scenari meno interessanti di tutti come una confraternita femminile in un piccolo college dove nessuna viene mai parzialmente caratterizzata e senza provare nessun tipo di simpatia, scopriamo che questa piccola belva killer con artigli in grado di squartare un coccodrillo beve birra, si fa i selfie sugli smartphone e chatta in allegria mettendo zizzania tra le studentesse, guida automobili e schiva i proiettili. Penso che questi elementi bastino a far capire a cosa ci troviamo di fronte.

lunedì 15 gennaio 2024

Christmas Bloody Christmas


Titolo: Christmas Bloody Christmas
Regia: Joe Begos
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

È la vigilia di Natale e Tori vuole solo ubriacarsi e fare festa, ma quando un Babbo Natale robotico in un vicino negozio di giocattoli va in tilt e inizia una sfrenata follia omicida nella sua piccola città, è costretta a una battaglia per la sopravvivenza.
 
Averne di Joe Begos. Semplicemente è uno dei mie registi horror moderni preferiti.
Il masterpiece dei b-movie. ALMOST HUMAN, BLISS, VFW speriamo di vedere presto i suoi prossimi film. Con un budget come sempre misurato Begos fa uno slasher di Natale con una sorta di Babbo che diventa Terminator.
Il risultato come sempre è molto alto, pur strizzando la trama al minimo storico, senza nessun guizzo narrativo ma seguendo soltanto Tori che vuole solo bere e scopare e riuscirà solo nel primo obbiettivo perchè durante il secondo deve fermarsi perchè il robot sembra averli trovati.
Come sempre ci sono i suoi paletti fissi che sono delle musiche inquietanti che sembrano di carpenteriana memoria, una estetica retrò, dialoghi asciutti e quasi sempre coloriti da parolacce e idiozie, una fotografia che impalla semplicemente lo spettatore con quei neon in quantità industriale che accendono ogni angolo dello schermo e poi corpi che vengono massacrati male con tantissimo splatter e un gore artigianale che pare non fermarsi mai. Poche location, qualche casa, la strada, il negozio e la stazione di polizia dove incontriamo alcuni poliziotti quasi più stronzi di Robocop.
Il ritmo è forsennato, Tori ci mette le palle e vede gente tra cui tutta la sua famiglia squartata a colpi d'accetta.


mercoledì 18 ottobre 2023

Garbage pail kids movie


Titolo: Garbage pail kids movie
Regia: Rod Amateau
Anno: 1987
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Un antiquario custodisce, tenendolo ben chiuso, un misterioso bidone dell'immondizia che viene accidentalmente scoperchiato dal giovane assistente Dodger, liberando le strane e disgustose creature in esso contenute. Queste si rivelano tuttavia preziose nell'aiutare il ragazzo a sgominare un bullo di quartiere e la sua banda.

Negli anni '80 in diversi film fantasy weird c'è stato spesso un antiquario che all'interno del negozio teneva "cose preziose" e spesso e volentieri pericolose. Certo c'è da ammettere che non le nascondevano quasi mai bene, come in questo caso un bidone sopra un piano di un mobile quasi in bella vista. All'interno un blob verde che darà vita ad una selezione accurata dei tanto amati Sgorbions. Eh sì ho scoperto tardi e me ne pento l'esistenza di questo film che non ha mai avuto a quanto pare un doppiaggio in italiano. Infatti si trova solo sub ita. Abbastanza lento, si vede che alla regia non c'è un outsider come Dante. Seppur il film non si prenda troppo tempo prima di partire, c'è da dire che i personaggi sono il punto debole principale con Dodger che non convince e non ha quella spocchia che altri giovani attori come lui avevano in quegli anni in questo genere di film.
I bulli sono altrettanto ridicoli. Ma ora veniamo a loro a quelli che potevano essere i protagonisti senza di fatto esserlo mai. Animatronic interpretati da nani che indossano inquietanti maschere animate da John Carl Buechler. Sono pochissimi e soprattutto compaiono a sprazzi con una delle scene più trash in assoluto come quella in cui ballano. Il problema è che al di là di qualche movimento o battuta manca completamente la loro peculiarità ovvero l'essere grotteschi, volgari e sboccati senza violenza e irriverenza


martedì 17 ottobre 2023

King of Killers


Titolo: King of Killers
Regia: Kevin Grevioux
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Garan fa parte di un gruppo di sicari internazionali. La loro prossima missione è la più delicata della loro carriera. Sono incaricati di eliminare l'assassino più pericoloso del mondo, il re dei killer. Ma scopriranno che in realtà saranno loro ad essere braccati.

