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martedì 29 settembre 2015

What we do is secret

Titolo: What we do is secret
Regia: Rodger Grossman
Anno: 2007
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Film biografico sulla vita della leggenda del punk Darby Crash e la sua band, The Germs. Il film è incentrato sull'ultima parte della vita di Crash ("five years plan"), cioè il suo programma di vita per cui si prefissava di diventare una leggenda in cinque anni per poi suicidarsi.

Non sono molti i film riusciti sulle biografie delle leggende musicali o sulle band in generale.
Alcuni titoli meritevoli e altri cult che considero davvero validi sono i seguenti:
BLUES BROTHERS,QUADROPHENIA,COMMITMENTS,TENACIOUS D E IL DESTINO DEL MONDO,ALMOST FAMOUS,SID E NANCY,DOORS,SUBURBIA,DESPERATE LIVING AKA PUNK STORY,QUANDO L'AMORE BRUCIA L'ANIMA,LAST DAYS,24 HOUR PARTY PEOPLE,CONTROL.
Ora pur non conoscendo Darby Crash e non essendo amante del punk, ho avuto alcune difficoltà ad arrivare fino alla fine del film. I motivi sono i più svariati dalla recitazione, alla sceneggiatura, alla messa in scena, alla voce narrante, le interviste, gli stacchi narrativi, i personaggi secondari per nulla interessanti a cui viene data troppa importanza e infine per come viene trattato il tema della droga.
La sfiga che ha travolto Crash è stata quella di essersi suicidato lo stesso giorno in cui è morto John Lennon (ovviamente non c'è nessun nesso, il primo lo ha fatto per scelta personale senza sapere che Lennon stava per essere assassinato).
E' un peccato che il film non riesca e non trovi una sua anima che travolga lo spettatore perchè Grossman, il regista alla sua opera prima, ha iniziato a lavorare sul progetto già dalla fine dello scorso decennio, raccogliendo un'esorbitante quantità di dati sulla band.
Tutto questo lavoro di ricerca emerge chiaramente nella prima parte del film, che sembra più un rockumentary piuttosto che un biopic, colmo di interviste, live e racconti su quanto succedeva intorno alla band, ma che purtroppo perde enfasi e non riesce ad essere accattivante come vorrebbe risultando in svariati casi di una banalità e una prevedibilità quasi imbarazzante.