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domenica 29 gennaio 2017

Quel bravo ragazzo

Titolo: Quel bravo ragazzo
Regia: Enrico Lando
Anno: 2016
Paese: Italia
Giudizio: 1/5

Cosa succede se un potentissimo boss mafioso sta per morire e vuole lasciare il comando della sua spietatissima cosca a un figlio che non ha mai riconosciuto? Ma, soprattutto, cosa succede se quel figlio è un innocuo, ingenuo e goffo ragazzotto di 35 anni che fa il chierichetto e che è vissuto in un orfanatrofio di un paesino del Sud Italia?

Quel bravo ragazzo è un film ingenuo che dopo ITALIANO MEDIO conferma la confusione e la pochezza di contenuti che gli "artisti" Maccio e Herbert dimostrano con i lungometraggi a differenza dei corti sul web che li hanno resi celebri. Ormai si sà che di questi tempi, diversi"personaggi" crescono proprio come youtuber o grazie al web per poi slittare su altre piattaforme.
Luigi Luciano non è un attore e come cabarettista forse un paio di espressioni da ebete riesce ad azzeccarle e in alcuni momenti, ci mancherebbe solo, si ride anche se non proprio di gusto.
La curva è solo più in discesa dopo l'insuccesso della serie su Infinity MARIOTTIDE-LA SERIE tentativo forse ancora peggiore dei lungometraggi dal momento che l'eutanasia uno l'approverebbe dopo il primo insulso episodio.
E poi sempre e comunque i luoghi comuni.
La mafia ridicolizzata, le stereotipie del Sud, l'assenza di ritmo e le gag imbarazzanti.
L'unico elemento che si salva, ma non voglio spoilerare, è una trovata su una curiosa app del cellulare legata alla criminalità organizzata. Il resto è noia e rivisitazioni di slapstick già viste.