Frank Grillo ama i b-movie. Riesce sempre a stupirti anche se spesso come in questo tamarrissimo caso in negativo. Un super killer che chiama a raccolta i peggiori criminali per ucciderli in una sfida uno contro tutti. Indossando poi una maschera nipponica senza nessun senso apparente.
Il film è veramente un b-movie ignorante dove l'incidente scatenante iniziale della morte della moglie di Garan non ha alcun senso e poi la caratterizzazione dei sicari e le loro mosse nel cercare di stanare Jorg Drakos sono semplicemente fuori tempo massimo e lo stesso Grillo recita con una spocchia esagerata che poteva esibire con forza e tenacia in BOSS LEVEL ma qui è tutto clamorosamente sbagliato anche in termini di scene action, sparatorie e combattimenti.

sabato 30 settembre 2023

Enforcer


Titolo: Enforcer
Regia: Richard Hughes
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Cuda un giorno scopre che il capo dell’organizzazione criminale per cui opera,Estelle, è coinvolta in un traffico di cyber-sex che recluta ragazze minorenni.
Tra queste ragazzine c’è anche Billie, che ha quindici anni e che rischia la vita perché ha deciso di ribellarsi e fuggire. Cuda, dopo aver conosciuto Billie, decide che è arrivato il momento di tagliare i ponti con il suo torbido passato e inizia così la sua missione per salvarla.
L’unico modo è quello di tradire l’organizzazione, boicottarla e farla fallire. Dovrà però uscire allo scoperto mettendo la sua stessa vita in pericolo.
 
Enforcer è quel b-movie figlio della più bieca ignoranza che però riesce nella sua prova salvifica grazie al ricorso roboante a tutti i clichè e gli stereotipi possibili. Un Banderas ormai decaduto che fa il sicario ma che cova dentro sentimenti e amore per i valori come la famiglia e la denuncia del traffico della prostituzione sulle minorenni. Il protagonista è un tamarro che sa usare i pugni e impara a usare anche i neuroni scoprendo che il boss per cui lavora è peggio di quanto pensasse. Mettiamoci sesso, violenza, sparatorie, delinquenti, pathos, ritmo e battute assolutamente scontate, il risultato alla fine per quanto già visto rimarrà molto meno indigesto del previsto

lunedì 10 luglio 2023

Corona Zombies




Titolo: Corona Zombies
Regia: Charles Band
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Leader politici e mass media impazziti di fronte al manifestarsi di un virus su scala mondiale, che trasforma gli esseri umani in zombi.
 
Quando non si hanno soldi si arriva addirittura a rimontare film di cui si hanno i diritti aggiungendo qualcosina per arrivare al risultato sperato. Beh la Full Moon Features la conosciamo tutti ed è un prototipo della Asylum con ancora meno soldi e con la peculiarità come in questo caso di voler battere tutti sul tempo per un chiaro film trash dove tra le scene nuove sicuramente c'è quella iniziale della Cameron che guarda il tg mentre è al telefono e scopre di questo Corona Virus in una specie di notiziario che prende in giro politici e leader nazionali. Ovviamente ci sarà nel finale un'intrusione in casa sua. Qualche scena come il soldato che perde la testa stuzzicando gli zombies e facendo un balletto attorno a loro per poi finire male, come qualche morte interessante soprattutto su eroi a cui non conviene affezionarsi c'è ma è davvero qualcosa di risibile. Il film è squallido quanto deve, ricorda troppo VIRUS di Mattei da cui prende quasi tutto e miscela con un montaggio a volte inguardabile se si pensa alla difficoltà che può esserci nell'assembramento di film diversi cercando di dare un senso originale all'operazione sfiorando volontariamente un brutto impatto con quanto di più nostalgico non ci si aspettasse di vedere.

