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martedì 14 febbraio 2017

Exorcist-Season 1

Titolo: Exorcist-Season 1
Regia: AA,VV
Anno: 2016
Paese: Usa
Stagione: 1
Episodi: 10
Giudizio: 2/5

Dramma dai toni sovrannaturali: una moderna interpretazione del romanzo di William Blatty, la serie segue due uomini molto diversi tra loro che si occupano di una famiglia colpita da un caso di possessione.

La serie composta da 10 episodi della Fox si concentra di nuovo sulla possessione e tutto ciò che ruota attorno alla tema e quello che vorrebbe menzionare l'esoterismo senza mai riuscirci.
Dopo il successo della prima stagione di OUTCAST, la Fox ha subito acquistato i diritti dello script sulla famiglia Rance e tutto quello che nasconde (compreso un colpo di scena potentissimo che rivela il continuum con il famoso cult).
Abbiamo due preti diversi, uno scorbutico, violento diciamo appartenente alla vecchia scuola di esorcisti (tipo padre Amort) e dall'altra parte la spiritualità, la timidezzza di un prete che deve imparare a diventare un leone se non vuole essere divorato dagli stessi demoni che cerca di combattere.
Una famiglia con due figlie, una casa nemmeno tanto gigante dove sviluppare e far triangolare l'azione e per finire nel finale un intrigo che porta ad una setta quasi ridicola con la sola unica eccezione di questo strano personaggio che parla con la bambina impossessata e che altri non è che il diavolo.
A parte questo Geena Davis è invecchiatissima e carica di botox non si può vedere. Gli effetti speciali sono fatti bene ma così patinati da non dare l'impressione che possa succedere sul serio e mancano da questo punto di vista le intuizioni e qualche passetto in avanti che si stacchi dalla mediocrità.
I personaggi sono caratterizzati con l'accetta senza grossa personalità e interesse. Manca completamente l'empatia per qualsiasi personaggio compreso Padre Tomas che sembrerebbe il protagonista.
L'idea che mi sono fatto è dell'effetto saturazione per un sotto-genere ormai troppo abusato e che non sa più a quali santi e demoni aggrapparsi per trovare spunti credibili e interessanti.
L'idea di attingere dal film di Friedkin da sola come idea non basta neanche messa nelle mani giuste e con un cast degno d'attenzione (che comunque è assente). Si accumulano troppi aspetti alternati con un montaggio che spesso taglia di brutto alcune parti della struttura narrativa senza chiuderle o meglio cercando soprattutto negli episodi finali di aumentare ed esagerare il più possibile vista la noia legata a quasi sei episodi di family drama nemmeno così avvincente.

L'abuso dei clichè è forse l'elemento più brutto e che viene giocato e messo in scena senza nessuna classe, tutto sembra ricalcare tanta brutta roba uscita negli ultimi anni che tratta il tema delle possessioni e degli esorcismi. Di questo se ne poteva fare tranquillamente a meno come del resto di quasi tutte le recenti produzioni.