martedì 6 giugno 2023

Lair


Titolo: Lair
Regia: Neil Marschall
Anno: 2022
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5

Quando il pilota della Royal Air Force, il tenente Kate Sinclair, viene abbattuta in Afghanistan, trova rifugio in un bunker sotterraneo abbandonato dove vengono risvegliate armi biologiche create dall'uomo, metà umane e metà aliene.
 
Sembra che qualcuno si stia dimenticando dell'autore inglese che ci ha dato tanta manna dal cielo negli ultimi anni sapendo consolidare con le sue doti e i suoi elementi di genere l'action horror.
The Lair è il film sicuramente costato meno, dove anche i nomi all'interno sono quasi tutti sconosciuti e la trama è quanto di più irrilevante possa esserci. Però come tutte le opere del maestro (di cui rimango uno degli unici al mondo a preferire il suo Hellboy(2019) a quello di Del Toro) Lair si fa apprezzare per essere un b movie. Mostri fatti molto male, scene posticce, un'insieme di clichè dai laboratori sotterranei, ai cattivi terroristi, ai russi e i loro esperimenti sugli afgani, ai mostri chiusi in capsule da decenni che aspettano solo di essere risvegliati e via dicendo.
The Lair vive nel bisogno dei regista di continuare a confrontarsi con gli scenari e le trame a lui più congeniali. Certo questo sembra veramente un prodotto che se non lo sapevamo mai avremmo detto che fosse di Marshall ma ultimamente è così, sperando di rivederlo presto cavalcando idee più ispirate e con un maggiore budget.

Esorcista del papa


Titolo: Esorcista del papa
Regia: Julius Avery
Anno: 2023
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

È il 1987 e padre Gabriele Amorth, Capo Esorcista del Vaticano, viene chiamato a fare il lavoro inscritto nel suo titolo - liberare un ragazzo da una possessione demoniaca. Ma, come nel novantotto percento delle volte, si tratta solo di un caso di problemi psichici: è questo che cerca di spiegare davanti alla Congregazione per la Dottrina della Fede, divisa nelle fazioni del cardinale Sullivan, esponente della nuova generazione ecclesiastica, e il cardinale Lumumba, rappresentante del vecchio ordine. A mediare tra le due posizioni è il Papa in persona, che spedisce Amorth in Spagna, dove all'interno dell'abbazia di San Sebastiano, secondo la segnalazione del presbitero padre Esquibel è in corso una possessione demoniaca. Ma il luogo nasconde ben altro, un segreto che affonda le proprie radici in un passato sepolto e dimenticato...
 
Russel Crowe lo ha definito un film molto più complesso di quello che sembra.
In realtà è un b movie action sui demoni e la possessione con tanto sangue e tante scene splatter e torture. Diciamo che non parla mai di padre Amorth unico vero assente. Se qualcuno volesse capire di chi parliamo e caldamente invitato ad andarsi a vedere il documentario Devil and father Amorth di Friedkin. Qui ci sono preti tormentati per i peccati commessi in gioventù e non solo, passaggi nascosti nelle case che risvegliano demoni come Asmodeo.
Da un lato questa operazione commerciale ha il merito di non prendersi sul serio e regalare la cosa più bella che risulta essere il finale tenendo il sipario ancora aperto. Crowe ormai imbolsito da non credere regge molto bene la parte facendola sua e per il resto il film non risparmia nessuno dei soliti stereotipi dei film sugli esorcismi dalla casa infestata, la famiglia slegata senza padre, il bimbo traumatizzato con la sorella adolescente arrabbiata con la mamma a cui si aggiunge la trovata della Chiesa divisa sul tema “demonio” e l’apparenza da racconto cronachistico con tanto di date e luoghi.

Super Mario Bros (1993)


Titolo: Super Mario Bros (1993)
Regia: Rocky Morton, Annabel Jankel
Anno: 1993
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

I due idraulici dei videogame trovano ora un loro spazio al cinema in una New York che è affiancata da un mondo parallelo in cui domina un cattivaccio. Saranno i due fratelli a risolvere i problemi. Film ipercitazionista che parla ai ragazzini con un linguaggio che ben conoscono
 
Dopo il successo di Tartarughe Ninja alla riscossa si provvede di rito a provare a sdoganare uno dei videogiochi più importanti di sempre. Devo ammettere che le premesse in parte c'erano pure contando che il mondo su cui tiranneggia Koopa aveva dalla sua quella tipica tendenza new age anni '90 che cercava di mischiare elementi sci-fi, fantasy, cyberpunk e distopici, mostrando una società allo sbando, frenetica ed egoista dove ognuno pensa solo ai propri interessi. Purtroppo il volersi esporre troppo con trasformazioni e quanto di peggio non riusciva a sostenere la c.g ha creato dei brutti sbalzi temporali anche nelle condutture tra le dimensioni contrapposte. Il mix di ironia e azione con due star abbastanza affermate riesce solo in parte a limitare un insuccesso clamoroso, un b movie che a vederlo ora sembra anche abbastanza trash e dove Dennis Hopper allora lanciatissimo esonda in un personaggio davvero troppo stereotipato.


lunedì 20 febbraio 2023

Crawl beneath


Titolo: Crawl beneath
Regia: Dale Fabrigar
Anno: 2022
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Dopo che un terremoto lascia Danny intrappolato, il suo incubo claustrofobico peggiora e qualcosa orribile emerge dalle fessure del terreno, costringendolo a impegnarsi in una brutale lotta per la sua vita e la sua sanità mentale
 
Volevano fare Tremors ma senza il budget e gli attori. Allora prendono un garage e girano tutto lì dentro con alcuni vermi fatti piuttosto male e l'escamotage che il protagonista per un scossa di terremoto è rimasto intrappolato con una gamba sotto un auto.
Crawl beneath è questo. Poi succede che una scienziata scopre che questi vermi prima che crescano sono pericolosi ma ovviamente viene punita dalle creature. C'è la ragazza del protagonista che lo ama ma lui rischia di farsi ammazzare visto che è un poliziotto e allora lei fino all'ultimo non si fida. C'è lo zio di Danny che lavora anche lui nel garage/officina e muore male ma nascondendo in tasca una foto dove in realtà Danny scopre che è suo padre.
Terrore dal profondo non si addentra mai, non mostra mai i vermoni se non quando è necessario e a volte con scelte di montaggio discutibili. E'un film di serie b che non fa paura e che su alcune scelte drammaturgiche sembra uscito da una soap opera però bisogna ammettere che si lascia guardare nella sua semplicità senza lesinare alcune doverose risate.


sabato 28 gennaio 2023

Mad Heidi


Titolo: Mad Heidi
Regia: Johannes Hartmann, Sandro Klopfstein
Anno: 2022
Paese: Svizzera
Giudizio: 3/5

In un futuro distopico la neutrale Svizzera è passata sotto la dittatura neonazista del Presidente Meili. Il Formaggio Meili è l’unico cibo ammesso a livello nazionale, mentre gli intolleranti al lattosio sono considerati nemici dello stato, con tanto di numero verde per le segnalazioni anonime alla polizia politica.Il fidanzato di Heidi, Goat Peter è un ribelle impegnato proprio nel traffico di cibi proibiti. Viene così catturato e giustiziato proprio sotto gli occhi di Heidi, a sua volta arrestata e condotta in un centro carcerario progettato per la rieducazione delle ragazze sovversive.
Qui Heidi affronta stoicamente le torture, scopre il proprio lato più sanguinario e progetta di coinvolgere le sue compagne di detenzione in un progetto di definitiva rivolta alla dittatura di Meili.

Mad Heidi ha il pregio di divertire, di essere splatter, ironico, gore. Un retro Grinhouse, un b movie, un exploitation low budget (anzi Swissploitation) senza soluzione di continuità dove tutto viene buttato nel calderone senza farsi mancare davvero nulla. Un allegoria parodistica sui regimi, sulla fragilità dei più cattivi, sulla detenzione, sugli intolleranti al lattosio ad essere visti come persone indesiderate, sul ragazzo di colore spacciatore di formaggio e su molto altro ancora.
Sparatorie, combattimenti nell'arena dove energumeni con armature di toro e donne dopate se le danno di santa ragione, monache e sacerdotesse mezze ninja che insegnano a Heidi l'arte della guerra e infine un nonno "partigiano" che rivendica ciò che il regime gli ha tolto. Un'opera che sinceramente sono davvero contento che sia riuscita a trovare vita con un crowfunding di tre milioni di euro e un'amore e una passione per gli effetti speciali e per la cura dei dettagli che sinceramente l'opera si merita così come il talento della coppia di registi che speriamo di rivedere all'opera quanto prima.


sabato 18 giugno 2022

Leprechaun 8


Titolo: Leprechaun 8
Regia: Steven Konstanski
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Le ragazze della sorellanza Alpha Upsilon decidono di diventare rispettose dell'ambiente e usano un vecchio pozzo per l'approvvigionamento dell'acqua. Così facendo risvegliano involontariamente un mostro dalle dimensioni ridotte, il letale Leprechaun. Desiderio di questi è di mettere le mani su una pentola d'oro sepolta vicino alla sede delle ragazze ed è disposto a tutto per riuscirci.
 
Nel corso degli anni penso di essermene persi diversi o forse quasi tutti i capitoli di questa saga. Leprechaun nel fauno dei mostri non è proprio uno dei primi della fila. Tra i nanerottoli come lui figurano meglio Chucky, Gremlins, Critters e altri mostri piccoli e deliziosi. Eppure il nano irlandese che cerca oro per dare longevità ai suoi poteri ha un suo fascino che di per sè in questo scialbo b movie straight to video trova almeno qualche scena a dir poco decente ma non esilarante.
Perchè il Leprechaun nasce dalle viscere del corpo umano, grazie all'oro e agli omicidi accresce i suoi poteri e tutto ciò che vuole fare e divertirsi uccidendo. Trova non a caso la solita combriccola di studenti che promuovono l'impatto zero cercando rimedi per mettere su una factory senza inquinare e danneggiare il terreno. Praticamente sono tutti carne da macello e anche provandoci l'empatia proprio non arriva per nessuno di loro nemmeno per la protagonista che guarda a caso è la figlia di colei che ha combattuto il nano malvagio per tutta la vita fino a diventare matta.
E' proprio vero che il male non muore mai e così dopo 25 anni ci ritroviamo a riprendere saghe infinite con l'intento di dare forza e spinta ai classici mostri. Il risultato però è tutt'altro che riuscito.


mercoledì 15 dicembre 2021

47 metri-Great White


Titolo: 47 metri-Great White
Regia: Martin Wilson
Anno: 2021
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Charlie, ex biologo marino esperto di squali, se la cava scarrozzando turisti con il suo Cessna. Lo aiutano la fidanzata Kaz e il fidato Benny, che fa il cuoco tuttofare. Gli affari non vanno benissimo e c'è qualche problema finanziario, ma la fiducia è tanta. Charlie accetta di portare la giovane Michelle e il suo fidanzato Jo, analista finanziario, sino a un'isoletta disabitata in un atollo. Il viaggio in aereo è senza incidenti, ma una volta atterrati sulla spiaggia le cose si mettono male. I cinque trovano i resti di un uomo parzialmente divorato da uno squalo. Capiscono che era lì in barca con la fidanzata perciò vanno in aereo alla ricerca della barca. Quando la avvistano, ammarano e, nel relitto, trovano il cadavere della donna. Prima che possano ripartire lo squalo attacca, facendo inabissare l'aereo. I cinque si trovano quindi sul precario rifugio di un gommone di salvataggio, mentre lo squalo non molla la presa.
 
Ultimamente gli shark movie stavano riprendendo auge, con film che seppur d'intrattenimento alcune volte non erano affatto scontati oppure esageravano senza mezzi termini con risultati insperati. Questo 47 metri che con il duo uscito gli anni precedenti detiene solo il nome, è un b-movie scialbo che non riesce mai a stupire o incutere la benchè minima emozione. Una coppia di bellocci che sembrano votati a cercare qualcosa più forte di loro finiscono con un'altra coppia su un gommone (praticamente la location principale del film) e in questa situazione il film si prende tutto il terzo atto senza mai riuscire a destare paura o senso di isolamento. Un survivor movie perchè gli shark movie quasi sempre di questo tema trattano, dove però Great White risulta ripetitivo e spesso scontato, con una nota dolente circa una noia mortale che continua proprio quando il film dovrebbe decollare premendo l'accelleratore.


domenica 21 novembre 2021

Bullets of justice


Titolo: Bullets of justice
Regia: Valeri Milev
Anno: 2019
Paese: Bulgaria
Giudizio: 4/5

Durante la Terza Guerra Mondiale, il governo americano ha iniziato il progetto segreto "Army Bacon" per creare super-soldati incrociando uomini e maiali. 25 anni dopo, i "Grugni" occupano la cima della catena alimentare, allevando e mangiando esseri umani.
 
Era da tempo che aspettavo questo film. Qualcosa sul peso specifico dei maiali in sordina mi faceva ben sperare. E nulla di tutto ciò era legato alla presenza di Danny Trejo che ormai sembra uno di quegli outsider che vengono osannati per forza di cose.
Bullets of justice ha superato le mie aspettative. E' quanto di più sboccato e politicamente scorretto che mi sia capitato di vedere ultimamente nella mia famelica fruizione di film di qualsivoglia genere. Sembra Turbo Kid sotto anfetamine. Il film bulgaro di Milev ha tanto coraggio e in fondo una impressionante dose di ignoranza tale da metterci dentro proprio tutto senza fregarsene minimamente del mix finale. Il risultato è un abbondanza di sotto generi cinematografici, trash come non si vedeva da tempo, sesso e sparatorie, maiali che si cagano continuamente addosso, il protagonista e il suo harem dove ci finisce dentro pure la sorella con i baffi. E poi Milev ci prende tutti per i fondelli con una trama sconclusionata dove nel finale vorremmo vedere la scrofa gigante, madre di tutti i maiali, che caga letteralmente i figli soldato e si nutre di cadaveri umani ma invece ci tocca aspettare il sequel sperando che questo abbia incassato.

Cyst


Titolo: Cyst
Regia: Tyler Russell
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Siamo negli anni 60, tempo di sperimentazioni tecniche e soprattutto mediche. Un folle dottore ha inventato un assurdo macchinario per rimuovere le cisti. I finanziatori gli stanno col fiato sul collo pretendendo risultati, ma il marchingegno non funziona come dovrebbe. Una volta azionato infatti, il raggio dà vita a un'enorme cisti mutante.
 
Cyst fatta eccezione per una tavola calda, è ambientato tutto in un ambulatorio.
Un b movie che omaggia gli anni 60, i macchinari ignoranti di una volta, ma soprattutto gli effetti speciali artigianali. Questi sono alcuni degli ingredienti della formula adottata da Russell assieme a tanta ironia e scene trash per riuscire a dire la sua con questo piccolo indie autoriale fresco e tutto sommato in grado di regalare quel qualcosa in più legato al monster movie, ad una strana attinenza col body horror e regalando quello splatter divertente di cui abbiamo sempre bisogno.
Cyst senza mai prendersi troppo sul serio, in fondo di cose da dire nel suo piccolo ne ha molte, legate anche ad un bisogno da parte della scienza, in questo caso del dottore, di osare e sperimentare a costo di buttarla tutta in vacca.

domenica 17 ottobre 2021

Casa dei 1000 corpi


Titolo: Casa dei 1000 corpi
Regia: Rob Zombie
Anno: 2003
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Un gruppo di ragazzi attraversa la provincia americana in auto alla ricerca di luoghi e personaggi bizzarri da inserire in una "guida turistica" delle stranezze. Alla stazione di servizio del Capitan Spaulding, con museo degli orrori annesso, vengono a conoscenza del Dottor Satana, leggendario assassino del luogo. Incuriositi si mettono sulle sue tracce, ma restano bloccati in una casa i cui tenutari sono tutti maniaci assassini, ognuno a modo suo. E il Dottor Satana, è davvero morto come dicono?
 
Zombie al suo esordio. Bisogna ammettere che l'ex leader dei White Zombie e musicista storico ha sempre avuto una propensione per il cinema scandita dai videoclip e dai fumetti porno zombeschi.
Qui di fatto fa quello che gli pare con effetti attempati, un clima generale malsano e di serie b, omaggi a gogò, un patchwork di z-movies, tv da due soldi, rock'n'roll e icone cannibali, un cocktail adrenalinico con personaggi fuori dagli schemi.
Contando che la trama e gli attori sono pedine poco importanti, ciò che si denota fin da subito e una scenografia molto curata, un sound designer a palla e curato minuziosamente, una musica che riesce sempre a risultare perfetta e una crudeltà esclusiva del regista che avremo modo di conoscere in tutta la sua notevole filmografia. Per essere un'opera prima è cruda e slasher al punto giusto, i canoni e gli stereotipi di genere non mancano così come il finale dove Zombie preferisce de facto distruggere ogni sorta di happy ending.

Tafanos


Titolo: Tafanos
Regia: Riccardo Paoletti
Anno: 2017
Paese: Italia
Giudizio: 3/5

L'evasione di un serial killer e uno sciame di feroci tafani carnivori minacciano un rilassante weekend tra amici.
 
Tafanos è un curioso b movie indipendente italiano. Un horror eco vengeance low budget con diversi richiami al gruppetto di ragazzi da soli nella casa, ai vicini che preludono ad una minaccia incombente, ad un killer che alla fine serve solo come elemento aggiuntivo senza apportare nessun cambiamento e infine una mattanza finale abbastanza soddisfacente per quanto esuli dal prendersi mai sul serio. Infatti è forse questo l'elemento per cui il secondo lungometraggio di Paoletti non perde mai di tono e di ritmo con dialoghi sboccati, coppie di fatto, fattoni e il thc che serve come arma per tenere distanti i tafani assassini. Un'opera simpatica e goliardica che non aggiunge nulla di fatto e ha nella recitazione forse l'elemento più debole eppure diverte e si lascia vedere senza momenti morti ma con un ritmo che cerca sempre di aggiungere qualcosa.

Jiu Jitsu


Titolo: Jiu Jitsu
Regia: Dimitri Logothetis
Anno: 2020
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Ogni sei anni, un antico ordine di combattenti jiu-jitsu unisce le forze per sconfiggere una feroce razza di invasori alieni

Apostoli del cinema del menare Jiu Jitsu si conferma l'ennesima occasione blanda sprecata per un film così confuso dove addirittura l'alieno si metterà le mani nei capelli. Ultimamente più che Cage è Jaa quello che non si accorge della demenza dei film a cui prende parte e MONSTER HUNTER tra le fesserie recenti ne è un ignobile riprova. Ma questo sembra andare ben oltre, non parlando affatto di arti marziali ma usando il nome come pretesto per una bolgia infernale dove questo essere sceglie accuratamente i tamarri più inflazionati sulla terra per un combattimento all'ultimo sangue.
Parlare di b movie e di trash non rende l'idea. Questo gruppo che mischia i GI Joe e gli Explendables sembra girare a vuoto tra battaglie, una sorta di iniziato con simboli e un clan che vuole riportarlo dalla sua dopo che questo ha perso la memoria. Un film che non si può solo definire confuso e dove i combattimenti, che dovevano essere il fiore all'occhiello, non sono nemmeno così interessanti e articolati. Un film davvero imbarazzante e mi spiace più che per Cage per Grillo a cui sinceramente mi sono just a little bit affezionato.

domenica 10 ottobre 2021

Castle Freak (1995)


Titolo: Castle Freak (1995)
Regia: Stuart Gordon
Anno: 1995
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Due coniugi in crisi insieme alla loro figlia cieca si trasferiscono in Italia, in un castello. Misteriosi avvenimenti si susseguono tra le mura, in quanto la loro figlia dice che qualcuno, di notte, le fa visita nella sua camera. In realtà, nel castello, vive un essere deforme...

Castle Freak sembra quasi un omaggio al cinema neo gotico italiano. Un b movie con un insieme di caratteristiche che convergono per riprendere, con una storia semplice ma funzionale, alcuni stilemi del genere che divenne famoso da noi e poi esportato e copiato praticamente ovunque.
Gordon ha semplicemente quel tocco in grado di rendere omaggio e fino ad ora riuscire a dare vita alla migliore opera tratta dai romanzi di Lovecraft. Per questo quando mette mano all'horror ci si deve sempre aspettare qualcosa di buono. In questo caso in un film così pieno di omaggi assistiamo alla parabola del mostro divenuto tale a discapito di angherie e torture quando bisognava nascondere un segreto familiare legato alla nobile casata. Una famiglia semi disfunzionale dove John in preda a mille deliri sembra fare di tutto per non rimettere le cose a posto dopo la tragedia ai danni del loro piccolo figlio. Un castello abbandonato dove addirittura il corpo della vecchia torturatrice viene riesumato dal letto e dove di lì a poco tutto siglerà il risveglio della bestia che come un animale indifeso attaccherà chiunque si avvicinerà in maniera brutale e violenta arrivando a vere e propre scene splatter gore come quando divora la vagina della prostituta o strappa a morsi il capezzolo.


lunedì 9 agosto 2021

Pool (2018)


Titolo: Pool (2018)
Regia: Ping Lumpraploeng
Anno: 2018
Paese: Thailandia
Giudizio: 2/5

Day, un art director insicuro e sottopagato, ha appena finito di girare una pubblicità in una piscina olimpionica deserta. Incaricato della pulizia e dello svuotamento della vasca profonda sei metri, prima di cominciare vuole godersi il silenzio e la tranquillità del posto. Senza pensarci molto su, si addormenta su un materassino. Poco dopo, si risveglia con una spiacevole sorpresa: qualcuno ha già svuotato la vasca e lui non può uscire. Per di più, è senza le sue siringhe di insulina. Come se non bastasse, un alligatore è nelle vicinanze.
 
The Pool è un film ambizioso per un paese che in quegli anni si è fatto avanti con diverse pellicole prevalentemente legate all'horror, al soprannaturale e al poliziesco. Un b movie di qualità, un film di fatto girato in un'unica location, la piscina appunto, dove ad un certo punto cominciano delle fasi di gestazione legate alla produzione e alla sceneggiatura che devastano quanto di buono il film lasciava presagire dopo il primo atto. Troppa carne al fuoco, un alligatore che diventa secondario in più punti. Una lotta contro le proprie ambizioni, un cane messo in scena così male che nella scena in cui muore si vede il costume indossato dallo stuntman. Una serie di trovate sempre più esasperate che sfociano in una scena di totale non sense quando il protagonista e la sua compagna, rimasti intrappolati nella piscina vuota, decidono di mangiare le uova dell'alligatore facendolo incazzare ancora di più (perchè in fondo l'alligatore non era cattivo ma voleva salvare i suoi cuccioli). Dopo una svolta narrativa di questo tipo non si può che fare il tifo per la bestia e sperare che la coppia muoia male nonostante lei sia incinta